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La sedia di Gauguin, dicembre 1888
(Gauguin's Armchair)
olio su tela, 90,5x72,5 cm
Amsterdam, Van Gogh Museum
“Qualche giorno prima di dividerci, allorchè la malattia mi ha costretto a ricoverarmi in una casa di cura, ho tentato di dipingere “il suo posto vuoto”. E’ uno studio della sua poltrona di legno bruno-rossiccio, con il sedile in paglia verdastra, e - al posto dell’assente - una candela accesa e alcuni romanzi moderni.”
Questa descrizione dell’opera qui raffigurata appare in una lettera indirizzata al critico Albert Aurier e datata 12 febbraio 1890. Vincent vi sintetizza in poche parole scarne il triste episodio del precedente 23 dicembre e gli sviluppi del suo stato psichico.
Il tema della sedia aveva sempre suscitato il suo interesse, anzi era stato tra i soggetti che aveva studiato nel 1881-82. Sulla rivista inglese “The Graphic”, specializzata nella descrizione nuda e cruda della vita quotidiana, aveva visto il disegno dell’inglese Fildes della sedia vuota di Charles Dickens, e non lo aveva mai dimenticato. Qui prova a realizzare un “effetto notturno”.
Il quadro deve essere pensato in coppia con “La sedia di Vincent” (1888), tela dipinta a olio, di poco più grande e conservata nello stesso museo.
Il soggetto è uguale ma numerose sono le differenze: tonalità scure e forti di colori freddi per quella del collega, tonalità chiare e luminose di colori caldi per la sua.
Gauguin era fuggito nel terrore dalla “casa gialla”, allorchè Vincent, in uno stato di grande agitazione, lo aveva aggredito con un rasoio. Il giorno dopo lascia Arles. (M.@rt)
Edited by Milea - 8/8/2021, 20:36 |
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