Meroe: la città dei faraoni neri perduta nella sabbia
Sulla riva orientale del fiume Nilo, 200 chilometri a nord di Khartoum, sorgono le rovine dell'antica Meroe, capitale del regno di Kush governato dai "faraoni neri" (III secolo a.C.). Nel 2011, l'Unesco ha dichiarato il sito patrimonio dell'umanità. Tuttavia, a differenza delle più famose piramidi di Giza, quelle di Meroe appaiono deserte e abbandonate alla sabbia. Il motivo è presto detto: le sanzioni internazionali contro il governo del presidente sudanese Omar al-Bashir per il ruolo svolto nel conflitto del Darfur (dove il genocidio della popolazione non afro-araba ha portato alla morte di circa 400mila persone) e per aver ostacolato il processo di pacificazione con il Sudan del Sud, limitano il turismo e l'accesso agli aiuti esteri. La popolazione locale testimonia come sia ormai raro che turisti si rechino a visitare il sito e come anche i pochi che arrivano siano tenuti sotto lo stretto controllo delle guardie