SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA NELL'ARTE, La martire che convertì tutti tranne il suo aguzzino

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view post Posted on 27/8/2023, 20:40     +11   +1   -1
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Perché vuoi perdere questa folla con il culto degli dei?
Impara a conoscere Dio, Creatore del mondo, e il suo unico
Figlio Gesù Cristo, il quale con la croce ha liberato l'umanità dall'inferno

(Caterina d'Alessandria, rivolta all'Imperatore)



SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA
LA MARTIRE CHE CONVERTÌ TUTTI TRANNE IL SUO AGUZZINO




Diciottenne, figlia di nobili, tentò di dissuadere l’imperatore Massimino
dal culto pagano e fu condannata a un supplizio orribile dopo aver fatto
convertire con la sua sapienza e fermezza numerosi intellettuali di corte.
Secondo la tradizione furono gli angeli a portare il suo corpo sul Monte Sinai.






Fernando Yáñez de la Almedina
Santa Caterina
(Santa Catalina)
1510 circa
Olio su tavola
212 x 112 cm
Madrid, Museo del Prado


Secondo la tradizione Caterina, giovane cristiana nobile, bella e colta, fu martirizzata nel 305 ad Alessandria d’Egitto, centro di antiche culture e capitale della tradizione sapienziale cristiana. I testi, tardivi, con il racconto della vita e del martirio sono una Passio greca del VI-VII secolo scritta probabilmente con scopi edificanti da un chierico di Alessandria o da un monaco del Sinai, e una Conversio forse del secolo VIII. Il suo martirio si colloca all’epoca di Massenzio, o Massimino, che perseguitarono duramente i cristiani. In occasione di una grande celebrazione sacrificale agli dei voluta dall’imperatore, Caterina, rifiutandosi di aderire, avrebbe così apostrofato il sovrano:

"Perché vuoi perdere questa folla con il culto degli dei?
Impara a conoscere Dio, creatore del mondo e suo Figlio
Gesù Cristo che con la croce ha liberato l’umanità dall’inferno".






Michelangelo Merisi da Caravaggio
Santa Caterina d'Alessandria
(Saint Catherine of Alexandria)
1598 circa
Olio su tela
173 x 133 cm
Madrid, Museo Thyssen Bornemisza


I sapienti convocati dall'imperatore si convertirono

L’imperatore, colpito da tanta fermezza e determinazione, la convocò per farla convincere dai ragionamenti dei suoi retori e filosofi, che però furono confutati dalla sapienza della giovane cristiana; i sapienti si convertirono e per questo furono arsi vivi. Il sovrano tentò di sedurla con l’offerta di matrimoni illustri e di ricchezze, ma ricevette solo rifiuti; la fece perciò imprigionare; in carcere era nutrita da una colomba e Cristo stesso l’avrebbe visitata. Fu visitata anche dall’imperatrice e dal capo della corte che, colpiti dalle parole di Caterina, si convertirono con duecento soldati. L’imperatore la fece quindi sottoporre al supplizio delle ruote puntute: ma l’intervento di un angelo la salvò, mentre le ruote spezzatesi colpirono molti soldati. L’imperatrice stessa, dichiaratasi cristiana, venne sottoposta a tortura e decapitata.



Guercino
Il martirio di Santa Caterina d'Alessandria
(Martyrdom of St Catherine)
1653
Olio su tela
222.5 x 159 cm
San Pietroburgo, Hermitage Museum


Anche per Caterina fu decretata la morte per decapitazione: mentre il suo capo veniva reciso, dal collo sgorgò latte e subito gli angeli trasportarono il suo corpo sul Monte Sinai, dove venne inumata. Dalla Conversio abbiamo altre notizie circa le origini regali e il matrimonio mistico di Caterina con Gesù Bambino, presentatole dalle braccia stesse della Vergine, di cui la santa ebbe visione nella prima notte dopo il battesimo: fatto e circostanze che richiamano, attraverso le categorie simboliche di specifici generi letterari, messaggi di autentici valori cristiani. Questo episodio, per la sua suggestione, fu molte volte illustrato nell’iconografia della santa. Sono evidenti in questi testi molti luoghi comuni propri dell’agiografia, tuttavia la figura di Caterina è percepibile oltre la veste letteraria e ci riporta un’immagine di donna che si correla con un personaggio esistito, di cui si sono persi i dati storici reali dentro il racconto leggendario.



Ambrogio Bergognone
La Vergine e il Bambino con i santi
Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria
(The Virgin and Child with Saints)
1490 circa
Olio su tavola
187,5 × 129,5 cm
Londra, National Gallery




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Parmigianino
Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria
(Mystic Marriage of St. Catherine)
1527-1530
Olio su tavola di pioppo
20 x 27 cm
Parigi, Musée du Louvre




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Parmigianino
Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria
(The Mystic Marriage of Saint Catherine)
1527
Olio su tavola
74.2 x 57.2 cm
Londra, National Gallery


Gli angeli trasportano il suo corpo sul Monte Sinai

La vita di Caterina è ricca di messaggi simbolici: si narra, ad esempio, che gli angeli trasportarono il suo corpo sul Monte Sinai ove, in seguito, sorse un famoso monastero, ancora esistente, meta di pellegrinaggi, noto come luogo di grandi taumaturgie operate attraverso il latte e l’olio sgorgati dal sepolcro della santa. Caterina è presentata nei testi agiografici, ricchi di particolari, e nella tradizione cultuale come la personificazione della vittoria del Cristianesimo sui culti e sulla cultura dei pagani. Di grande importanza è la molteplice testimonianza di Caterina: vergine, martire, donna sapiente e di alto rango, aspetti e valori che caratterizzano momenti ben precisi dell’espansione e affermazione del Cristianesimo.



Henri Lehmann
Santa Caterina d'Alessandria
(Saint Catherine of Alexandria)
1839
Olio su tela
152 x 262 cm
Montpellier, Museo Fabre




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"Poi, quando fu decollata, dal suo corpo sgorgò latte e non sangue,
gli angeli presero il suo corpo e lo trasportarono da quel luogo fino al
Monte Sinai, con un viaggio di più di venti giorni, e lì lo seppellirono
con tutti gli onori. Dalle sue ossa sgorga senza sosta un olio che sana
le membra di tutti i malati. La sua passione avvenne sotto il tiranno
Massenzio o Massimino, che salì al trono circa nel 310. Come poi
Massimino sia stato punito per questo delitto, e per molti altri,
lo si legge nella storia dell'Invenzione della Santissima Croce."

(Jacopo da Varazze)






Raffaello
Santa Caterina d'Alessandria
(Saint Catherine of Alexandria)
1507
Olio su tavola di pioppo
72.2 x 55.7 cm
Londra, National Gallery


Il culto di santa Caterina parrebbe sia stato portato in Occidente da monaci orientali e fu sicuramente molto diffuso dopo le crociate. La devozione, che ebbe grande espansione, confermata nel tempo da una ricca iconografia, presente in molte espressioni della religiosità popolare, ha tra le più antiche testimonianze un dipinto dell’VIII secolo in una cappella della basilica di San Lorenzo all’Agro Romano, dove la martire è ritratta presso il trono della Madonna. Un’altra testimonianza coeva si trova nelle catacombe di San Gennaro a Napoli. Liturgicamente Caterina è celebrata nel Menologio di Basilio II (976-1025); nel X secolo si hanno testimonianze a Montecassino; infine i libri liturgici danno forte testimonianza del culto in tutta Europa soprattutto a partire dal secolo XII.



Attribuito a Gerard David
La Sacra Famiglia con Santa Maddalena e Santa Caterina
(Holy Family with St. Magdalene and St. Catherine)
1520 circa
Olio su tavola
92 × 79 cm
Toro (Zamora), La colegiata de Santa María la Mayor


Un culto vastissimo soprattutto negli ambienti intellettuali

In Francia il principale luogo di culto era il monastero benedettino di La-Trinité-au-Mont, dove, nella prima metà del secolo XI, furono portate le reliquie della santa, molto venerate per le guarigioni che vi avvenivano. Moltissimi gli edifici di culto a lei dedicati in Italia, e forte è anche in tutta Europa la presenza di toponimi che la ricordano. Molti furono i patronati riconosciuti a Caterina: importante quello su teologi e filosofi; pertanto fu molto venerata negli ambienti colti, rivestendo un rilevante ruolo nella tradizione cristiana, nella vita degli Ordini religiosi, primi fra tutti i benedettini, nella storia delle università e degli studi. La Sorbona la elesse patrona, e in una chiesa a lei intitolata la veneravano gli studenti dell’università parigina.



Peter Paul Rubens
Incoronazione di Santa Caterina
(Crowning of Saint Catherine)
1631
Olio su tela
265.7 x 214.3 cm


Gli Ordini mendicanti, caratterizzati da una spiccata attenzione alla scienza e alla cultura nelle varie discipline, la scelsero come patrona degli studi e dei centri culturali diffondendone il culto in tutta Europa. In questa particolare devozione si distinsero gli agostiniani, di cui esistono molte opere che ne documentano la devozione profonda. Il 25 novembre era considerato, nelle case di studio religiose, il giorno solenne della festa degli Studi, in cui la santa era celebrata anche con "accademie" (sul modello della più antica theologica disputatio che si teneva in tale ricorrenza) nelle quali professori e studenti, alla presenza di un pubblico qualificato, davano saggio del loro sapere nei vari ambiti della cultura. La storia, unita alle caratteristiche personali e cultuali della santa, fu molto presente nella cultura popolare, rendendola protagonista di narrazioni, di sacre rappresentazioni, di canti popolari, che ne diffusero la conoscenza e la fama.



Giovanni Antonio Sogliani
Santa Caterina d'Alessandria
1520-1530
Olio su tavola
82 x 67 cm
Milano, Pinacoteca di Brera
(Non in esposizione)


La sua festa assunse in molte regioni d’Europa caratteristica di celebrazione per la gioventù, con riti e manifestazioni proprie; Caterina fu patrona delle ragazze nubili, dei naviganti e di alcune categorie di artigiani, come i costruttori di ruote e le sartine, che in alcuni luoghi del Nord Italia sono dette "caterinette". I suggestivi spunti contenuti nei testi agiografici furono recepiti e variamente illustrati da una vastissima iconografia dedicata alla giovane d’Alessandria, sempre caratterizzata da attributi iconografici: la corona, il libro della donna sapiente, la ruota e la palma del martirio.

"Ego me Christo sponsam tradidi"

(Caterina d'Alessandria)


(Mar L8v)





Artemisia Gentileschi
Autoritratto come Santa Caterina d'Alessandria
( Self-Portrait as Saint Catherine of Alexandria)
1615-1617
Olio su tela
71.4 × 69 cm
Londra, National Gallery




Edited by SueMebitch - 27/8/2023, 22:02
 
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view post Posted on 28/8/2023, 15:51     +13   +1   -1
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Carlo Crivelli
Santa Caterina d’Alessandria
1491 - 1494 circa
Tempera su calce - 38 x 19 cm
Londra, National Gallery


Questa graziosa principessa dai capelli dorati proviene da una predella, una serie di scene lungo la base di una pala d’altare, o dalla cornice della pala stessa. Si tratta di Santa Caterina d’Alessandria, raffigurata con gli attributi tradizionali di una ruota chiodata e di una palma da martire, simile a un cactus. Per mostrare la sua abilità con lo scorcio, un trucco visivo che consiste nel distorcere gli oggetti in modo che sembrino ritirarsi nell’immagine, l’artista ha inserito la ruota in modo che sia vista di lato, con i raggi che si ritirano ad angolo acuto.


L’ ombra della Santa e quella della ruota si possono scorgere sulla parete retrostante. L’abito le cade in pesanti pieghe intorno ai piedi e la punta della scarpa fa capolino oltre il bordo del parapetto di marmo, come se stesse uscendo dal pannello piatto per entrare nel spazio dell’osservatore. Alla sua sinistra una mosca sembra attraversare il dipinto, proiettando un’ombra sulla sua superficie. L’opera è attribuita a Carlo Crivelli, anche se spesso si è pensato che fosse opera dei suoi collaboratori. (M.@rt)




Edited by Lottovolante - 28/8/2023, 17:25
 
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