Jan Vermeer - Signora che scrive una lettera con la sua domestica, Dublino, National Gallery of Ireland (1670-1671 circa)

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view post Posted on 20/8/2014, 09:42     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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DublinVermeer

Johannes Vermeer, Signora che scrive una lettera con la sua domestica
(Schrijvende vrouw met dienstbode)
(1670-1671 circa)
olio su tela, 71,1 × 58,4 cm
Dublino, National Gallery of Ireland



La stretta tenda ci introduce in una camera silenziosa: ma sottolinea subito un diverso ritmo compositivo, fondato sulle diagonali. Divergenti appaiono le silenziose protagoniste della scena: opposte in tutto, stato sociale e postura, attività e abbigliamento, attenzione e impegno. La domestica indossa un dignitoso abito grigio sommesso con grembiule blu. La braccia a riposo; attende con pazienza di effettuare la commissione di cui è stata incaricata. E’ lei il centro statuario della composizione, al suo fianco la padrona di casa è intenta alla scrittura, la mani ravvicinate, una spalla in lieve tensione, china sul foglio. Semplice la cuffia bordata di merletti, leggera la camicia bianca stretta nel corpetto verde; un piccolo gioiello ammicca.

Il punto di fuga è posto poco sopra l’occhio sinistro della signora che scrive. Notevole la scansione ritmica e rigida delle pieghe della camicetta, che suggeriscono uno stato emotivo, tutto il contrario di quelle morbide e fluenti dei capi della domestica. Lo scorcio del viso è simile a quello della Merlettaia suggerendo una medesima, totale attenzione alla propria attività.

Il grande quadro nel quadro è un Mosè salvato dalle acque attribuito a un pittore di Harem, Peter Lely. Porre in relazione il ritrovamento del bambino ebreo da parte della figlia del faraone, sommo esempio di Provvidenza divina, con l’azione della signora che scrive, risulta alquanto difficile. C’è però qualcosa di singolare nella scena: una sedia vuota posta un poco a sghimbescio, alcuni oggetti caduti per terra. Una situazione di urgenza, una neghittosità della cameriera. E il tappeto non presenta più la meticolosa cura delle prime opere di Vermeer; appare risolto più rapidamente, quasi ridotto a un motivo astratto, accostando i colori. Sulle piastrelle di Delft a battiscopa compaiono giochi infantili.


DublinVermeer-dett



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Iscrizioni: firmato sul tavolo, sotto la mano della signora.

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Nota tecnica: il supporto di tela di lino è stato rivestito e i bordi originali sono stati rimossi. Tappeto molto impreciso; sembra quasi non finito. L’occhio della signora segna il punto di fuga. (M.@rt)






Edited by Milea - 5/8/2021, 20:24
 
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