Winter Egg

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view post Posted on 28/10/2010, 08:32     +2   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Winter Egg - 1913

Presentato da Nicola II a Maria Fyodorovna

Work-master - Albert Holmström
Progettato da Alma Theresia Pihl

Dimensioni : altezza tot. 14,2 cm
altezza dell’ uovo 10,2 cm. - altezza della sorpresa 8,2 cm.

Proprietario - Collezione Privata, Qatar
Valore $9.6 milioni nel 2002



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L’uovo d’Inverno è fatto di cristallo di rocca, platino, diamanti taglio rosa, diamanti taglio brillante e pietra di luna (selenite). Il canestro in miniatura è realizzato in platino, oro, quarzo bianco, nefrite, granati demantoidi verdi.
Il demantoide è una pietra preziosa molto brillante, un granato verde; il suo nome deriva dall' olandese e significa più o meno "simile al diamante". Esso si riferisce alla particolare caratteristica di questa gemma, dalla brillantezza e luminosità uniche. Alcuni rivenditori di gemme sostengono che il demantoide splende e riluce anche al buio.


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Lo spettro cromatico del demantoide include molte varietà di verde e va dal leggermente verde giallino, al verde brunito con una brillantezza dorata. Molto prezioso è quello di profondo verde smeraldo, che tuttavia è veramente molto raro. Esso, non soltanto è una pietra rara e raffinata, ma di solito è anche piuttosto piccola, cosicchè è difficile trovare esemplari di una certa dimensione. Soltanto poche pietre possono raggiungere più di due carati dopo il taglio; molte pesano circa un carato. Quando il demantoide fu scoperto per la prima volta negli Urali, in Russia, nel 1868, esso raggiunse rapidamente la posizione di una gemma particolarmente ricercata. Come una cometa luccicò e brillò esibendo il suo fuoco presso le gioiellerie di Parigi, New York e S. Pietroburgo. Fabergé fu affascinato dalla sua attraente brillantezza, e amò utilizzarlo nei suoi oggetti preziosi.

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La storia della scoperta della vena sembra essere stata presa da un racconto di avventura: nel sud di Damaraland, presso il monte Spitzkoppe, a volte chiamato il Matterhorn Africano, sotto l'ustionante sole africano, nulla si muove; molto distante all'orizzonte, la "montagna nera" sembra tremolare nella foschia. E' una terra arida e dura e tuttavia, per un'eternità, essa ha nascosto uno sconosciuto tesoro: le gemme.
Milioni di anni fa, il magma liquido si è spinto dalle viscere della terra fino alla superficie, e si è pietrificato poco sotto di essa. Nel corso del tempo i venti e le intemperie hanno eroso gli strati finchè è rimasta solo la montagna di granito dell'appuntito Spitzkoppe e, naturalmente, le preziose gemme. Ma nessuno aveva la minima idea della loro esistenza, finchè nel dicembre 1996, un capraio errante si imbattè in alcune strutture cristalline che avevano attirato la sua attenzione e suscitato la sua curiosità.


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L’uovo è incastonato su una base di cristallo di rocca a forma di blocco di ghiaccio che sta per sciogliersi; applicata in platino con diamanti taglio a rosa, la cerniera verticale racchiude in cima una pietra di luna cabochon, dipinta sul retro con la data 1913. Il corpo sottile dell’uovo è trasparente, finemente intagliato con delicate incisioni sul lato interno, che simulano cristalli di ghiaccio; l'esterno è ulteriormente inciso e nelle linee intagliate sono incastonati motivi in platino e diamanti taglio a rosa.


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La sorpresa è un canestro, con doppio manico in platino e diamanti rosa, pieno di anemoni selvatici; ogni fiore è realisticamente ricavato da un unico pezzo di quarzo bianco con stelo e stami in filo d'oro; il centro è costituito da un granato demantoide, scolpito aperto o in un bocciolo. Le foglie sono delicate sculture in nefrite, che emergono da un letto di muschio d'oro, la base del cesto porta incise in lettere romane "Fabergé 1913". Sia l’uovo che la base sono datate 1913, un anno importante per i Romanov, poiché segnava il terzo centenario della dinastia, sontuosamente celebrato in tutta la Russia imperiale.

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La storia del Winter Egg è una delle meglio documentate; conosciamo i workmaster, il progettista e forse anche l’intagliatore delle pietre, e se ne conosce anche il costo. La fattura originale Fabergè nell’Archivio di Stato russo registra l’acquisto per 24.600 rubli, il prezzo più alto mai pagato per un uovo imperiale, pari a circa 12,500 dollari (del 1913). La fattura descrive anche i dettagli della composizione: 1.300 diamanti taglio rosa, 360 brillanti e nel cesto 1.378 diamanti taglio rosa.
Le composizioni floreali create per il “Winter Egg” e per il “ Spring Flower Egg” , spiccano tra le opere più tecnicamente impegnative prodotte dalla Maison Fabergè; i fiori di primavera erano un motivo particolarmente celebre e richiesto tra l’elite russa, in quanto simbolo di felicità e di rinnovata speranza, dopo il lungo e impietoso inverno russo.
Il tema era stato introdotto dal designer Alma Pihl.

Quando le venne affidata una commissione urgente (una quarantina di piccole spille per il magnate Dr. Emanuel Nobel), trasse l’ispirazione dalle correnti d’aria e dalla luce scintillante del sole, che filtrava attraverso la finestra della bottega. Le spille (probabilmente destinate ad essere donate alle moglie di clienti stranieri durante le sue cene d’affari ) dovevano essere di un design completamente nuovo, ma il materiale doveva essere poco costoso, in modo da non essere interpretato come una tangente.

Fu una grande opportunità per Alma: la finestra del laboratorio, pieno di spifferi e di correnti d’aria, quando il sole splendeva, abbagliava come un giardino incantato di fiori di gelo. Lo spettacolo la ispirò e le spille ebbero un enorme successo; il Dr. Nobel fece altre commissioni simili. Per tutto l’inverno disegnò bracciali di fiori di ghiaccio, ciondoli e spille, in platino, argento con piccoli diamanti incastonati. Le venne poi chiesto di progettare l’uovo imperiale per la Pasqua dell’anno successivo. Poiché nel Nord Europa, la Pasqua cade quando le nevi si stanno sciogliendo, la luce sta tornando e il sole spesso brilla in un cielo blu chiaro, ella pensò di disegnare un uovo con una ambientazione invernale: il “Winter Egg”.


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L’uovo d’Inverno rappresenta brillantemente questo periodo dell’anno e il cristallo di rocca siberiano è il materiale più idoneo a raffigurare il ghiaccio. In aprile un magico tappeto di anemoni selvatici appare nelle foreste: Alma scelse un piccolo cestino di platino pieno di questi simbolici fiori primaverili, scolpiti in quarzo bianco, come sorpresa per questo uovo.

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Non abbiamo alcuna prova scritta della reazione della vedova imperatrice, ma ad Alma fu chiesto di progettare l’uovo per la zarina Alexandra per la Pasqua dell’anno successivo l’uovo Mosaico , ora nella collezione della regina Elisabetta II.

La carriera di Alma finì con la Rivoluzione russa.
Dopo anni di stenti, lei e il marito Nikolai Klee finalmente ottennero il permesso di lasciare Pietrogrado (l'amata San Pietroburgo) per la Finlandia nel 1921.
Una signora minuta, dagli occhi penetranti, sempre cordiale, insegnò arte in una scuola secondaria dal 1928 al 1951: i suoi allievi ricordano benevolmente la loro insegnante, pur non sapendo nulla del suo passato, sebbene ella durante le lezioni trasformasse miracolosamente, con l’aggiunta di un tratto a matita qua e là, i loro disegni in opere d’arte.


L'uovo d'Inverno è stata nel 1927 una delle nove uova imperiale vendute dall’ Antikvariat e passò di mano in mano, tra molti proprietari. Scomparve intorno al 1975 e ricomparve nel 1994 in una cassetta di sicurezza a Londra. Nel novembre 1994 fu venduto da Christie's a Ginevra a nome di un offerente telefonico, che agiva per un acquirente americano. Nel 2002 è stato venduto da Christie's di New York ad un emiro del Qatar.



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Edited by Milea - 26/7/2021, 11:36
 
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