IL MARTIRIO DI SAN SEBASTIANO NELL'ARTE, L'ufficiale che aiutava di nascosto i cristiani perseguitati

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view post Posted on 28/8/2023, 20:06     +15   +1   -1
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Allora Diocleziano lo fece legare in mezzo al Campo Marzio
e dette ordine ai soldati di trafiggerlo con le loro frecce.
Gliene tirarono tante che quasi sembrava un riccio. Convinti
poi che fosse morto se ne andarono; ma dopo alcuni giorni
si liberò, ed ergendosi sulla scalinata del palazzo rimproverò
con violenza gli imperatori che gli stavano andando incontro,
per tutto il male che facevano contro i cristiani...

(Jacopo da Varazze)



SAN SEBASTIANO
L'UFFICIALE CHE AIUTAVA DI NASCOSTO I CRISTIANI PERSEGUITATI




Era un cavaliere che si avvalse dell'amicizia con l'imperatore Dioclezano
per recare soccorso ai cristiani incarcerati e condotti al supplizio.
Avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo soldati e prigionieri.
Poi Dioclezano, sentendosi tradito, passò alle minacce e infine alla condanna.
Venne legato al tronco di un albero, in campagna, e saettato dai commilitoni.






Andrea Mantegna
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1470
Tempera su tavola di pioppo
68 x 30 cm
Vienna, Kunsthistorisches Museum


Nativo di Narbona, cittadino milanese, alto e stimatissimo ufficiale della guardia pretoriana di Diocleziano e Massimiano, Sebastiano è l’eroe della Militia Christi, come militare e come difensore della fede. Dalla "Depositio Martyrum", nel Cronografo del 354, un almanacco che conteneva, fra l’altro, liste di santi con le date del loro martirio, conosciamo il giorno della sua morte: il 20 gennaio, e il luogo della sua inumazione in catacumbas, cioè le catacombe lungo la via Appia, sulle quali, nella prima metà del IV secolo, fu eretta la grande basilica cimiteriale di san Sebastiano, che allora era però chiamata ecclesia apostolorum. L’anno della morte è forse il 288, o più probabilmente il 303 o 304. Solo Ambrogio, fra tutti i Padri della Chiesa, menziona Sebastiano e il culto a lui dedicato, che già dalla metà del IV secolo doveva essere ben sviluppato, almeno nell’Urbe. Le gesta e la passione del miles Christi sono narrate in un testo agiografico del V secolo, opera di un chierico sconosciuto, e talvolta, inverosimilmente, attribuita a sant’Ambrogio.



Antonello da Messina
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1478-1479
Olio su tavola trasportato su tela
71 x 85 cm
Dresda, Gemäldegalerie


Sebastiano è dunque a Milano, comandante della prima coorte pretoriana, di fatto la guardia del corpo imperiale, tanto stimato da Diocleziano e da Massimiano, che i due regnanti ne reclamano continuamente la presenza. Ignorano però che il loro favorito è cristiano. Egli dissimula la sua fede per meglio recare conforto ai correligionari perseguitati e rinsaldare la loro volontà di martirio a testimonianza del loro credo, quando, sotto i tormenti, questa vacilla. Narra Jacopo da Varazze nella sua "Legenda aurea" – una compilazione di vite dei santi, scritta verso la fine del XIII secolo, celeberrima nel Medioevo – che una volta Sebastiano si trovava nel carcere in cui erano tenuti prigionieri i gemelli Marco e Marcellino, condannati a morte a causa della loro professione di cristianesimo.



Pietro Perugino
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1490 circa
Olio su tela
176 x 116 cm
Parigi, Musée du Louvre


Si presentarono i genitori disperati che, con parole ardenti, supplicavano i figli di salvare la propria vita. Questi erano sul punto di cedere, quando l’ufficiale intervenne con autorità, ripristinando in loro la saldezza del cuore verso la gloria della vittoria sulla menzogna e la salvezza nella vita eterna. Egli apparve ai presenti, circonfuso di luce e circondato da sette luminosissimi angeli, per un’ora intera. Allora Zoe, moglie di Nicostrato, funzionario nella cui casa i due giovani erano tenuti prigionieri, si gettò ai piedi del santo impetrando il perdono a gesti, perché era muta. Sebastiano allora gridò: "Se io sono il servo di Cristo, e se sono vere le parole che ha detto Colui che aprì la bocca di Zaccaria, si apra la bocca di questa donna". E subito la muta gridò:

"Siano benedette le tue parole e benedetti coloro che vi prestano fede.
Ho visto un angelo con un libro davanti a te dove stava scritto quanto dicevi".






Guido Reni
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1615
Olio su tela
129 x 98 cm
Roma Musei Capitolini


Nicostrato, udita la moglie parlare, si gettò anch’egli ai piedi del santo, e liberò subito i martiri imprigionati. Ma Marco e Marcellino, rafforzati nella volontà di martirio dalle parole di Sebastiano, rifiutarono di andarsene, mentre i genitori e molti altri si facevano battezzare dal prete Policarpo. Sebastiano fu in seguito denunciato agli imperatori. Comparso dinanzi a Diocleziano che, adirato, lo rimproverò di avere tradito la sua fiducia, l’ufficiale dichiarò di avere anzi pregato Dio per la salvezza di Roma.



Gerrit van Honthorst
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1623 circa
Olio su tela
101 × 117 cm
Londra, National Gallery


L’imperatore lo condannò a morire per mano degli arcieri in mezzo al Campo di Marte. Il suo corpo tutto trafitto di frecce fu abbandonato sul terreno e dato naturalmente per morto; ma pochi giorni dopo, l’imperatore, stupefatto, se lo vide comparire dinanzi, aspramente rimproverante tutto il male fatto ai cristiani. Questa volta Diocleziano comandò che venisse frustato a morte, e così fu fatto, e il suo corpo gettato in una cloaca, perché non divenisse oggetto di venerazione per i cristiani. La notte dopo il santo apparve a santa Lucia, le rivelò dove fosse e le ordinò di seppellirlo accanto alle tombe degli apostoli.



Hendrick ter Brugghen
San Sebastiano curato da Sant'Irene
(Saint Sebastian Tended by Saint Irene)
1625
Olio su tela
149 x 119.4 cm
Oberlin (Ohio), Allen Memorial Art Museum




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Georges de La Tour
San Sebastiano curato da sant'Irene
(Saint Sebastien Attended by Saint Irene)
1649
Olio su tela
167 x 130 cm
Parigi, Musée du Louvre


Narra la "Legenda aurea" che nella storia dei longobardi si legge di una terribile peste che colpì in particolar modo le città di Roma e di Pavia, e fu rivelato che il morbo non sarebbe cessato se non fosse stato eretto un altare a san Sebastiano, nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Pavia. Non appena l’altare fu eretto e consacrato, il morbo finì. Sebastiano, santo militare, divenne ben presto uno dei patroni della città di Roma. Si sviluppò un importante culto attorno alla basilica costruita sulle catacombe, estesosi poi a altri luoghi della città, con la costruzione di nuove chiese, in genere nei luoghi menzionati nella Passione di san Sebastiano.



Paolo Veronese
Il martirio di San Sebastiano
(The Martyrdom of Saint Sebastian)
1565 circa
Olio su tela
355 x 540 cm
Venezia, Chiesa di San Sebastiano

Il secondo supplizio di san Sebastiano, in cui il santo, disteso nudo su una tavola di legno, è fustigato a morte


Nel X secolo si trovava, forse, una chiesa intitolata al santo sul Colle Palatino, al posto dell’antico tempio di Eliogabalo, sulla cui scalinata Sebastiano si era erto a accusatore di Diocleziano. Fuori di Roma il culto di san Sebastiano si diffuse grazie alla distribuzione delle reliquie nell’Africa romana, in Spagna, in Gallia e in Germania. Il santo martire veniva invocato soprattutto contro la peste, sebbene nulla, nella Passione, giustifichi questa attitudine. Probabilmente fu la leggenda del miracolo di Pavia il punto d’inizio di questa devozione. Le frecce che trafiggono il santo ne hanno fatto il patrono degli arcieri, balestrieri, archibugieri, ma anche, non si sa bene perché, dei tagliatori di pietre, dei tappezzieri, dei fabbri, dei pompieri e dei giardinieri.

Sebastiano, cristiano esemplare, era cittadino di Milano, ma di famiglia narbonese.
Era così amato dagli imperatori Diocleziano e Massimiano, che questi gli affidarono
il comando della prima coorte e lo vollero sempre al loro fianco. Aveva accettato di
vestire l'abito militare per confortare le anime dei cristiani che vedeva cadere nei tormenti.


(Jacopo da Varazze)



(Mar L8v)





Ludovico Carracci
San Sebastiano gettato nella cloaca massima
(St. Sebastian Thrown into the Cloaca Maxima)
1612
Olio su tela
167 x 233 cm
Los Angeles, Getty Center



Edited by Lottovolante - 29/8/2023, 07:55
 
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view post Posted on 28/8/2023, 21:18     +14   +1   -1
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Andrea Mantegna
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1480
Tempera e olio su tela
255 x 140 cm
Parigi, Musée du Louvre



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Pietro Perugino
San Sebastiano tra i santi Rocco e Pietro
(Saint Sebastian between Saints Roch and Peter)
1478
Affresco
Cerqueto, Chiesa di Santa Maria Assunta



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Pietro Perugino
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1495 circa
Olio su tela
53,8 x 39,5 cm
Leopoli, Borys Voznytsky National Art Gallery



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Amico Aspertini
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1505 circa
Olio su tavola
114,9 x 66 cm
Washington, National Gallery of Art



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Tiziano
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1570
Olio su tela
210 x 115.5 cm
San Pietroburgo, Hermitage Museum



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El Greco
Il martirio di San Sebastiano
(The Martyrdom of Saint Sebastian)
1577-1578
Olio su tela
191 x 152 cm
Palencia, Catedral-Basílica de San Antolín



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Jusepe de Ribera
San Sebastiano
(St. Sebastian)
1620-1630 circa
Olio su tela
270 x 198 cm
Osuna, Colegiata de Nuestra Señora de la Asunción



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Peter Paul Rubens
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1635
Olio su tela
240 x 168 cm
Anversa, Rubenshuis



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Jusepe de Ribera
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1651
Olio su tela
121 x 100 cm
Napoli, Museo Nazionale di San Martino



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Mattia Preti
San Sebastiano
(Saint Sebastian)
1660 circa
Olio su tela
240 x 169 cm
Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte

 
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view post Posted on 25/12/2023, 21:03     +12   +1   -1
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Georges de La Tour
Il ritrovamento di San Sebastiano
(The Finding of St. Sebastian)
1649 circa
Olio su tela
179.3 x 146.1 cm
Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen


Poiché l'ufficiale romano Sebastiano si rifiutò di rinunciare alla sua fede cristiana, la leggenda narra che fu condannato a morte dagli arcieri imperiali dall'imperatore Diocleziano nel 286. Dopo la sua esecuzione, Sant'Irene si precipitò da lui di notte per recuperarne il corpo e assicurargli una sepoltura cristiana. Tuttavia, trovò Sebastiano vivo e lo accolse nella sua casa per curarlo. Il dipinto del pittore francese George de La Tour raffigura la scena di notte. Irene, vestita con una semplice tunica scura con cintura rossa e foulard, ha scoperto il corpo senza vita del santo insieme alle sue compagne.





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Una cameriera con una torcia e uno splendido vestito si inginocchia accanto a Sebastiano e gli stringe il polso come se volesse sentirne il battito. Altri due inservienti rimangono lì, lamentandosi e pregando. Irene è l'unica completamente rivolta verso Sebastiano e lo guarda con le lacrime agli occhi. L'uso volutamente parsimonioso dei gesti esprime lo sgomento e il dolore delle donne, e la messa in scena della luce gioca un ruolo importante nell'opera di La Tour. Nelle composizioni notturne, una torcia o una candela sono di solito l'unica fonte di luce.


Per la sua predilezione per la pittura ad alto contrasto di chiaroscuro, l'artista viene classificato come caravaggista. Una seconda copia della composizione, proveniente dalla chiesa di Broglie, nell'Eure, si trova oggi al Louvre di Parigi. Le radiografie hanno evidenziato significativi ripensamenti nella versione parigina. Nel dipinto di Berlino, invece, non è possibile rilevare alcuna modifica da parte del pittore. Resta da vedere se si tratta di una seconda versione di mano di La Tour, di una replica di bottega creata dal figlio Etienne e completata dal padre, o di una copia contemporanea. (Mar L8v)





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