Gli storpi, Pieter Brueghel, 1568

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view post Posted on 22/4/2012, 20:49     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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storpi

Pieter Brueghel
Gli storpi, 1568
olio su tavola, 18x21,5 cm
Parigi, Musée du Louvre
L’opera è fermata e datata “BRVEGEL. M.D.LXVIII.”



Protagonisti di questa scena sono cinque mendicanti, di cui quattro sono raffigurati in primo piano e mostrano agli spettatori la propria condizione di storpi: privi delle gambe si reggono su stampelle afflitti da incredibili distorsioni fisiche.
La scelta di un soggetto così raccapricciante è legata alla volontà di Brueghel di inserire nei propri dipinti tutti gli aspetti che fanno parte della vita quotidiana delle città, sia che si tratti dei divertenti giochi dei bambini sia che si tratti di scene che denunciano la più sfacciata miseria e povertà della popolazione.

Miseria, malattia e mendicità erano uno spettacolo che tutti i giorni si presentava sotto gli occhi di chi attraversava le città: un gruppo simile a questo compare infatti anche nella Lotta tra Carnevale e Quaresima e viene paragonato da Dvořák a “una famiglia di funghi velenosi germogliati dall’umido terreno di un cantuccio solitario”. Si è discusso molto sul significato delle code di volpe che pendono dalle mantelline dei mendicanti: secondo alcuni critici sarebbero il segnale dei lebbrosi, secondo altri quello dei mendicanti e degli straccioni.


storpid





Dietro alla tavoletta si trovano due distici latini che compongono un elogio tipico dell’Umanesimo: “Nemmeno la natura possiede ciò che manca alla nostra arte, tanto grande è il privilegio concesso al pittore: qui la natura, tradotta in immagini dipinte, e vista nei suoi storpi, stupisce rendendosi conto che il Bruegel le è pari”.

Il quadro è comunque da annotare fra quelli eseguiti da Brueghel con una raffinatissima tecnica pittorica: tra il rosso dei mattoni dei muri sullo sfondo della scena spiccano i verdi ciuffi erbosi dell’erba e degli arbusti trattati con un’eccezionale resa luministica che l’artista perfezionerà in maniera mirabile nella Pica sulla forca e nel Ladro di nidi. L’opera entrò a far parte delle collezioni del museo parigino nel 1892, grazie alla donazione del critico d’arte Paul Mantz. (M.@rt)




Edited by Milea - 6/7/2021, 11:56
 
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