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Sandro Botticelli, Storie di Lucrezia (1500 - 1504) Tempera (?) su tavola, 80 x 130 cm Boston, Isabella Stewart Gardner Museum
Il dipinto, come quello con le Storie di Virginia, era forse destinato a completare l’arredo ligneo fisso a parete di una dimora, all’epoca chiamato “spalliera”; secondo alcuni quella di Guido Antonio Vespucci, che acquistò una casa nel 1499. La storia, tratta da Livio e Valerio Massimo, racconta le vicende di Lucrezia, moglie di Collatino, che viene aggredita dal figlio di Tarquinio il Superbo, Sesto, il quale abusa di lei; dopo la violenza, l’eroina viene sostenuta dal padre e dal marito, poi prende il pugnale e si uccide. Al centro della scena si trova il cadavere della donna e Bruto, sotto una Colonna marmorea sovrastata da un David, arringa i soldati alla rivolta che trasformerà la monarchia in repubblica.
L’architettura gioca qui un ruolo fondamentale: l’arco di trionfo richiama quello dipinto nella Punizione dei ribelli, ma assume in quest’opera il ruolo di quinta, mentre gli edifici ai lati del dipinto evocano atmosfere della Firenze quattrocentesca. Questi rimandi alla città contemporanea potrebbero segnalare la volontà di istituire un confronto tra le vicende narrate nel dipinto e quelle realmente occorse in Firenze; in particolare nell’abuso della violenza, vista sia come mezzo di potere, sia come possibilità di riscattare il proprio onore.(M.@rt)
Edited by Milea - 19/8/2014, 11:35
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