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Johannes Vermeer, La suonatrice di chitarra
(De gitaarspeelster)
(1670 - 1672 circa)
olio su tela, 53 × 46,3 cm
Londra, Kenwood House
La parete bianca svolge un ruolo fondamentale nell’equilibrio compositivo. Vermeer costituisce tre piani: quello della giovane suonatrice, quello del quadro lievemente staccato dalla parete, dalla cornice brillante d’oro antico, e la parete stessa; anzi le due pareti, poiché a destra si trova una tenda tirata che scherma la luce. Quella che invece illumina la fronte e il volto proviene ancora da destra, ma da un’altra finestra, vicina a chi guarda, distanziando così i diversi piani.
I tre libri e il quadro nella ricca cornice definiscono l’ambiente. La giovane indossa l’usuale giacca da camera bordata di pelliccia, una veste di raso bianca e un filo di perle. L’acconciatura risale agli anni settanta. Alcuni dettagli illustrano assai bene lo svolgersi dello stile di Vermeer giunto alla maturità, che doveva tragicamente corrispondere alla fine della sua vita. Anziché modellare sembra accostare macchie di colore, come nell’intera decorazione della chitarra, strumento che iniziava a diffondersi e avrebbe ben presto costituito il liuto.
Vermeer è attento alla resa dell’intarsio decorativo bianco e nero che fornisce una sorta di ritmicità all’intera composizione. L’ornato intagliato è reso con macchie spesse di colore, pennellate ritmiche che suggeriscono forma e materiale nell’effetto spettacolare della luce che rimbalza sull’oro lucido. Attraverso questi giochi di giallo diversamente materico e diversamente illuminato, Vermeer raggiunge l’abilità illusionistica con mezzi relativamente semplici, il cui massimo è forse la resa delle corde dello strumento: alcune sono sfocate suggerendo le vibrazioni.
Nel suo percorso stilistico ora appare mutata la resa del gioco della luce sulle tessiture. La seta, il raso, la pelliccia e poi la stessa collana di perle sono trattate con colpi di pennello più brevi e larghi. Per esempio la collana è ottenuta stendendo una leggera striscia grigia intorno al collo, cui non segue la definizione della forma individuale delle perle, ma brevi colpi che lasciano i contorni confusi e traslucidi. Infine applica a punta una sequenza più spessa di sfere bianche, ottenendo un effetto naturalistico. Anche nelle vesti i contorni sono più netti e taglienti. Gregor Webwr ha identificato il quadro nel quadro nel Paesaggio con cacciatore e cani di Peter Jansz. van Asch, tagliato sulla destra e leggermente in alto. Ma la testa della suonatrice copre gli esseri animati. Arthur K.Wheelock ha sottolineato l’unicità di questa composizione bizzarra: la giovane è posizionata asimmetricamente a sinistra, il suo braccio è “tagliato”, come se lo spettatore che entra da destra, fosse unicamente attratto dal suono dello strumento e dalla piacevolezza della musica, non andando oltre.
Del tutto secondario diventa allora il viso e la serena soddisfazione della ragazza, evidentemente in dialogo sonoro con un altro musicista fuori dal quadro. Eccellente lo stato del dipinto che ha sovente sconcertato gli storici d’arte.
Iscrizioni : firmato a destra sul lato inferiore. (M.@rt)
Edited by Milea - 16/1/2023, 23:08 |
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