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Giotto
Dormitio Virginis, 1312 - 1314
Tempera su tavola (cuspidata)
74,7x173,4 cm
Berlino
Staatliche Museen zu Berlin Preußischer Kulturbesitz, Gemäldegalerie
Si tratta di un dossale proveniente dalla chiesa fiorentina di Ognissanti, dove lo vede insieme alla Maestà degli Uffizi, verso la metà de Quattrocento, Lorenzo Ghiberti. Doveva trovarsi sopra un altare laterale. Anche Giorgio Vasari lo ricorda in questa chiesa, riportandone il giudizio positivo di Michelangelo Buonarroti. Con la ristrutturazione di cori e altari della chiesa, avvenuta in seguito al Concilio di Trento, la tavola fu trasferita e se ne persero le tracce sino a metà dell’Ottocento, quando riapparve in varie collezioni private, e nel 1913 al Kaiser Friedrich Museen di Berlino. La critica sembra concorde sull’attribuzione a Giotto, dopo le incertezze del passato.
Il dipinto rappresenta, secondo l’iconografia tradizionale, la Madonna giacente sul sarcofago, circondata da angeli e santi e, dietro di lei, Cristo con in una mano la sua “animula”. Non mancano innovazioni nell’andamento prospettico della composizione, nell’atteggiamento vivace di angeli e santi, nelle loro espressioni che ricordano analoghe figure padovane e assisiati, anche se costruite con maggiore morbidezza di colore e chiaroscuro. Più maturo ed evoluto della Maestà di Ognissanti, si data tra il 1312 e 1314. (M.@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 10:51 |
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