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Guercino La Sibilla Samia con un putto (The Samian Sibyl with a Putto) 1651 Olio su tela 218.5 x 180 cm Londra, National Gallery
La Sibilla Samia fu una delle dodici sibille (o sacerdotesse) pagane che, come i profeti dell'Antico Testamento, si diceva avessero predetto la venuta di Cristo. La Sibilla Samia, il cui nome deriva dall'isola greca di Samos, fu un oracolo di Apollo e profetizzavò che Cristo sarebbe nato da una madre vergine. Un putto, alla sua sinistra, dispiega un cartiglio con il testo “SALVE CASTA SYON PER MVLTAQVE PASSA PVELLA” e “SYBILLA SAMIA”, che si traduce in: "Ti saluto, casta Sion che patirai molto; Sibilla Samia". Questa iscrizione si riferisce chiaramente alla futura sofferenza della Vergine Maria.
Le Sibille erano popolari nell'arte italiana e, dal XV secolo in poi, venivano comunemente rappresentate con libri o pergamene, alludendo ai "Libri Sibillini" in cui erano registrate le loro profezie. Con il gomito appoggiato su di un libro, la Sibilla Samia poggia la testa nella mano sinistra mentre si concentra nella lettura del volume che tiene aperto con l'altra. Un altro grande libro è posizionato sul tavolo di fronte a lei, aperto, per rivelare un'elegante sceneggiatura che dimostra l'attenzione ai dettagli di Guercino negli elementi di natura morta di questa immagine. Le sibille divennero soggetti particolarmente apprezzati nel Seicento e Guercino, come il Domenichino, ne dipinse numerose nel corso della sua carriera, soprattutto tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Cinquanta.
In questa fase della sua carriera, il lavoro di Guercino fu fortemente influenzato da Guido Reni, anch'egli attivo a Bologna. L'austero classicismo di Reni, evidente ne "Il ratto d'Europa", trova eco sia in "La sibilla Samia con putto" che in "La sibilla cumana con putto", anch'essa del Guercino. Anche l'effetto fluttuante del panneggio del putto ricorda lo stile di Reni. In quest'opera, l'artista dipinse con cura la forma della Sibilla Samia sotto gli strati di tessuto: la sua gamba sinistra è incrociata sulla destra e la trama, le pieghe e la caduta della sua veste sono sapientemente modellate.
Il Guercino realizzò questo dipinto nel 1651 per Gioseffo Locatelli da Cesena, compagno del re Davide (ora in collezione privata) ma, prima che potesse essergli inviata, fu notata nello studio del Guercino dal principe Mattias de' Medici, che convinse l'artista a vendergliela a qualsiasi patto o prezzo. Il pittore produsse questo dipinto per Locatelli in sostituzione e la sua decisione di creare una composizione diversa piuttosto che una copia identica della precedente, è testimonianza della sua originalità come pittore. La cornice de "La Sibilla Samia con putto" è eccezionalmente preziosa. Fu progettata da James 'Athenian' Stuart a metà del XVIII secolo e corrisponde a quello del suo ciondolo King David, il quale fu esposto alla Spencer House di Londra. (Mar L8v)
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