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Auguste Rodin, Eva (1881)
bronzo, H. 172.4 cm ; W. 58 cm ; D. 64.5 cm
Firmato A. RODIN; iscrizione ALEXIS RUDIER/FONDEUR
Parigi, Musée Rodin
Probabilmente Rodin concepì Eva quando Adamo era già in via di ultimazione e, come questo, fu poi rimeditata per la Porta dell'Inferno. E' la prima tra le opere femminili a figura intera di Rodin, che sia sopravvissuta agli anni. Lo scultore si servì di una ben nota modella italiana di nome Adele Abruzzesi, apprezzata per “i movimenti rapidi e felini, con l'agilità e la grazia di una pantera”, come scrisse Rodin a Dujardin-Beaumetz. Con il procedere delle sedute di posa, Rodin si accorse che la modella era incinta; decise perciò di interrompere la lavorazione. L'opera trasse molte derivazioni in bronzo o in marmo, di varie dimensioni, fino a giungere a quella che riteneva completa, fusa in bronzo ed esposta al Salon nel 1899 avanguardisticamente senza piedistallo, affinché il pubblico potesse vivere da vicino il dolore della donna.
Nel 1897 l'artista decise tuttavia di tradurre in bronzo anche la versione incompiuta del 1881, che amava particolarmente, forse proprio per questa caratteristica - imperfezioni sono visibili sul ventre e sulle gambe - che l'avvicinavano al “non finito” michelangiolesco. E' ancora Michelangelo, infatti, che ispira la posa della donna, che riprende puntualmente la Cacciata dal Paradiso terrestre sulla volta della Cappella Sistina.
Rodin si ispirò tuttavia anche ai temi analoghi che altri artisti esponevano ai Salon: Eva dopo la cacciata di Eugéne Delaplanche (1870), quelle di Boucher (1875) e di Guitton (1876), certo più classicheggianti e sensuali, ma assai ammirate.
Esattamente come per Adamo, Rodin rese le forme di Eva più possenti rispetto a un piccolo modello preparatorio, realizzato tra il 1878 e il 1880, noto attraverso una vecchia fotografia. (M.@rt)
Edited by Milea - 24/9/2021, 21:06 |
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