Madonna con il Bambino e santi (Pala Martinengo), Lorenzo Lotto, 1513 - 1516

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view post Posted on 24/12/2011, 16:01     +2   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Pala_MartinengoP_0

Lorenzo Lotto
Madonna con il Bambino e santi (Pala Martinengo), 1513-1516
olio su tavola, 520x250 cm
Bergamo, San Bartolomeo
Firmato e datato “LAURENTIUS /LOTUS/ M. D. X. VI”


Il 15 maggio 1513 Lorenzo Lotto firmò a Bergamo il contratto di allogazione della pala per l’altar maggiore della chiesa dei Santi Stefano e Domenico: l’opera, commissionata da Alessandro Martinengo Colleoni, fu ultimata tre anni più tardi, nel 1516. Originariamente l’ancona era costituita dalla tavola principale con la Madonna e santi e da una serie di pannelli minori (solo in parte identificati), collocati entro un’imponente cornice lignea alta circa otto metri. Demolita nel 1561 la chiesa che l’ospitava, la pala subì nel tempo trasferimenti e manomissioni.
Entro un’architettura di sapore bramantesco, Lotto situò una Sacra Conversazione in cui la Madonna con il Bambino, al centro, risulta isolata su un alto trono dal curioso basamento zoomorfo.


Pala-Martinengo_Vergine



Tra i dieci santi disposti intorno a semicerchio, si notano al centro i titolari della chiesa, Domenico e Stefano. A sinistra il santo eponimo del committente, Alessandro, è riconoscibile dalla splendida armatura: si suppone che nel suo volto Lotto avesse ritratto il Martinengo e che nella santa vicina i contemporanei potessero riconoscerne la moglie Barbara.


Come spesso accade nelle pale lottesche, i due angioletti ai piedi del trono sono raffigurati in un atteggiamento quasi giocoso, mentre dispongono sul trono un drappo decorativo.


Pala_Martinengo_base



La parte alta del dipinto è anch’essa occupata da un gruppo di angeli: due reggono una corona sopra la Vergine, mentre altri sono intenti a preparare un complesso apparato di stendardi e di insegne nobili, sospese sopra il tamburo della chiesa.


Pala-Martinengo_angeli


In alcuni oggetti, ispirati ai geroglifici di un trattato umanistico stampato a Venezia nel 1499 ( Hypnerotomachia Poliphili), la critica ha riconosciuto allusioni criptiche ai benefici del Regno di Cristo e a quelli del dominio veneziano a Bergamo, di cui il Martinengo era un sostenitore: a entrambi infatti si applicano i concetti di “divina giustizia” e di “soave giogo” espressi dalla combinazione degli oggetti sospesi con i rispettivi cartigli. (M.@rt)


Pala-Martinengo_BaseP






Edited by Milea - 24/9/2021, 12:34
 
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