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Johannes Vermeer, Giovane signora al virginale (Staande virginaalspeelster) (1670-1672 circa) olio su tela, 51.7 x 45.2 cm. Londra, The National Gallery
Il gioco del pittore fra “dentro” e “fuori” è del tutto godibile: nulla si vede fuori dai vetri della finestra, ma lo spazio del vasto mondo è racchiuso nel breve paesaggio e nello scorcio sul coperchio della spinetta (che lo rispecchia): ed è sufficiente. D’altra parte la signora ci guarda con ostentata sicurezza e la freccia dell’amorino dietro di lei, è certamente giunta a destinazione. Il Cupido con braccio alzato e delizioso taglio di capelli biondi sul viso arguto, deriva da un’incisione di Otto van Veen nel popolare libro Amorum Emblemata del 1608. Il piccolo Eros alza un cartello su cui compare un numero che richiama l’incisione di didascalia: Perfectus amor non est nisi ad unum (“l’amore perfetto è rivolto a un solo amato”). E dunque la signora, bellezza della natura, ha di che essere fiera.
Intanto la cornice in legno dorato, di gusto francese, leggermente staccato dal muro, sembra riflettere tutte le possibili sfumature solari: contrasta volutamente e allegramente con l’ebano geometrico e mortuario del Cupido.
Un’ombra doppia, sovrapposizione di due ombre proiettate dalla luce che entra nella stanza attraverso due finestre diverse, distingue la cornice costruita con una serie di punti di pennello, tocchi rapidamente applicati, intrisi di una densa pittura giallo limone su una base più profonda in tonalità ocra. Tornerà il lieve efficacissimo tocco nella preziosa e leggerissima acconciatura, nelle perle e nei pizzi, trine e merletti che danno al quadro la medesima musicalità ottenuta dal virginale, una secca, briosa vivacità.
Questo è il tipico fiammingo muselar con la tastiera sul lato destro. Le corde pizzicate in un punto più lontano danno un suono più potente; la spinetta aveva la tastiera a sinistra. Nel battiscopa a piastrella è evidente un omaggio a Delft. Nuova la sedia per Vermeer, con la seduta in velluto blu. Ma è il coprispalla di seta gonfio il vero e proprio tour de force della pennellata. L’effetto brillante della seta è evocato da punti, tocchi di luce di lapislazzuli su fondo grigio chiaro. La signora indossa un abito molto formale di seta, il tabbaard, con corpetto rigido. Ancora sono presenti i contorni acuti e cristallini dello stile più tardo di Vermeer: particolare il tono giallo pallido cangiante dell’abito di seta.
La collana di perle mostra ancor più chiaramente della Suonatrice di chitarra la scelta tecnica: il bordo esterno è appena indicato da una banda di sottile vernice grigiastra, sfocatura del contorno e luci globulari più spesse. Una punta di pennello per ogni perla. Le ortogonali convergono su un punto di fuga: esattamente il petto della giovane musicista.
Iscrizioni : inscritto a sinistra sotto il bordo superiore del virginale Nota tecnica: preparazione grigio chiaro: bianco di piombo, gesso e carboncino nero, poi un secondo con bianco di piombo, gesso e terra rosso-marrone. Il colore della pelle è ottenuto con sfumature verdeggianti sul rosa. Un foro che segna il punto di fuga è visibile sulla manica del vestito. Abrasioni evidenti nei quadri nel quadro, e deterioramento del blu oltremare nelle parti più scure della sedia. (M.@rt)
Edited by Milea - 23/2/2023, 14:02
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