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| Hubert Rochereau: la stanza del soldato rimasta intatta da 100 anni
Così è la camera da letto del militare francese, morto nel 1918 I genitori avevano fatto una clausola perché nulla fosse modificato per 5 secoli
La pipa è sulla scrivania, i libri impilati e certo impolverati, la giacca oramai lisa sull’appendino. E poi le pistole al muro, gli speroni e anche la maschera per la scherma: il più incredibile tributo agli orrori della Prima Guerra Mondiale, di cui quest’anno si sta celebrando in lungo e in largo il centenario, forse risiede in una grande villa famigliare all’interno di un villaggio al centro della Francia, come riporta il giornale locale La Nouvelle Republique.
Come in ogni guerra
Già, gli oggetti sopraelencati sono rimasti esattamente al loro posto per quasi un secolo, da quando il giovane ufficiale Hubert Rochereau partì dalla piccola Bélâbre per il fronte sulle Fiandre. Da cui non sarebbe mai ritornato, perché ucciso in battaglia durante un’offensiva in Belgio il 26 aprile del 1918. Come si vede tristemente in ogni guerra, i genitori di Hubert decisero di cristallizzare la stanza esattamente com’era al momento in cui il figlio era andato al fronte.
«Nulla dovrà cambiare per 500 anni»
Solo che non si limitarono a questo: quando nel 1935 traslocarono, fecero firmare una clausola ai nuovi proprietari secondo cui alla stanza del ragazzo non si sarebbero potute apportare modifiche per almeno 500 anni. «Una clausola che non ha valore legale» ricorda l’attuale padrone di casa, Daniel Fabre, funzionario in pensione che ha ereditato la villa dai nonni della moglie. Ma «non per questo non intendo onorare la volontà dei genitori di Hubert». E la stanza rimane dunque com’è, a ricordarci che le guerre, di ieri e di oggi, son sempre crudeli.
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