Quadro votivo (Retablo), Frida Kahlo, 1943

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view post Posted on 2/8/2014, 13:42     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Quadro-votivo

Quadro votivo, ritoccato da Frida Kahlo
(Retablo )
(1943 circa)
Olio su metallo, 19.1 x 24.1
Collezione privata




Il 17 settembre 1925 l’autobus diretto a Coyoacán su cui era salita Frida Kahlo con Alejandro Gómez Arias per far ritorno a casa dopo la scuola, si scontrò con un tram. Diverse persone morirono sul colpo e Frida rimase gravemente ferita, tanto che i medici non poterono assicurare che sarebbe sopravvissuta. Un anno più tardi, con il piccolo schizzo a matita intitolato Incidente la pittrice volle raffigurare lo svolgimento dell’evento che aveva modificato in modo determinante la sua vita.

incidente-1926

Incidente (Accidente), 1926
Matita su carta, 20 x 27 cm.
Cuernavaca, Collezione Rafael Coronel


Seguendo la tradizione popolare della pittura degli ex-voto, che avrebbe rivestito anche più tardi un’importanza fondamentale nella sua opera, ella rappresentò l’avvenimento senza tenere in considerazione le regole prospettiche.

Nella parte superiore del quadro disegnò il momento della collisione tra il tram e l’autobus. Per chiarire la situazione disegnò anche dei feriti sulla strada. In primo piano Frida Kahlo è distesa su una barella della Croce Rossa, tutta bendata, molto più grande delle altre persone rappresentate. Sopra questa figura l’artista ha disegnato il suo stesso volto, che con sguardo preoccupato osserva la scena che si presenta ai suoi occhi.

Sul lato sinistro del dipinto si vede la facciata della casa dei suoi genitori a Coyoacán, dove era diretta. Questo disegno è l’unica testimonianza figurativa che Frida Kahlo fa fatto dell’incidente; quest’esperienza infatti non venne più tematizzata nella sua opera successiva con un’eccezione: un Quadro votivo che la pittrice trovò agli inizi degli anni quaranta e che raffigurava una situazione molto simile.

Ella lo ritoccò appena, trasformandolo nella raffigurazione del suo stesso incidente. Aggiunse le scritte sul tram e sull’autobus, alla vittima dell’incidente disegnò le sopracciglia particolarmente ravvicinate, come le sue, e appose la seguente epigrafe “I coniugi Guillermo Kahlo e Matilde C.de Kahlo ringraziano la Vergine Addolorata per aver salvato la loro figlia Frida dall’incidente avvenuto nel 1925 all’angolo tra Cuahutemozin e Calzada de Tlalpan”.

L’incidente la costrinse a passare un mese in ospedale e tre a letto. Sebbene in un primo momento sembrasse completamente guarita, in seguito continuò a soffrire di dolori alla colonna vertebrale e al piede destro; inoltre si sentiva sempre spossata.
Circa un anno dopo l’incidente venne mandata nuovamente in ospedale. Fino ad allora non le era stata fatta alcuna radiografia per controllare lo stato della colonna vertebrale. Venne rilevata una frattura alla vertebra lombare, per cui dovette portare per nove mesi, diversi busti di gesso.

In questo periodo scrisse numerose lettere ad Alejandro Gómez Arias, descrivendogli le sue condizioni di semi o totale infermità. Proprio in quei mesi, per vincere la noia e il dolore, cominciò a dipingere. Raccontò un giorno allo storico dell’arte Antonio Rodriguez: “Ritenevo d’avere abbastanza energia per fare qualcos’altro che non fosse studiare per diventare medico. Senza darvi troppa importanza, cominciai a dipingere”.

“Da molti anni mio padre teneva in un angolo del suo piccolo studio fotografico, una scatola di colori a olio, un paio di pennelli in un vecchio bicchiere e una tavolozza. Gli piaceva dipingere e disegnare paesaggi vicino al fiume Coyoacán, e qualche volta eseguiva litografie al cromo. Già da bambina mi sentivo attratta dalla scatola dei colori, senza saper il perché. Nel periodo in cui dovetti rimanere a lungo a letto approfittai dell’occasione e chiesi a mio padre di darmela. Me la prestò, come un bambino a cui si porta via un giocattolo per darlo al fratello malato. Mia madre fece preparare da un falegname un cavalletto, se così si può chiamare quell’arnese da applicare al letto, perché il busto di gesso non mi permetteva di stare dritta. Così comincia a dipingere il mio primo quadro, il ritratto di un’amica”. (M.@rt)



Frida-in-bed

Frida-in-bed1






Edited by Milea - 14/7/2021, 17:37
 
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