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Et inquietum est cor nostrum donec requiescat in Te...
Doménikos Theotokópoulos detto El Greco
Veduta di Toledo
(View of Toledo)
1597 circa
Olio su tela
121.3 x 108.6 cm
New York, Metropolitan Museum of Art
Firmato in basso a destra
"DOMÈNIKOS THEOTOKÓPOULOS EPOÍEI"
La vicenda artistica del pittore nato a Creta, ma attivo prevalentemente in Spagna, trova ben pochi confronti nel panorama contemporaneo. Formatosi nella terra natale, si trasferì a Venezia nel 1567, dove rimase particolarmente colpito dalla pittura teatrale di Tintoretto, animata da una luce mobile, quasi lampeggiante. Dal decennio successivo, sperando probabilmente di ottenere la protezione di Filippo II, si spostò a Toledo, dove rimase per tutta la vita.
La città, centro propulsore della Controriforma spagnola, offrì all'estro visionario e mistico dell'artista un terreno particolarmente fertile. La sua stessa immagine ne risulta trasfigurata: nonostante il punto di vista identificabile e la generale veridicità della veduta - che coglie il tratto di Toledo che dall'Alcázar, al sommo della collina, scende fino al porto di Alcántara - il dipinto assume una qualità visionaria. Alcuni dettagli vengono volutamente alterati, per imprimere al paesaggio un effetto drammatico.
Il pittore sposta alcuni edifici e ne sopprime altri, accentua i dislivelli e il contrasto tra la vegetazione lussureggiante del primo piano e l'aridità dello sfondo. Un cielo cupo, notturno e temporalesco, incombe sulla scena, proiettandovi una luce fredda, che rende uniformi e spettrali i palazzi, le case, le chiese. Le poche figure sono ridotte a minuti filamenti e l'insieme acquista il tono di una sorta di apparizione, di visione soprannaturale e perfino inquietante. Proprio la cifra antinaturalistica e allucinata di opere come questa ha portato l'arte del Novecento a vedere in El Greco un precursore dell'Espressionismo.
Se sul piano stilistico la "Veduta di Toledo" non si discosta dalla sua maniera, al tempo stesso l'opera riveste un carattere di unicità nel corpus del pittore e nell'arte del secolo: costituisce infatti un rarissimo esempio di paesaggio puro, fine a se stesso, svincolato da qualunque narrazione. (Mar L8v)
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