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Auguste Rodin, Le tre ombre (1886 circa)
bronzo, 191.5 x 191.8 x 115 cm
Firmato A. RODIN; iscrizione ALEXIS RUDIER/FONDEUR
Parigi, Musée Rodin
Tra il 1881 e il 1886 Rodin ebbe l'idea di assemblare tre opere identiche dell' Ombra (1880). Le tre ombre nascevano come coronamento della Porta dell'Inferno e, nell'idea dell'artista, rappresentavano i tre spiriti dei compatrioti fiorentini che Dante incontrò nell'oltretomba. Quando le vide, il critico Félicien Champsaur scrisse che “dominando tutto, le tre figure sembrano incarnare la frase scritta sul piedistallo che loro stessi indicano - Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate-”. La frase fu poi rimossa dallo stesso Rodin, che non amava riferimenti letterari troppo diretti.
L'effetto non venne meno e Gustave Geffroy ebbe a scrivere che Le tre ombre costituivano “ l' equivalente animato dell'iscrizione dantesca”; Rodin era riuscito a “far parlare” le figure, che i gesti eloquenti e la collocazione preminente sulla Porta esprimevano compiutamente un sentimento di afflizione e disperazione. Nel 1898 Rodin fece ingrandire il gruppo, mentre una versione in gesso, anch'essa ingrandita, fu esposta alla Société Nationale nel 1902.
Il gruppo in esame costituisce un caso emblematico dell'azione di Rodin sulle sue opere, che sapeva riutilizzare e plasmare dando loro nuovi significati. Se nella maggior parte dei casi si tratta di assemblaggio di figure diverse create originariamente per la Porta, in questo caso l'artista si spinge a un concetto di “replicazione” che comparirà compiutamente nella storia della scultura solo nel Novecento. In quest'opera Rodin ha colto magistralmente il senso dell'avventura dantesca, il perpetuarsi in eterno di una pena infernale, il replicarsi e il rinnovarsi del dolore dei dannati che il poeta incontra nel proprio viaggio; il regno delle ombre come eterna ripetizione di un dolore e di una colpa. (M.@rt)
Edited by Milea - 31/7/2021, 13:19 |
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