| «Lieta del fato Brescia raccolsemi, Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d’Italia beverata nel sangue nemico.» Giosuè Carducci, Alla Vittoria (Odi Barbare, Libro V, 1877)
Faustino Joli (Brescia 1814 - 1876) Episodio delle Dieci Giornate di Brescia Il combattimento nella Piazzetta dell’Albera il 31 marzo sul muro della casa a sinistra: “31 MARZO / 1849” 1849 circa olio su tela - 32,5 x 41 cm. Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Brescia
L’opera fa parte di una celebre serie di quattro tele conservate nelle raccolte dei Civici Musei d’Arte e Storia di Brescia, che immortalano alcuni dei momenti salienti delle eroiche, sfortunate “Dieci Giornate” dell’insurrezione anti austriaca di Brescia, protrattasi dal 23 marzo al primo aprile del 1849: Il popolo radunato in Piazza il 23 marzo, Il combattimento nella Piazzetta dell’Albera il 31 marzo, Incendi e saccheggi a Porta Torrelunga il 31 marzo e La Barricata a San Barnaba in 31 marzo.
Il 31 marzo del 1849 avvenne l’ultima delle disperate e gloriose giornate insurrezionali di Brescia, la “Leonessa d’Italia”: l’ultima città, insieme a Venezia, che capitolerà stremata in agosto, a resistere alla ormai inevitabile e violenta restaurazione del governo austriaco. In questo dipinto, realizzato insieme ad altri quattro dall’artista bresciano in memoria degli avvenimenti e quasi contemporaneamente al loro accadimento, la pennellata rapida e precisa del pittore di genere, paesaggista e autore di vedute urbane, si presta perfettamente all’attenta, commossa testimonianza dell’estrema, eroica resistenza dei bresciani alla soverchiante forza militare nemica, in parte respinta, grazie ad un ingegnoso complesso di barricate, favorite dall’impianto medievale di vicoli e piazze.
In questo dipinto infatti, Joli rappresenta un momento della strenua resistenza dei patrioti alle truppe austriache, che scendevano dal castello attraverso via San Urbano, nei pressi dell’attuale piazzetta Tito Speri. La prospettiva della scena, ben costruita, indirizza lo sguardo dell’osservatore nel vicolo a sinistra, in fondo al quale si intravedono i soldati, in parte caduti e ammassati sul terreno, e in parte in avanzamento.
Sulla destra, invece, protetti dalla lunga muraglia di una casa, sono schierati i bresciani. Alcuni armati si preparano allo scontro, risoluti di fronte alle incitazioni dei compagni, altri trasportano i feriti al riparo, mentre altri ancora, caduti sotto il diretto fuoco nemico, giacciono abbandonati. L’occhio attento del pittore riprende con cura e precisione la ricca varietà di situazioni ed emozioni che permeavano quegli incredibili momenti: il coraggio, il dolore, la pietà fraterna degli insorti, pronti (come narrano le cronache) a lanciarsi in eroico soccorso dei compagni. (M.@rt)
Edited by Milea - 6/1/2024, 14:37
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