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Pieter Brueghel Lotta tra Carnevale e Quaresima, 1559 olio su tavola, 118x164,5 cm Vienna, Kunsthistorisches Museum L’opera è firmata e datata in basso a sinistra “BRUEGHEL 1559”
Il dipinto è citato è citato per la prima volta da Van Mander nel 1604. Nell’anno 1614 risulta fra i beni di Philips van Valckenisse e successivamente, nel 1642, in quelli di Herman de Neyt. E’ documentato nel 1748 il suo trasferimento dalla Weltliche Schatzkammer di Vienna; lo si rintraccia a Praga e a Graz e ancora nella capitale austriaca nel 1765.
La struttura dell’opera è divisa in due parti: sul lato sinistro, la rappresentazione del Carnevale, identificabile nella figura dell’uomo grasso a cavallo di una botte e nei personaggi intenti a svolgere le attività tipiche del periodo: mangiare, bere, ballare e inscenare rappresentazioni teatrali burlesche.
Sul lato destro, Brueghel illustra i sacrifici e le sofferenze che la Quaresima impone; quest’ultima è raffigurata come una donna magra seduta su una sedia spinta da un fratello e da una monaca. Anche la composizione architettonica denota il contrasto fra due realtà: da una lato l’osteria, dall’altro la chiesa. Lo spazio centrale è occupato da una coppia di spalle guidata da un buffone. Il significato della lanterna spenta sulla schiena della donna è interpretato come l’avanzare nel buoi dei due credo religiosi, il cristianesimo identificato con la Quaresima, e il luteranesimo rappresentato dal Carnevale, entrambi guidati dalla follia e dal vizio.
Le uniche figure che mantengono la propria condizione di miseria sono i mendicanti, vittime dell’indifferenza generale; fa eccezione la donna con bambino nell’angolo in basso a destra che riceve l’elemosina dall’uomo appena uscito dalla chiesa. Tuttavia, l’uomo caritatevole è raffigurato vestito di rosso e azzurro, i colori del peccato e dell’inganno, quasi a sottolineare che il suo atto generoso è in realtà il modo più facile per purificarsi l’anima. Nella stessa posizione, sul lato opposto, si trova la rappresentazione di una farsa famosa, La sposa sudicia, un matrimonio tra zingari, e sullo sfondo la rievocazione burlesca di Ursone e Valentino, tratta dal ciclo carolingio. Entrambi erano rappresentazioni tradizionali di questo periodo dell’anno. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 13:56
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