Ritratto di Giovanni Agostino della Torre e suo figlio Niccolò, Lorenzo Lotto, 1515

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view post Posted on 25/12/2011, 15:48     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Lorenzo Lotto
Ritratto di Giovanni Agostino della Torre e suo figlio Niccolò, 1515
olio su tela, 85x68,2 cm
Londra, National Gallery
Firmato e datato “L. LOTUS P./1515”




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Firmato e datato 1515, questo fu probabilmente il primo ritratto dipinto a Bergamo da Lotto. L’identità degli effigiati si ricava da due iscrizioni presenti all’interno del dipinto: si tratta di Giovanni Agostino della Torre e di suo figlio Niccolò, eminenti cittadini bergamaschi.

Il dipinto rimase presso i loro discendenti fino al 1812: nel 1863 con l’interessamento di Giovanni Morelli fu venduto alla National Gallery di Londra.

La tela ha subito nei secoli diverse manomissioni, che ne hanno in parte compromesso la completa leggibilità.

Ampliando il campo figurativo dei ritratti trevigiani, Lotto inquadrò i due personaggi a mezza figura: l’uomo in primo piano è Giovanni Agostino, allora ottantenne, priore del collegio dei medici di Bergamo.

Alcuni dettagli richiamano l’attenzione sulla sua attività di medico che lo rese celebre e stimato: il libro che sorregge con la mano sinistra, porta l’indicazione “Galenus” mentre il documento che stringe con la destra è intestato a lui come “Esculapio dei medici”.

Alle sue spalle il figlio Niccolò, che in una lettera dipinta sul tavolo a sinistra Lotto definisce “amico”.
Le figure sono descritte con sobrietà e poste in una luce morbida, quasi raffaellesca; nella squisita natura morta dello scrittoio trovano espressione l’amore per il dettaglio e la fantasia del pittore che si sofferma sui libri affastellati e sul calamaio chiazzato d’inchiostro.

La mosca trompe- l'œil dipinta sul fazzoletto in primo piano è forse una derivazione da un perduto dettaglio della Madonna del Rosario di Dürer.

Molti studiosi hanno rilevato una certa incongruenza nella figura di Niccolò, sproporzionata e addossata a quella del padre: è possibile che questo difetto derivi dalla difficoltà di Lotto ad affrontare la composizione di un doppio ritratto, oppure da un’aggiunta successiva all’originaria concezione del dipinto.

Se questa modifica sia avvenuta in corso d’opera o ad alcuni anni di distanza dal ritratto di Giovanni Agostino è difficile dire, anche perché la figura del figlio è assai danneggiata. (M.@rt)






Edited by Milea - 24/9/2021, 12:17
 
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