Oche in un frutteto (Geese in an Orchard), Edvard Munch, 1911 circa

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view post Posted on 20/1/2023, 23:07     +5   +1   -1
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Edvard Munch
Oche in un frutteto
(Geese in an Orchard)
1911 circa
Olio su tela
90 x 68 cm
Madrid. Museo Thyssen-Bornemisza


Nel 1911, dopo un breve soggiorno in Germania e dopo aver aperto un'importante mostra delle sue opere nelle Diorama Halls di Oslo, Munch trascorre l'autunno e l'inverno a Kragerø, dove dipinge vari paesaggi e realizza studi di animali. "Oche in un frutteto" è stato probabilmente dipinto in quel periodo a Kragerø, o nella sua proprietà di recente acquisizione a Hvitsten, dove aveva vissuto quell'anno prima del viaggio in Germania precedentemente menzionato. In quei villaggi del fiordo di Oslo, Munch ha ricostruito la sua vita artistica dopo essere stato curato per i suoi esaurimenti nervosi e l'abuso di alcool nella clinica neurologica del dottor Daniel Jacobson a Copenhagen. Vi era stato ricoverato dall'ottobre 1908 fino alla primavera del 1909. Nei suoi dipinti, il periodo successivo a questo trattamento è caratterizzato stilisticamente dall'uso di colori più accesi e da un maggiore contrasto, oltre che da una pennellata più ampia. L'opera "Oche in un frutteto" è dipinto con delicati tocchi di colore e segni ampi, evidenziando delicatamente i contrasti tra bianco e nero, e tra verde e viola, con la finitura opaca caratteristica del pittore norvegese, sempre restio all'uso della vernice. In primo piano le macchie di colore evidenziano meglio i segni delle pennellate e la mescolanza delle diverse sfumature, mentre sullo sfondo l'allusione alla texture è quasi inesistente. I colori luminosi e sereni completano una composizione chiaramente strutturata, con una semplice organizzazione delle diverse parti. Le immagini drammatiche e l'emozione tesa dei dipinti precedenti di Munch lasciano qui il posto a un'immagine visiva più felice e spontanea.


Sembrerebbe che "Oche in un frutteto" manchi delle connotazioni allegoriche abituali in altre opere di Munch; quelli in cui mostra di più la serietà esistenziale della sua visione dell'essere umano e della natura, come nei soggetti del vampirismo, dell'amore, della solitudine, della notte d'estate, della morte, delle donne in riva al mare e altri. Mostra tre oche che camminano in un frutteto, la cui veduta è dominata da un grande melo che occupa il centro della composizione. Sebbene la scena non sviluppi realmente un soggetto, Munch raccoglie qui motivi usati in dipinti con una connotazione simbolica molto più chiara. La collocazione del melo sull'asse centrale dell'immagine coincide, ad esempio, con l'opera a pastello di Adamo ed Eva del 1909-10 (Oslo, Munch-Museet) o con un'altra rappresentazione simbolica dell'amore, il dipinto a olio del 1894 "Eye in Eye" (sempre a Oslo, Munch-Museet), dove troviamo l'albero affiancato da una donna e un uomo. L'idea della vita si incarna nell'immagine dell'albero in molte opere di Munch, come nell'acquaforte del 1902, "Vita e Morte", nel dipinto ad olio del 1910, "Vita" (Oslo, Munch-Museet), che rappresenta l'albero circondato da persone di diversa età, o un'opera precedente del 1898, "Fecondità" (collezione privata), in cui una coppia di contadini sta accanto a un ciliegio. Anche la combinazione del motivo dell'albero con quello delle oche non è nuova. Nell'olio "Children and Geese" (Oslo, Munch-Museet), la posizione dell'albero, contrariamente agli altri esempi citati, non è rigorosamente assiale, pur trovandosi nella parte centrale della composizione. Questo dipinto, datato tra il 1905 e il 1908, rappresenta due gruppi di bambini, uno dei quali, composto principalmente da ragazze, circonda da vicino un albero, mentre in primo piano compaiono alcune oche. Non c'è dunque motivo di togliere al dipinto "Oche nel frutteto" una lettura semantica che vada oltre quella della rappresentazione di una scena contadina.




Edvard Munch
Bambini e oche
(Children and Geese)
1905-1908
Olio su tela
94 x 90 cm
Oslo, Munch Museet



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Edvard Munch
Occhio nell'occhio
(Eye in Eye)
1899-1900
Olio su tela
121,5 x 98,5 cm
Oslo, Munch Museet



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Edvard Munch
Fertilità
(Fertility)
1898
Olio su tela
86 x 123 cm
Collezione privata



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Edvard Munch
Vita
(Life)
1910
99 x 93 cm
Oslo, Munch Museet



In effetti, la posizione enfatica del melo, la vicinanza della vita animale innocente e l'immagine colorata della fertilità rappresentata in questo quadro lo trasformano, piuttosto che nel riflesso di una realtà visiva scelta, in una rappresentazione iconografica intenzionale della vita. Munch diceva che:

"Un'opera d'arte è come un cristallo; e nello
stesso modo in cui un cristallo ha una propria
vita interiore, una propria volontà, un'opera
d'arte deve avere le stesse qualità".



Ciò che rende singolare questo quadro, tra gli esempi citati, è la totale rimozione di coloriture retoriche ed espressioni drammatiche, unendo la rappresentazione di una scena semplice, priva di connotazioni letterarie, quasi insignificante, e la realizzazione di un intento artistico analogo alla vita rappresentato, a cui conferisce un sottile significato metaforico. (Mar L8v)




Edited by Lottovolante - 21/1/2023, 09:52
 
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