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Pieter Brueghel Il trionfo della morte, 1562 circa olio su tavola, 117x162 cm Madrid, Museo Nacional del Prado
Non firmato e non datato, si tratta probabilmente del dipinto a proposito del quale Van Mander scrive:” Vi sono impiegati tutti i mezzi contro la morte”. Citato nell’inventario di Philips van Valckenisse di Anversa (1614), fu acquistato dal museo del Prado nel 1827. Anche quest’opera, come nella Dulle Griet, i toni caldi utilizzati per il paesaggio danno l’idea di un terreno arido e senza vita su cui gli uomini affrontano la morte con stati d’animo diversi: dalla sorpresa allo sgomento, dalla rassegnazione all’inutile ribellione. In primo piano da sinistra: un imperatore a cui uno scheletro mostra una clessidra che segna la fine del suo tempo; un cardinale sorretto goffamente da uno scheletro con un cappello da prelato. Al centro un pellegrino sgozzato da uno scheletro in maglia di ferro e un guerriero. Nell’angolo di destra: un tavolo con carte da gioco sotto cui cerca di trovar riparo un buffone e ,infine, due amanti immersi nel suono della musica, interpretato come simbolo del peccato e della lussuria.
Nel piano intermedio, da sinistra, il carro della morte condotto da uno scheletro a cavallo e la rete utilizzata per fermare la folla in fuga; al centro, la Morte a cavallo con la falce e l’armata delle tenebre. Sullo sfondo campane, navi prossime ad affondare, le ruote della tortura, bagliori e fumi. Brueghel è riuscito a unire nel quadro due diverse tradizioni iconografiche: quella italiana con il trionfo della Morte, così come è rappresentata negli affreschi di Palazzo Sclafani a Palermo ( che l’artista si suppone possa aver visitato nel suo viaggio in Italia) e la tradizione nordica della “Danza Macabra”, reinterpreta alla luce della condanna morale dei vizi e dei peccati, verso cui gli uomini sono ineluttabilmente protesi e per i quali giungerà la giusta punizione. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 13:41
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