I miei nonni, i miei genitori e io, Frida Kahlo, 1936

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view post Posted on 1/8/2014, 19:34     +5   +1   -1
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Frida Kahlo, I miei nonni, i miei genitori e io
(Mis abuelos, mis padres y yo - My Grandparents My Parents and Me )
(1936)
Olio e tempera su metallo, 30.7 x 34.5 cm
New York, MoMa (Museum of Modern Art), USA



In questo dipinto del 1936 la pittrice racconta le sue origini, raffigurandosi bambina nel giardino della casa azzurra a Coyoacán, oggi divenuta il Museo Frida Kahlo, dove l’ artista nacque e morì. La casa era stata costruita dai suoi genitori nel 1904.
Sopra di lei sono ritratti i suoi genitori, in una posa tratta da una foto del loro matrimonio nel 1898. Nel ventre della madre, l’artista ha dipinto un feto, facendo così riferimento alla sua vita prenatale e, raffigurando l’impollinazione di un fiore, risale fino allo stadio della fecondazione.
La piccola Frida tiene nella mano destra un nastro rosso, che funge da cornice alle figure dei genitori; i due capi svolazzanti del nastro girano attorno ai ritratti del nonni, che sembrano uscire da una nuvola. Quelli di parte materna si librano su un paesaggio montuoso messicano e su un cactus, tipica pianta messicana che appartiene anche al mito di fondazione dei Mejica e compare come simbolo anche sulla bandiera nazionale del Messico.


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La madre di Frida Kahlo, Matilde Calderón y González, discendente di una famiglia di generali spagnoli, e del fotografo Antonio Calderón, di origine india e proveniente dalla Morelia. I nonni paterni sono sospesi sopra il mare blu, perché sono nati al di là dell’oceano. Wilhem Kahlo (1872-1941), il padre dalla pittrice, figlio di Jacob Heindrich Kahlo, gioielliere e orefice, e di sua moglie Henriette Kahlo nata Kaufmann, era nato a Baden-Baden. I suoi genitori, ebrei ungheresi, erano emigrati in Germania, dove avevano raggiunto un certo benessere.

Nel 1891, dopo la morte della madre e le seconde nozze del padre, Wilhelm Kahlo, allora diciottenne, riceve dal padre il denaro necessario a pagarsi un viaggio in Messico. Egli modificò il suo nome nella versione spagnola di Guillermo e iniziò a lavorare presso alcuni negozi. Dopo la scomparsa della prima moglie, morta nel dare alla luce la seconda figlia, sposò Matilde Calderón.
Le figlie di primo letto Maria Luisa e Margarita vennero mandate a studiare in convento. Dal suocero Guillermo Kahlo imparò il mestiere di fotografo, riuscendo così a mettersi in proprio. (M.@rt)


Kahlo collected eighteenth- and nineteenth-century Mexico retablos—small paintings on metal made to thank God or saints for curing illnesses and performing miracles—and adopted the medium as her own. In this fantastical family tree, Kahlo depicted herself as a fetus in utero and as a child inside her childhood home. While Kahlo celebrated Mexican culture by invoking its traditions in her art and wearing elaborate traditional attire, this painting is as much a tribute to her European and Jewish heritage.

On the right is her German-born Jewish father and his parents, symbolized by the sea, and on the left her Mexican mother and her parents, symbolized by the land and a faintly rendered map of Mexico that appears above her grandparents’ heads. Kahlo was fluent in German and closely monitored the rise of Nazism in Europe. She made this painting shortly after Hitler passed the Nuremberg laws, forbidding interracial marriage. While the painting adopts the format of genealogical charts used by the Nazis to advocate racial purity, Kahlo uses it subversively to affirm her mixed origins.



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Edited by Milea - 14/7/2021, 17:44
 
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view post Posted on 1/8/2014, 20:42     +3   +1   -1
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Ritratto-della-famiglia-di-Frida

Frida Kahlo, Ritratto della famiglia di Frida
(Retrato de la Familia de Frida - Portrait of Frida's Family)
(1950 - 1954)
Olio su fibra dura, 41 x 59 cm
Città del Messico, Museo Frida Kahlo, Mexico



In una seconda versione di questo “albero genealogico”, realizzato all’inizio degli anni cinquanta e rimasto incompiuto, accanto ai genitori e ai nonni la pittrice raffigurò anche le sorelle: Matilde (1898-1951) e Adriana (1902-1968) da una parte, Cristina (1908-1964) con i figli Isolda (1929) e Antonio (1930-1974) dall’altra. In basso compare l’immagine di un altro bambino, di cui non si conosce l’identità.
Durante il regime dittatoriale di Díaz, Guillermo Kahlo venne incaricato di realizzare un inventario fotografico dei monumenti architettonici del period colonial e di quello ad esso precedente, con cui sarebbero stati illustrate una serie di lussuosi volume di grande formato per il centenario dell’indipendenza messicana nel 1921.
Con la rivoluzione messicana i vantaggi goduti dalla famiglia cessarono bruscamente. “in casa nostra ci si guadagnava da vivere con grande difficoltà”, raccontò più tardi la pittrice che, da bambina, dopo la scuola contribuiva con piccolo lavori. (M.@rt)




Edited by Milea - 1/8/2014, 23:17
 
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