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Padre Eterno tra angeli, profeti e sibille, 1498- 1500 Perugino (Città della Pieve, 1448 - Fontignano, 1523) affresco, 229x370 cm Perugia, Collegio del Cambio
La parete destra della Sala dell'Udienza del Collegio presenta, a differenza di quella frontale con le Virtù cardinali ed eroi dell’antichità affrescati su due campate, solo una lunetta dipinta. Nella parte alta spicca il Padre Eterno benedicente racchiuso in una mandorla, che sovrasta due gruppi di sei profeti e altrettante sibille. Questi sono da sinistra Isaia, Mosè, Daniele, Davide, Geremia, Salomone, Eritrea, Persica, Cumana, Libica, Tiburtina, Delfica.
Il disegno iconografico del ciclo mira evidentemente a isolare in questo affresco i precursori della religione cristiana, figure dell’Antico Testamento e del mondo pagano; le raffigurazioni si specchiano nei contenuti etici delle immagini dipinte nella parete opposta e il ciclo si compie con assoluta coerenza nei due soggetti cristologici del muro di fondo, che celebrano la nascita di Cristo e la sua salita al cielo. Quello in esame è forse il riquadro dove la qualità giunge ai livelli più sostenuti, tanto che la critica dei secoli scorsi ha spesso considerato la possibilità di un lavoro a due mani fra il Perugino e l’allievo Raffaello, di cui talvolta visto un autoritratto nel volto di Daniele, rivolto verso l’osservatore.
Malgrado si tratti di affiancare semplicemente due schiere di personaggi, il maestro ricerca una costante varietà di pose e di gesti, fra loro legati in un accordo musicale. Le figure maschili sono in forse le più monumentali tra quelle dipinte dopo l’impresa della Sistina, quasi vent’anni prima, mentre quelle femminili si impongono con un’eleganza di gusto quasi botticelliano.
Non a caso a monte di queste immagini ci sono alcuni bellissimi disegni a matita e a penna, in cui Perugino studia le anatomie e le movenze dei corpi panneggiati. Anche il fondale manifesta un profondo impegno da parte del pittore, che rispetto agli altri affreschi qui solleva la linea dell’orizzonte. Di fronte ai fianchi alti delle colline si stagliano volti disegnati con precisione anatomica, singolarmente individualizzati come fossero ciascuno un ritratto. (M.@rt)
Edited by Milea - 12/9/2021, 10:27
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