Il Romanzo della Nazione Maurizio Maggiani
Il Romanzo della Nazione Maurizio Maggiani Ed.Feltrinelli Collana: I Narratori Pagine: 304 Prezzo: € 17,00
In breve
• Il mito collettivo sognato e mai realizzato. Manrico Parma, QN
• Celebra e rimpiange l'Italia che avrebbe potuto essere e non è stata. Brunella Schisa, Il Venerdì di Repubblica
• Un grande affresco della storia minima più che di quella grande. Francesco Mannoni, La Sicilia
• Quasi trecento pagine, che volano anche perché scritte in modo mirabile. Se si ama, oltre al racconto di fatti, l'arte ammaliante del raccontare, Maurizio Maggiani e questo suo libro, godibilissimo e raffinato per contenuti e forma, sono per noi. Massimo Ferrario, masferrario.blogspot.it
• Una grande orazione civile su un'Italia che, come disse Garibaldi, non è quella per cui avevamo lottato. Enrico Deaglio, la Repubblica
• Maggiani scriverà altri libri e li leggeremo con lo stesso piacere, ma questo è il romanzo di una vita e della sua vita, dove convergono e si intrecciano tutti i fili della sua narrativa. Ed è la sua utopia... Cesare Martinetti, La Stampa
• Non un Romanzo ma un Cantare... il Cantare elegiaco della propria stirpe laboriosa, racchiusa nell'arca necessaria e vitale dell'utopia dell'esistenza come sogno. Giorgio Bertone, Il Secolo XIX
• Maggiani rifà la storia della sua famiglia nel momento in cui comincia a morire per raccontare come si fondano le speranze quando sono finite. red., iI Giornale di Vicenza
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Il libro
Siamo storie, siamo le storie a cui abbiamo appartenuto, siamo le storie che abbiamo ascoltato. E infatti Maggiani ascolta. Ascolta il fiume di voci che si leva nel canto della nazione che avremmo potuto essere e che non siamo, le voci di un popolo rifluito dentro l’immaterialità della memoria. Si insinua nelle pieghe della vita apparentemente ordinaria dei suoi personaggi e racconta. Racconta di una madre e di un padre che si spengono portando con sé, prima nella smemoratezza e poi nella morte, un mondo di certezze molto concrete: la cura delle cose, della casa, dei rapporti parentali. Rammenta la fatica giusta (e ingiusta) di procurarsi il pane e di stare appresso a sogni accesi poco più in là, nella lotta politica, nella piana assolata quando arriva la notizia della morte di Togliatti.
Racconta, allestendo un maestoso teatro narrativo, della costruzione dell’Arsenale Militare: un cantiere immenso, ribollente, dove accorrono a lavorare ingegneri e manovali, medici e marinai, ergastolani e rivoluzionari, cannonieri e fonditori, inventori e profeti, cuoche e ricamatrici, per spingere avanti destini comuni, avventure comuni, speranze in comune. Racconta di come si diventa grandi e di come si fondano speranze quando le speranze sono finite. Mai si era guardato negli occhi di un padre così a fondo per domandare una sorta di muto perdono, più grande della vita. Nella mitica contea di Maurizio Maggiani ci siamo tutti, a misurare quanto siamo stati, o meno, “fondatori di nazioni”. Come facessero non lo so, ma era tutta gente che sognava mentre lavorava, e quello che avrebbero fatto con il loro lavoro era la loro utopia.
SFOGLIA L’ANTEPRIMA
L’autore Maurizio Maggiani (Castelnuovo Magra, La Spezia, 1951) con Feltrinelli ha pubblicato: Vi ho già tutti sognato una volta (1990), Felice alla guerra (1992), màuri màuri (1989, e poi 1996), Il coraggio del pettirosso (1995, premi Viareggio Rèpaci e Campiello 1995), La regina disadorna (1998, premi Alassio e Stresa per la Narrativa 1999), È stata una vertigine (2002, premio letterario Scrivere per amore 2003, finalista premio Chiara), Il viaggiatore notturno (2005, premi Ernest Hemingway, Parco della Maiella e Strega), Mi sono perso a Genova. Una guida (2007), il cd con libro Storia della meraviglia. 12 canzoni e 3 monologhi (con Gian Piero Alloisio; 2008), Meccanica celeste (2010), I figli della repubblica. Un’invettiva (2014), Il romanzo della nazione (2015) e, nella collana digitale Zoom, Zafferano (2011).
Edited by Milea - 4/9/2015, 20:39
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