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Il pensiero (La Pensée)
Auguste Rodin (1886 - 1889)
marmo, H. 74,2 cm ; L. 43,3 cm ; P. 46 cm
Parigi, Musée d'Orsay
L'opera è un ritratto malinconico di Camille Claudel e fornisce dati preziosi circa il metodo di lavoro di Rodin. Léonce Bénédite, primo direttore del Musée Rodin, riferì che lo sbozzatore Victor Peter “supponendo, in base alla cuffia, che Rodin avrebbe potuto completare il costume con una sorta di colletto... aveva lasciato intatta la materia a partire dalla parte inferiore del volto.
Ma Rodin, vedendo l'effetto che ne risultava, gli disse:” Fermo là”. Un amico esclamò, più o meno scherzosamente, che si trattava del Pensiero che emergeva dalla materia: di qui il nome dell'opera” (1916).
Il ritratto di Camille emerge da un blocco di marmo appena sgrezzato, quasi fosse una testa tagliata dei pittori Odilon Redon e Gustave Moreau, dando vita a un insieme dal forte sapore simbolista che, sebbene poco equilibrato, riscosse notevole fortuna presso il grande pubblico. In opere successive, invece, il legame tra figura e materia grezza si fa più stretto e coerente, come nel ritratto della duchessa di Choiseul (1908), l'altra imperiosa amante di Rodin, vero contraltare della mesta concentrazione di Camille.
Cercando forse di giustificare il risultato, Rodin confidò al segretario Anthony Ludovici (1906) di aver voluto rendere l'impressione che il sangue, sgorgando dalla testa, colasse sul marmo; una spiegazione incoerente con la genesi dell'opera riportata da Bénédite e che non ha mai convinto gli studiosi.
Il volto di Camille compare anche in un altro marmo eseguito negli stessi anni, l' Addio, in cui i capelli sciolti della giovane amante si perdono nella materia bianca, in un “non finito” che possiede un valore emotivo assai più riuscito e ricercato. Opere di questo genere sono la trasposizione marmorea della fine della relazione di Rodin con Camille Claudel, che durava dal 1883.(M.@rt)
Edited by Milea - 24/9/2021, 20:32 |
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