Posts written by Jeanne Hebuterne

view post Posted: 30/4/2024, 19:09     +4Un aforisma al giorno - ANGOLO LETTURA



Il matrimonio è una lunga convivenza,fatta anche
e soprattutto di grandi discussioni, dove una
persona ha ragione e l'altra si chiama marito.


(La signora Coriandoli)

view post Posted: 17/12/2023, 18:03     +5I PITY FOR POOR IMMIGRANT - Bob Dylan (1969) - MUSICA STRANIERA


I PITY FOR POOR IMMIGRANT
BOB DYLAN

(1969)
Da: John Wesley Harding




HO PIETA' DEL POVERO IMMIGRANTE

Ho pietà del povero immigrante
Che avrebbe desiderato rimanere a casa
Che adopera tutto il suo potere per fare del male
Ma alla fine rimane così solo
Quell’uomo che inganna con le sue dita
E che mente con ogni respiro
Che odia appassionatamente la sua vita
E ugualmente teme la morte.

Ho pietà del povero immigrante
Che consuma tutta le sue forze invano
Il cui cielo ha cancelli d’acciaio
Le cui lacrime sono come la pioggia
Che mangia ma non è soddisfatto
Che ascolta ma non vede
Che ama soltanto la ricchezza
E a me volta le spalle.

Ho pietà del povero immigrante
Che cammina in mezzo al fango
Che si riempie la bocca di risate
E che costruisce la sua città col sangue
I cui sogni alla fine cadranno
Frantumati come vetro
Ho pietà del povero emigrante
Quando la sua gioia sarà scomparsa.





Edel Rodriguez
Strangers
2018
Acrilico su tela
60 x 40 cm
Collezione privata


L'artista Edel Rodriguez è nato all'Avana nel 1971. Formalmente è uno scrittore/illustratore che affronta temi di oppressione sistemica da parte dei governi e questioni di attualità che riguardano coloro che sono esclusi dalla società. Rodriguez parla del movimento migratorio di massa delle persone dal sud del mondo verso il nord nel 2018; il titolo "Strangers" allude a come gli immigrati siano considerati meno che umani (raffigurati da fantasmi e mostri) o a quelli che Eden definisce "Boat people", pericolosi e non accolti nel Paese in cui chiedono asilo. Nella sua stessa descrizione, Eden sottolinea l'accettazione dell'immigrazione negli Stati Uniti nonostante i potenziali pericoli, facendo l'esempio delle bande irlandesi o delle mafie italiane, ma ora gli Stati Uniti sembrano avere paura di concedere asilo perché spaventati dalle potenziali minacce.

Un tempo rifugiato in fuga da Cuba, Edel Rodriguez ha dipinto ciò che altri chiamano "Boat People". Questa barca piena di stranieri è piena di volti, alcuni minacciosi, altri spettrali. Le loro espressioni rivelano poco delle loro motivazioni, aspirazioni o sentimenti. L'unica indicazione delle loro intenzioni collettive è una bandiera bianca di resa e di pace sulla coda della barca. I blu monocromatici informano solo un senso di espansione dal cielo all'oceano e oltre. Tuttavia, la barca naviga verso cieli più scuri, un avvertimento delle tempeste che ci attendono. In riferimento a quest'opera, Rodriguez ha spiegato che un tempo gli Stati Uniti erano un Paese che si assumeva il pericolo dell'immigrazione senza esitazioni. Poi ha affermato: "Questo Paese sembra ora spaventato dall'idea di rischiare con gli stranieri, di scommettere sulla possibilità che la prossima barca piena di stranieri possa essere piena di grandezza".

Come spesso accade con le canzoni di Bob Dylan sono sicuramente possibili più interpretazioni. Al di là dei documentati riferimenti biblici, ve n'è una che è chiara da subitoda subito: l'io narrante è un nativo americano alle prese con i primi coloni di lingua inglese, forse addirittura i Padri Pellegrini (tra i primi immigrati anglosassoni in America arrivati a bordo della Mayflower/fondazione di Plymouth nel 1620). Ognuno rileggendo il testo può farsene un'idea.

- That man whom with his fingers cheats (Quell’uomo che inganna con le sue dita).
- Whose heaven is like Ironsides (Il cui cielo ha cancelli d’acciaio) - il riferimento a Cromwell - primi del Seicento - sembra più pertinente rispetto a quello alla corazzata americana.
- Who fills his mouth with laughing (Che si riempie la bocca di risate) - come nei casi precedenti il costrutto verbale sarebbe quello tipico dei nativi).


I PITY THE POOR IMMIGRANT

I pity the poor immigrant
Who wishes he would've stayed home
Who uses all his power to do evil
But in the end is always left so alone
That man whom with his fingers cheats
And who lies with ev'ry breath
Who passionately hates his life
And likewise fears his death.

I pity the poor immigrant
Whose strength is spent in vain
Whose heaven is like ironsides
Whose tears are like rain
Who eats but is not satisfied
Who hears but does not see
Who falls in love with wealth itself
And turns his back on me.

I pity the poor immigrant
Who tramples through the mud
Who fills his mouth with laughing
And who builds his town with blood
Whose visions in the final end
Must shatter like the glass
I pity the poor immigrant
When his gladness comes to pass.



Edited by Jeanne Hebuterne - 17/12/2023, 18:25
view post Posted: 8/12/2023, 20:27     +2NATALE 2023 - I MIGLIORI REGALI PER UNA DONNA - COFFEE GLAMOUR




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view post Posted: 27/11/2023, 16:10     +3NARAH BAPTISTA - Le foto hot della fidanzata di Cassell - NEWS


NARAH BAPTISTA
LA NUOVA FIDANZATA DI VINCENT CASSELL




In occasione del suo cinquantasettesimo compleanno l'attore pubblica
la prima foto con Narah Baptista, la ventisettenne con cui fa coppia
da qualche mese e che somiglia terribilmente alla sua ex moglie...





Gli indizi c'erano tutti, mancava solo la conferma che alla fine è arrivata. Vincent Cassel ha debuttato sui social insieme alla sua nuova fidanzata, la modella ventisettenne Narah Baptista. In occasione del cinquantasettesimo compleanno dell'attore francese, è stata lei a pubblicare per prima uno scatto di coppia che lui non ha esitato a ricondividere. I rumor sulla loro relazione circolavano da tempo, a seguito di alcune storie social postate da Vincent Cassel e da Narah Baptista durante un evento a Rio De Janeiro. I video di loro che si scatenavano insieme sono rimbalzati sui social, seguiti dalle immagini della coppia a Roma "rubate" dai paparazzi del settimanale Chi. Ora sono l'attore e la modella a uscire finalmente allo scoperto senza lasciare spazio a dubbi. Lei posta uno scatto in cui è seduta sulle ginocchia del compagno e scrive: "Buon compleanno amore mio". Più chiaro di così...


Chi è Narah Baptista, la nuova compagna di Vincent Cassel

Narah Baptista ha ventisette anni – trenta in meno di Vincent Cassel – ed è una modella di origini brasiliane e australiane. Ha vissuto per un periodo in Australia dove ha iniziato la sua carriera di modella, partecipando a Miss Universo per rappresentare il Paese. È una grande appassionata di sport: ama correre sulla spiaggia e ballare, ma il suo sogno nel cassetto è quello di diventare attrice. I trent'anni di differenza tra lui e Narah Baptista non sono un problema per Vincent Cassel, che alle storie d'amore caratterizzate da una grande differenza d'età ci è abituato. La sua ex moglie Tina Kunakey, alla quale per altro l'attuale fidanzata somiglia terribilmente, è nata nel 1997. Questo non ha impedito loro di amarsi alla follia e di sposarsi nel 2018. La notizia della fine del matrimonio tra Vincent Cassel e Tina Kunakey è arrivata come un fulmine a ciel sereno ma i motivi non sono mai stati chiariti. Anzi, a dir la verità non è mai nemmeno stata comunicata ufficialmente la rottura: semplicemente i due hanno smesso di apparire insieme pubblicamente, lasciando agli altri il compito di trarre le conclusioni. Pare che prima dell'addio la passione tra i due si fosse raffreddata da tempo e, secondo il francese Voici, lui si sarebbe sfogato con alcuni amici: "Con le lacrime agli occhi, ha confessato che le cose con Tina andavano molto male", avrebbe detto una fonte.


view post Posted: 26/11/2023, 22:04     +3LAURA MARGESIN - La sexy fidanzata di Jannick Sinner - NEWS


LAURA MARGESIN
LA FIDANZATA DI JANNICK SINNER




l tennista eroe di Coppa Davis e Atp Finals è molto riservato
e non ama parlare della propria vita sentimentale...





Jannik Sinner è l'atleta del momento: la sua impresa alle Atp Finals e il grande contributo che ha dato alla compagine azzurra in Coppa Davis hanno non solo riavvicinato molti italiani al mondo del tennis, ma ha anche riacceso i riflettori proprio su questo giovane campione. L'Italia in questo momento ha un nuovo mito, che peraltro non è soltanto sportivo. Negli ultimi giorni sono stati più volte sottolineati la sua vocazione al sacrificio e il suo impegno nel corso degli anni per arrivare ai vertici del tennis mondiale.


Gran parte dell'equilibrio di Jannik Sinner deriva dalla sua personalità e della sua vita privata. Chi è la fidanzata di Jannik Sinner? Il ventiduenne trentino non ama parlare della propria vita sentimentale, ma sembra che la sua compagna sia Laura Margesin, sua corregionale. La ventitreenne è una delle modelle italiane maggiormente in rampa di lancio negli ultimi tempi. Il suo volto appare su numerose copertine, sui social network è molto attiva - il suo profilo ha centodiciassettemila follower -, ma soprattutto per quanto riguarda l'attività di promozione del proprio lavoro. Lavoro che la sta portando, peraltro, a viaggiare in tutto il mondo.



view post Posted: 5/11/2023, 13:18     +7NATALE 2023 - TANTE IDEE PER DECORARE LA CASA - COFFEE GLAMOUR


NATALE 2023
TANTE IDEE PER DECORARE LA CASA



Una manciata di idee per decorare l’albero di Natale (e non solo)


Il re del Natale, Charles Dickens, scriveva: "Era prossimo il Natale, in tutta la sua onestà cordiale e gioconda era la stagione dell’ospitalità, dell’allegria, della franchezza di cuore. L’anno vecchio s’andava preparando, come un filosofo dell’antichità, a chiamarsi intorno gli amici, e a morire dolcemente fra il suono delle feste e dei conviti".



Addobbi per l’albero in cristallo, Swarovski.


Siamo quasi pronti a salutare quest’anno, sempre con l’augurio che il prossimo sia ancora migliore. E anche se mancano ancora due mesi, siamo già pronti a respirare quell’atmosfera calda e festosa che solo il Natale sa portare. Se aspettate tutto l’anno con trepidazione l’arrivo del Natale, il momento in cui la casa si riempie di fragranze di pino e cannella, e se amate la magia delle luci scintillanti, il piacere di decorare l’albero di Natale e il comfort di rivedere i vostri film natalizi preferiti, siete nel posto giusto. Ecco una selezione di idee per decorare l’albero di Natale e la casa che vi trasporteranno immediatamente in una dimensione festiva e vi daranno la giusta ispirazione per creare ambienti decorati a regola d’arte. Tra le varie proposte troverete calendari dell’Avvento per iniziare il conteggio dei giorni fino al Natale regalandovi sorprese inaspettate; preziosi addobbi per l’albero in cristallo scintillante, che a vedersi sembrano dei veri e propri gioielli; set di stoviglie per la tavola, nei tipici colori delle Feste, per creare atmosfere conviviali festose e presentare al meglio i vostri piatti preferiti; candele profumate, con i loro avvolgenti sentori di bosco e spezie, che diffondono l’aroma del Natale in ogni angolo della casa. E ancora, una speciale selezione di oggetti decorativi fantasiosi, che aggiungono un tocco di magia e divertimento.



Decorazioni in cristallo, Swarovski





Addobbi per l’albero in cristallo, Swarovski





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Addobbi per l’albero in cristallo, Swarovski





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Edited by SueMebitch - 5/11/2023, 14:40
view post Posted: 3/11/2023, 13:26     +10CERCAVO TE NELLE STELLE - Primo Levi - Pensieri e poesie


CERCAVO TE NELLE STELLE
IN UNA POESIA LA DEDICA DI PRIMO LEVI ALLA MOGLIE LUCIA



Le poesie di Primo Levi ci parlano di memoria, ma soprattutto d'amore:
lo dimostra questa splendida dedica di Levi alla moglie Lucia Morpugno.
"Cercavo te nelle stelle" (1946) ci parla di un sentimento originario, esclusivo,
capace di salvare l'uomo dall'orrore della morte...



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Le poesie di Primo Levi ci mostrano un volto inedito dell’"uomo del lager", rivelandoci un aspetto forse meno storico ma più romantico. Nei suoi versi Levi tratta il tema della memoria e del tempo, ma parla soprattutto d’amore e in particolare del sentimento che lo lega alla moglie, Lucia Morpugno, conosciuta prima dell’ingresso nel lager di Auschwitz e sua eterna promessa di ritorno alla vita. Nella prefazione alla prima edizione della raccolta "Ad ora incerta" (Garzanti, 1984) Primo Levi scriveva che la poesia a lui talvolta pareva più idonea della prosa per fissare un’idea o un’immagine e che "ad ora incerta" - da qui il titolo del volume in versi - aveva ceduto alla spinta umana di comunicare attraverso la poesia. "Chi non ha mai scritto in versi?" si domandava Levi nell’introduzione al suo libretto poetico e subito rispondeva: "Uomo sono". Ecco, le liriche di Primo Levi ci rivelano soprattutto questo: un’umanità universale e sono parole in cui tutti noi lettori possiamo riconoscerci, indipendentemente dai diversi vissuti personali, dalle singole esperienze di vita. La dicotomia tra eros e thanatos onnipresente in questi scritti ricorda una celebre poesia di Ungaretti, Veglia. In quella lirica il poeta, disteso vicino al compagno massacrato dai corpi di mortaio, scriveva "lettere piene d’amore". La stessa netta opposizione tra la morte e lo straziante attaccamento alla vita si trova nelle poesie di Primo Levi che, dopo aver conosciuto l’orrore del lager e quindi "la morte in vita", dopo aver sperimentato la terribile privazione della sua umanità, scrive una delle poesie d’amore più belle di sempre. Si intitola "Cercavo te nelle stelle" ed è dedicata alla moglie Lucia. Il riferimento al lager in questi versi è presente, ma sottintenso, l’autore parla di un "mondo che era uno sbaglio di Dio"; questa definizione può valere anche per il nostro mondo, in cui si continuano a combattere guerre, a consumare violenze, ma Levi attraverso le sue parole ci ricorda "ciò che inferno non è".


Cercavo te nelle stelle

Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.

Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.

E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.







Franz von Stuck
Stelle cadenti
1912
Olio su tavola
65 × 58.5 cm
Collezione privata


Analisi e commento

"Cercavo te nelle stelle" fu scritta nel febbraio 1946, quando ancora l’esperienza di Auschwitz era per Primo Levi un ricordo recente, una ferita aperta che, purtroppo, come sappiamo, non si sarebbe mai rimarginata. Tramite questa poesia Levi afferma che è stato il pensiero della moglie, Lucia Morpugno, a salvarlo dall’inferno del lager e a mantenerlo, nonostante l’orrore, saldamente attaccato alla vita. L’aspetto più commovente della lirica tuttavia è che Levi ci parla di un amore nato ancora prima di aver un destinatario preciso: la lirica si apre con un verbo non casuale, che designa un’azione vaga e indefinita, "cercavo" cui l’autore unisce il complemento oggetto "te", lasciando intendere che la sua ricerca era iniziata prima di sapere chi fosse l’oggetto di quel suo desiderio, addirittura prima ancora di sapere "cosa fosse il desiderio". L’amore ci viene rivelato attraverso un’operazione retrospettiva e singolare che parte dall’infanzia con un bambino che sogna e guarda le stelle, prova solitudine ma non sa come colmare quel suo strano malessere e chiede dunque rassicurazione agli elementi della natura: le stelle, le montagne, a tutto ciò che è alto, elevato e sembra quindi avvicinarsi a Dio. Una volta cresciuto e sperimentato il dolore, quello stesso bambino giunge a negare Dio e persino sé stesso in quella che definisce "un’insensata bestemmia", dettata dalla visione dell’orrore, dall’atroce negazione delle stelle e del sogno. Dietro questi versi si cela la visione gelida del lager, ma riflettono anche la sofferenza viva di una "mancanza": ciò che spinge l’autore a negare sé stesso come uno sbaglio, compiendo di fatto la più "insensata bestemmia", è l’assenza dell’amore, "perché mancavi" dice, sottintendendo di nuovo quel "tu".

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Qui si può notare che il tempo narrato da Levi non è necessariamente cronologico: quando il poeta parla di sé stesso "bambino" intende evocare soprattutto un senso di "stupore" e di "innocenza", non necessariamente un’età della vita. Si osservi poi che il verbo "amare" non viene mai citato, è contenuto in altri verbi, forse persino più potenti ed evocativi, “cercare”, "mancare" che infine trovano compimento nel climax finale: "perché mi stavi davanti" L’amore viene presentato quindi come una ricerca, iniziata ancora prima di sapere quale ne fosse lo scopo. Neppure Lucia viene mai nominata, è tutta racchiusa nell’uso, nella reiterazione anaforica di quei pronomi: lei è quel tu che ritorna come una costante, sino a rivelarsi nel finale inondato di luce "un uomo una donna sotto il sole". La poesia viene caricata da un senso di attesa che si riflette nel ritmo incalzante che Levi dà alle parole, unite tra loro da allitterazioni e assonanze, ecco che nel finale dopo tanto cercarsi, mancarsi, i due amanti si ritrovano come rispondendo a un disegno del destino - cui rimandano per l’appunto "le stelle" citate nel primo verso che riflettono l’idea comune che il corso della nostra esistenza sia in qualche modo influenzato dal movimento degli astri, da una trama segreta e per noi inconoscibile.

Nel verso conclusivo è racchiuso tutto il senso dell’intera poesia:

Sono tornato perché c’eri tu.


La donna amata, quindi Lucia, viene a personificare la salvezza riflessa nelle stelle che nell’ingenuo stupore giovanile Levi osservava incantato, con l’animo pieno di speranze. È stato il pensiero di lei, afferma il poeta, a salvarlo della morte e a dimostrargli l’esistenza di qualcosa di superiore - che lui aveva negato - accecato dall’orrore. Nella strofa finale Primo Levi non pone nessuna congiunzione tra "un uomo una donna" come per testimoniare l’incontro: i due sono ormai divenuti una cosa sola. L’opposizione tra il tempo collettivo della Storia - che emerge soprattutto nella seconda strofa - e il tempo singolo della coscienza individuale, della memoria, è una delle chiavi di lettura più interessanti della poesia. La Storia è qualcosa che accade, è tutto "il resto", cui si oppone l’esistenza umana della singola persona qui espressa attraverso l’"io" che ha per oggetto della sua ricerca un unico destinatario: "te". Proprio in questa corrispondenza esclusiva, tra l’io e il tu, è racchiusa la salvezza, ovvero ciò che nega la morte, ciò che spinge il poeta a gridare "no" di fronte alla prospettiva della fine con ogni fibra del suo essere.

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"Cos’è che ci tiene in vita nonostante il dolore?" sembra domandarsi Primo Levi e in questa poesia ci dà la sua personale risposta, che ha un valore universale come tutti i suoi scritti e dopo - ancora una volta - passa il testimone alla generazione successiva. La bellezza di questa poesia, molto diversa dalla più nota "Shemà" posta come introduzione a "Se questo è un uomo", è che Levi ci ricorda che mentre il mondo tremava sconvolto dalla guerra e dal male più nero, nel tempo in cui "fu costruito Auschwitz e distrutta Hiroshima", c’era un uomo che ancora amava, o meglio, che si "limitava ad amare". E pensare che l’amore, ovvero il sentimento più umano e per definizione irrazionale, possa sopravvivere persino nell’inferno (razionalmente architettato) del lager è ciò che davvero ci consola e vale più di ogni preghiera.


Fonte
view post Posted: 2/11/2023, 21:31     +11NOW AND THEN - L'INEDITO DEI BEATLES [Testo e traduzione] - MUSICA STRANIERA


NOW AND THEN
IL NUOVO INEDITO DEI BEATLES FA BENE AL CUORE E ALL'ORGOGLIO




A 53 anni dallo scioglimento della band esce grazie all'intelligenza artificiale
l'inedito "Now and then". Sarà un successo. Noi adulti ne abbiamo bisogno.





Ammettiamolo: il fatto che a cinquantatre anni dal loro scioglimento, siamo ancora qui a parlare dei Beatles (di più: di un inedito dei Beatles) è molto consolante per noi adulti. Ci ricorda che la musica che abbiamo amato - e con la quale molti di noi sono cresciuti - è ancora viva. Ci dice che noi e i nostri miti non siamo del tutto passati di moda. Che c'è ancora spazio per noi, nonostante la trap e gli artisti che vanno ora per la maggiore e che sono così lontani da noi (in pensieri, parole e opere) sembrino ormai dominare tutto. Ci voleva un inedito dei Beatles per restituirci tutto questo. Il pezzo s’intitola "Now and then", ed è stato scritto da John Lennon nel 1978 per una potenziale reunion della band. È uno dei numerosi demo su un'audiocassetta (chissà se i ragazzi di oggi ne hanno mai vista una) a cui John lavorò prima della sua morte. Erano raccolti con il nome "For Paul". "Now and then" è stata registrata solo voce e pianoforte nella casa di Lennon, a New York, davanti a Central park. In quella casa, sul cui marciapiede Lennon fu ucciso nel dicembre del 1980. Quattordici anni dopo, nel 1994, sua moglie, Yoko Ono, consegnò la registrazione a Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. La donna che molti fan considerano l'artefice della rottura dei Beatles porto loro un regalo. Un gesto d'amore. Un modo per dire a tutti: vorrei foste di nuovo insieme.



NOW AND THEN -VIDEO UFFICIALE



NOW AND THEN

I know it’s true
It’s all because of you
And if I make it through
It’s all because of you

And now and then (Ah-ah)
If we must start again (Ah-ah)
Well, we will know for sure
That I love you

I don’t wanna lose you, oh no, no
Abuse you or confuse you
Oh no, no, sweet darlin’
But if you have to go (Go), away (Ah-ah-ah)
If you have to go, well you the reason

Now (Now) and then (And then)
I miss you (I miss you)
Oh, now (Now) and then (And then)
I want you to return to me
‘Til you return to me

I know it’s true
It’s all because of you
And if you go away
I know you could never stay

Now (Now) and then (And then)
I miss you (I miss you)
Oh, now (Now) and then (And then)
I want you to return to me
Now (Now) and then (And then)
I miss you (I miss you)
Oh, now (Now) and then (And then)
I want you to return to me
Now (Now) and then (And then)




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ORA E ALLORA

Io lo so che è vero
È tutto merito tuo
E se ce la faccio
È tutto merito tuo

Ma ora e allora
Se dovessimo ricominciare da capo
Beh, noi sapremo di sicuro
Che io ti amo

Non voglio perderti
Né costringerti o confonderti
Oh no, no mia cara
Ma se proprio dovessi andartene
Se dovessi andartene, bé il motivo sei tu

Ora e allora
Mi manchi
Ora e allora
Voglio che torni da me
Finché non tornerai da me

So che è vero
È tutto merito tuo
E se te ne vai via
So che non potresti mai restare

Ora e allora
Mi manchi
Oh, ora e allora
Voglio che torni da me
Ora e allora
Mi manchi
Ora e allora
Voglio che torni da me
Ora e allora


Nell'audiocassetta c'erano anche altri demo di Lennon come "Free as a bird" e "Real love", che vennero completati e pubblicati come singoli nel 1995 e nel 1996 all’interno del progetto "The Beatles Anthology". In quel periodo, Paul, George e Ringo registrarono alcune parti nuove e completarono anche un primo mix di Now and then con il produttore Jeff Lynne. Ma il brano venne scartato perché le tecnologie di allora non permettevano di separare la voce di Lennon dal suono del suo pianoforte, per poter fare un lavoro accurato. Ora, grazie all'intelligenza artificiale, è stato possibile. E noi abbiamo a disposizione dalle 15 di giovedì 2 novembre, giorno dei morti (chissà se i discografici l'hanno pensato come un omaggio ai defunti Lennon e Harrison) qualcosa di vivo. E reale. Per questo alla fine poco importa se il brano è all'altezza dei loro successi e se completamente o solo parzialmente riuscito. Ciò che conta davvero è ciò che simboleggia. È musica che innanzitutto fa bene al nostro cuore e al nostro orgoglio. E che magari qualcuno di noi stasera suonerà a tutto volume davanti ai figli, anche se la maggior parte dei ragazzi storcerà il naso ascoltandola e magari la bollerà come "roba per vecchi". Pensatela come volete ma questa era ed è la nostra musica. Che ha resistito oltre sessant' anni. E che ancora oggi solo su Spotify raccoglie ancora trenta milioni di ascoltatori mensili. Se fossimo dei fan aggiungeremmo: vedremo che fine faranno tra sessant'anni i vostri miti di oggi. Ma sarebbe una gara meschina e inutile. Anche perché la maggior parte di noi adulti fra sessant'anni starà ascoltando ben altra musica o magari (non mettiamo limiti alla Provvidenza) starà assistendo a un concerto dei Beatles finalmente di nuovo insieme.

Per sempre...

8 replies since 31/10/2023