QUINO - IL PADRE DI MAFALDA LA CONTESTATARIA, Le striscie e le frasi più belle della seienne entrata nel mito

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view post Posted on 17/7/2023, 20:26     +13   +1   -1
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Tazzulella fumante
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Fermate il mondo...
Voglio scendere!

(Mafalda)



QUINO
IL PADRE DELL'"ANTICONFORMISTA MAFALDA"




Con il suo senso dell'umorismo tutto particolare Quino fu capace di creare
il personaggio di lingua spagnola più universale della sua epoca:
una bambina di sei anni che denunciava i mali del mondo, da lei visto
come malato. Considerato tra i fumettisti più iconici di una generazione,
l'enorme successo costrinse Quino a separarsi da Mafalda...






Quino in posa con Mafalda nel suo studio


Nato il 17 luglio 1932 nella località argentina di Mendoza, Joaquín Salvador Lavado, noto in tutto il mondo come Quino, accompagnò la crescita di molte generazioni sparse su tutto il pianeta con il suo personaggio più popolare e iconico: Mafalda. Felipe, Manolito, Susanita e Miguelito, i suoi inseparabili amici, entrarono nelle case di moltissime persone al fianco della bambina più saggia e disarmante dei fumetti. Con le sue vignette Quino rappresentò le preoccupazioni e i problemi che affliggevano la classe media di mezzo mondo.





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Di origine spagnola

Di umili origini, la famiglia di Quino emigrò dalla nativa Spagna all'Argentina negli anni venti (anche se il bambino non perse l'accento andaluso fino ai sei anni). Dopo la morte prematura della madre e grazie all'influenza dello zio, il pittore e grafico Joaquín Tejón, il giovane Quino iniziò a studiare belle arti nella sua città natale. Ma la sventura si abbatté nuovamente su di lui con la morte del padre, una perdita che lo proiettò in uno stato di fantasticherie in cui addirittura credeva di vedere il padre intento a fumare, anche se "si trattava di apparizioni molto piacevoli", come ebbe a dire il fumettista più avanti. Quino era solito indugiare in queste visioni, che continuarono ad apparirgli anche quando ormai era già sposato. Fin dagli inizi della sua carriera Quino volle dedicarsi al mondo del fumetto: decise quindi di abbandonare la scuola di belle arti e molto presto riuscì a vendere la sua prima striscia. Animato da questo primo successo, il giovane cercò lavoro in diverse redazioni, ma senza riuscirvi.


A partire dal 1954 Quino iniziò a pubblicare regolarmente con la rivista Rico Tipo e più tardi con Tía Vicenta e Dr. Merengue. Nel 1963 pubblicò Mondo Quino, un album che raccoglieva i suoi lavori, il primo dei molti che sarebbero seguiti. Come illustratore pubblicitario, Quino ottenne da una nota marca di elettrodomestici l'incarico di creare un personaggio che cominciasse con la lettera M, come l'iniziale del marchio, Mansfield. Così nacque Mafalda. Alla fine l'impresa fallì, ma il personaggio di Mafalda rimase, smise di pubblicizzare lavatrici e iniziò a parlare della classe media argentina, delle sue aspirazioni e delle conseguenze del capitalismo.



"Il governo ha posto un tetto massimo ai beni di prima necessità"; "E a quanto sta il buonsenso?".
Striscia riprodotta su un muro argentino


Mafalda sul grande schermo

Mafalda fece la sua prima comparsa il 19 settembre 1964 nel supplemento della rivista letteraria Leoplán. Da quel momento le sue strisce furono pubblicate regolarmente sul settimanale bonaerense Primera Plana, e dal 1965, quando raggiunsero il successo, cominciarono a uscire sul quotidiano argentino El Mundo, fino alla sua chiusura nel 1967. Nel 1969 Mafalda attraversò l'oceano e arrivò prima in Italia, in un volume intitolato Mafalda la contestataria con prefazione di Umberto Eco, poi nel 1970 in Spagna, dove la censura franchista obbligò gli editori a inserire sulla copertina dei suoi fumetti la dicitura "per adulti". Con il passare del tempo quei volumetti divennero pezzi da collezione della cultura pop. Mafalda fece il salto al grande schermo il 3 dicembre 1981, con un lungometraggio di animazione di settantacinque minuti realizzato interamente in Argentina. Nonostante i dialoghi fossero stati scritti dallo stesso Quino, il fumettisa rimase abbastanza deluso dal risultato, soprattutto dopo aver sentito alcuni spettatori lamentarsi che quella non fosse la voce giusta per Mafalda. Così, le successive comparse di Mafalda al cinema furono mute, per non rischiare di ricorrere a voci in cui il pubblico non s'identificasse. In questo modo sarebbero stati gli spettatori ad attribuirle la voce che ritenessero più adatta al personaggio.



Il personaggio di Mafalda seduto su una panchina a Buenos Aires rimane come ricordo del suo creatore


Eterna Mafalda

Anche dopo la morte di Quino, avvenuta il 30 settembre 2020, Mafalda rimane più viva che mai tra i suoi lettori, che possono vederla seduta su una panchina nel quartiere bonaerense di San Telmo, accanto agli inseparabili Susanita e Manolito. Mafalda in effetti non è mai stata una bambina qualsiasi: fin dalle prime strisce era già una seienne dal carattere sorprendente, capace di definire "frustrata" e "mediocre" la sua stessa madre. Una volta domandarono a Quino come sarebbe stata Mafalda da grande, e il fumettista rispose che era difficile rispondere, perché molto probabilmente avrebbe subito la repressione della dittatura militare argentina. Non c'è dubbio comunque che con Mafalda e i suoi amici Quino sia riuscito a evidenziare molte cose scomode, come l'ipocrisia dell'essere umano di fronte alle disgrazie altrui, oltre che a criticare ferocemente le guerre e la mancanza di buonsenso spesso dimostrata dagli adulti.





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Mafalda su una panchina al Campo de San Francisco a Oviedo


Nell'ottobre 2014 fu stata inaugurata questa statua del personaggio di fama mondiale creato dal fumettista argentino Joaquín Salvador Lavado, Quino, alla cui cerimonia paertecipò personalmente. La scultura, di ottanta centimetra, raffigura una pensierosa Mafalda, vestita di rosso, che guarda da una panchina il laghetto delle anatre nel Campo de San Francisco, un luogo dove sono passate diverse generazioni di bambini di Oviedo. Si aggiunse così a quella che finora era l'unica riproduzione autorizzata da Quino a occupare uno spazio pubblico, situata a più di diecimila chilometri di distanza, nel quartiere di Buenos Aires di San Telmo, e opera dello stesso scultore, Pablo Irrgang. La statua fu realizzata in argilla rivestita di resina epossidica e fibra di vetro per renderla resistente alle intemperie.


Le migliori frasi di Mafalda


- Io mi fido, tu ti fidi, egli si fida, noi ci fidiamo, voi vi fidate, essi si fidano. Che manica di ingenui, no?

- Mandiamo tutti i giorni un padre perché quel maledetto ufficio ci restituisca questo?

- A me il filo logico delle cose ha sempre fatto inciampare.

- Curioso, chiudi gli occhi e il mondo scompare!

- E non sarà che a questo mondo c'è sempre più gente e sempre meno persone?

- E tirar fuori qualche volta l'intelligenza, come le gambe, per sgranchirla?

- Ho una volontà di ferro. Ma è sempre la stessa storia... il ferro arrugginisce.

- In fin dei conti l'umanità non è altro che un sandwich di carne fra il cielo e la terra.

- Insomma, com'è questa faccenda? Siamo noi a farci la nostra vita, o è la vita a disfarci?

- Ma dico io, al posto di sentirci nell'autunno della vita, non sarebbe più ottimista pensare di essere nella primavera della morte?

- Ma perché con tanti mondi più evoluti, io sono dovuta nascere proprio in questo?

- Manganello. Il bastoncino per ammaccare le ideologie.

- Non è che non ci sia la bontà: c’è, ma in incognito!

- I miei sogni sono ribelli, non ci vogliono stare nel cassetto

- Oggi ho accompagnato la mamma a far spese... Dio mio, era come se quel povero borsellino avesse la colite!

- Quando ho imparato le risposte, mi cambiano tutte le domande.

- Cos'ha il mondo, Mafalda?
- È malato
- Malato? E ha la febbre?
- Ha un’infiammazione alle masse.

- Noi donne siamo straordinarie, se ci impegniamo riusciamo persino a dar ragione ad un uomo!









"La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza è la maleducazione!
...Perchè se avere un cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta"




(Costantine Rose)




Edited by Costantine Rose - 17/7/2023, 21:42
 
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view post Posted on 18/7/2023, 13:02     +7   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Non ha importanza ciò che io penso di Mafalda.
Veramente importante è ciò che Mafalda pensa di me.

(Julio Cortázar)






Edited by Milea - 18/7/2023, 14:40
 
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