GAUGUIN: Nafea Faa Ipoipo, Il quadro più caro al mondo

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view post Posted on 27/2/2015, 12:04     +3   +1   -1
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Gauguin: Nafea Faa Ipoipo
(Quando ti sposi? )
è il quadro più caro al mondo



Senso e bellezza del quadro più costoso di tutta la storia



Gauguin_Nafea_Faa_Ipoipo1892P

Paul Gauguin, Nafea Faa Ipoipo (Quando ti sposi?), 1892
olio su tela, 105 x 77,5 cm.



Nafea Faa Ipoipo ("Quando ti sposi?" ) è ufficialmente il dipinto più caro della storia: sono stati sborsati ben 300 milioni di dollari per averlo. In questo modo Gauguin strappa il primato a “I giocatori di carte” di Paul Cézanne, venduto a degli emiri per 250 milioni.


Quello di Gauguin è un’opera stupenda, ma non ha una particolare importanza o unicità nel catalogo dell’artista. Nafea Faa Ipoipo raffigura due ragazze polinesiane mentre riposano sedute a terra, in uno scenario di natura paradisiaco. Entrambe le figure sono state dipinte a partire da una sola modella, poi resa in pose e vesti differenti.

Quella in primo piano si sporge verso di noi con un’ingenuità provocante. Com’è ben noto, Gauguin aveva lasciato l’Europa in cerca di un mondo incontaminato, dove poter registrare le pure e intatte vibrazioni del vivere. Quando arrivò in Polinesia fu totalmente conquistato, più ancora che dal contesto naturale, proprio dal contesto umano. È evidente però che, per quanto incontaminato sia, anche un luogo non macchiato dalla violenza del progresso debba comunque fare i conti con il destino di ogni creatura, che è quello di andare verso una decadenza fisica e verso la morte. È davanti a questa consapevolezza, che Gauguin provò a usare l’arma della sua pittura.

Quadro-Gauguin-1

Provò a restituire a ciò che vedeva davanti a sé, una sorta di giovinezza eterna. È questo che oggi ci conquista e spalanca davanti agli occhi l’orizzonte di una possibile felicità senza tramonto. Se il paradiso tahitiano era un paradiso che alla fine faceva i conti con le regole della natura, il paradiso di Gauguin sembra qualcosa destinato a non perdere mai il suo splendore e la sua felicità.

E il tempo gli dà ragione: sono passati oltre 120 anni da quando le due donne si misero in posa davanti al cavalletto del grande pittore, ma la capacità di comunicare l’energia della loro giovinezza è rimasta assolutamente intatta. Gauguin ha trovato la forza per preservare questa gioia primitiva nella vibrazione dell’aria e della luce di Tahiti: una luce e un’aria che hanno “liberato la sua libertà”, per usare un gioco di parole (per capire cosa significhi seguite il meraviglioso danzare delle linee curve con cui è dipinta la protagonista).

Lo stile che Gauguin “libera” su questa tela è uno stile che precorre il tempo e rende credibile, visibile e non sognata una condizione eternamente nativa, come di un Eden non mitizzato o sognato, ma reale e incarnato. Scrisse Gauguin delle sue modelle tahitiane: «È Eva dopo la caduta, ancora capace di andare nuda senza vergogna, ancora ricca di quell’animale bellezza del primo giorno. Come Eva il suo corpo è rimasto animale, ma la sua in-telligenza si è evoluta, la sua mente ha acquisito accortezza, l’amore ha impresso sulle sue labbra un sorriso ironico e ingenuamente cerca di ricordare il perché del tempo presente».

Nel quadro il titolo riveste ovviamente un’importanza decisiva. Il “Quando ti sposi?” suona come un augurio di Gauguin ad un destino che completi questa bellezza. Un destino che la renda fertile, mantenendone intatta ingenuità e purezza. Anche la posa ci dice che la bellezza non è tale se resta in sé. La bellezza si completa offrendosi. A chi la sposerà, ma anche al nostro sguardo. Al punto che per qualcuno quella bellezza che si offre è visione che non ha prezzo.

La vendita del Gauguin da Guinness è stata confermata al New York Times dal venditore del capolavoro, Rudolf Staechelin, 62 anni, un ex esperto della casa d'aste Sotheby's, che abita a Basilea, in Svizzera, da un po' di tempo in pensione. Staechlin è il proprietario di una collezione di una ventina di capolavori dell'Impressionismo e del Post Impressionismo, affidate in deposito per circa mezzo secolo al «KunstMuseum» di Basilea. Anche il quadro stellare di Gauguin era esposto in quel museo svizzero fino a poche settimane fa.

Il sindaco di Basilea, Guy Morin, si è detto dispiaciuto per la perdita di un simile patrimonio artistico. Due intermediari autorevoli del mercato dell'arte contattati dal NYT hanno declinato ogni informazione sulla vendita dei Gauguin dei record e non hanno rivelato nessun dettaglio sul nome dell'acquirente che ha sborsato 300 milioni di dollari.

Voci confidenziali, sempre raccolte dal New York Times, fanno però intendere che il dipinto del periodo polinesiano di Gauguin sarebbe stato acquistato proprio dall'emiro del Qatar, la cui figlia è anche direttrice fondatrice del «mitico» museo di Doha, città etichettata come «nuova capitale dell'arte mondiale». Per approfondire

Il nuovo acquisto sottolinea le ambizioni artistiche e museali del piccolo e ricco emirato che negli ultimi anni ha speso cifre di capogiro per acquistare capolavori di arte occidentale moderna e contemporanea: oltre al Cezanne anche opere di Mark Rothko e Damien Hirst, per citarne solo alcune.






Edited by Milea - 6/9/2021, 20:27
 
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