Deposizione nel sepolcro, Lorenzo Lotto, 1512

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view post Posted on 24/12/2011, 15:06     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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DeposizioneP

Lorenzo Lotto
Deposizione nel sepolcro, 1512
olio su tavola, 298x197 cm
Jesi, Pinacoteca Civica

Firmato e datato “LAURENTIUS /LOTUS MDXII”



La Deposizione è l’unica opera datata del periodo successivo all’esperienza romana e anteriore al trasferimento a Bergamo: essa costituisce pertanto un punto di riferimento e un documento fondamentale delle reazioni suscitate nell’artista dal confronto con la pittura tosco-romana e in particolare con Raffaello.
La pala fu cominciata nel 1511 su commissione della confraternita del Buon Gesù: precedentemente la congregazione aveva affidato l’incarico a Luca Signorelli, che però non gli diede seguito.

La Deposizione rimase fino alla fine dell’Ottocento nella chiesa di San Floriano di Jesi, per cui era stata eseguita. Si tratta della prima pala lottesca di soggetto narrative a noi nota: sulla tavola è raffigurato il momento in cui dinnanzi a un raccolto gruppo di dolente, il corpo morto di Cristo viene posto nel sepolcro.

DeposizioneD



Sullo sfondo, entro un ampio paesaggio di intonazione raffaellesca, si vede il Calvario con le tre croci e una serie di piccolo personaggi. Nella parte alta del dipinto, campeggia un disco dorato con il monogramma “YHS”(Gesù), sorretto da angeli: è un aperto richiamo al nome della confraternita, cui allude anche la tavoletta staccata dalla croce e posta in primo piano con altri simboli del sacrificio di Cristo quali la corona di spine, il martello e la tenaglia.

Deposizione_angeli


Per la composizione, Lotto si ispirò probabilmente al Trasporto del Cristo morto di Raffaello, per la chiesa di San Francesco a Perugia nel 1507, ugualmente orchestrato attorno alla diagonale del corpo di Gesù. Alla lettura in chiave classico ed eroica proposta dall’ Urbinate, Lotto preferì una maggiore insistenza sugli schemi drammatici, declinando in una grande varietà di sfumature gli atteggiamenti e i sentimenti degli astanti: dallo sforzo dell’uomo che regge con i denti il lenzuolo, al gesto attonito e disperato della Maddalena inginocchiata, che sostiene la mano ferita del Salvatore, fino alla commozione del san Giovanni piangente, con i pugni stretti sotto il mantello. (M.@rt)





Edited by Milea - 24/9/2021, 13:11
 
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