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Pieter Brueghel Il suicidio di Saul, 1562 olio su tavola, 33,5x55 cm Vienna, Kunsthistorisches Museum In basso a sinistra la scritta "SAUL XXXI CAPIT BRVEGEL M.CCCCC.LXII"
La scritta indica, oltre alla paternità e alla datazione, anche il passo della Bibbia che qui viene rappresentato. Il dipinto compare nel catalogo di de Mechel (1784). Brueghel rappresenta un passo della Bibbia che raramente è stato oggetto di illustrazione. La vicenda è quella di Saul, re d’Israele, il quale, dopo la sconfitta delle sue truppe da parte dell’armata dei Filistei sul monte Gilboa, chiede allo scudiero di essere ucciso. Al rifiuto del soldato di compiere un simile atto, Saul prende la spada e si trafigge.
La scena principale è posta da Brueghel sul lato sinistro della tavola, in posizione defilata rispetto all’infuriare della battaglia che occupa i tre quarti dello spazio compositivo. L’ambientazione richiama paesaggi alpine, rievocazione probabile del suo viaggio in Italia. Nel Purgatorio dantesco (XII, 40-42), Saul e Nembrot (raffigurato nell’opera successiva La grande Torre di Babele del 1563) sono i personaggi scelti a rappresentare il peccato della superbia; è probabile che Brueghel li abbia scelti allo stesso scopo.
Dal punto di vista cromatico, la tavola è dominata dal verde degli alberi e dello sfondo e dal grigio delle armature, su cui si staglia il rosso dell’abito dello scudiero che richiama il sangue di Saul sul terreno, le casacche di alcuni soldati e due stendardi. L’accuratezza miniaturistica evidente nello scontro tra i due eserciti è stata vista dai critici come prova dell’influenza esercitata su Brueghel dalla futura suocera, Mayeken Verhulst, miniatrice famosa. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 13:46
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