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Faletti tuttofare colpisce ancora
dopo la musica e i libri, i quadri
Giorgio Faletti, dopo il successo nella musica e nella scrittura, si cimenta con la pittura e l’arte visiva. Lui ci scherza e si schermisce, mette avanti le mani a giustificare un’improvvisa vocazione, ma intanto la sua mostra «Alias – capitolo secondo» arriva dal 25 novembre al 15 gennaio al Museo della Musica, in strada Maggiore 34. Una trentina di lavori per raccontare tre cicli tematici: le bandiere, “Flags”; le tele in bianco e nero, “Flights”, con l’inserto di piccoli giocattoli, tra aeroplanini e animaletti; “New York symphonies”, piccole carte realizzate per questa occasione in cui compaiono, tra le pennellate di colori, frammenti di spartiti musicali.
«Sotto la mia foto dovrebbe esserci la scritta “non c’è limite all’umana faccia tosta” – scherza il poliedrico artista -. Un amico, Massimo Cotti, mi ha chiesto nel 2009 un lavoro per un’iniziativa benefica. Io non avevo niente ed ho improvvisato, poi le cose sono piaciute e sono andato avanti». Ad ammirare il lavoro di Faletti, e quindi a sostenerlo, è stata prima di tutto Tiziana Leopizzi, titolare di un archivio d’arte contemporanea di Genova. «Ho sempre visitato musei e guardato opere d’arte ma senza avere mai studiato la tecnica – spiega ancora Faletti -. Anzi non ho ancora capito nemmeno io cosa sto facendo. Mi affido più alla creatività, all’intuito, mi confronto con quello che non ho. Nelle grandi tele si vede tutto il mio carattere di Sagittario, giocoso e confusionario, mentre nelle carte viene fuori il mio ascendente, Vergine, che mi porta ad essere rigoroso».
Conoscendo le tante e fortunate esperienze nella musica e poi nella scrittura, viene naturale chiedersi, e chiedergli, come i diversi linguaggi si intreccino e si influenzino reciprocamente. «Se la musica ti fa drizzare i peli per l’emozione e se con la scrittura porti in casa personaggi che poi diventano quasi amici, con la pittura puoi dare tutte le impressioni in una frazione di secondo, in un flash subitaneo – chiosa l’autore-artista -. Nel nuovo album di Mina c’è un brano scritto da me, dedicato ad una mia amica scomparsa recentemente: in quelle parole ci sono molte cose pittoriche, delle immagini che mi sarebbe piaciuto portare sulla tela ma che alla fine avevano una loro chiarezza come versi di una canzone». Orario: mar-ven 9.30-16, sabato e domenica 10-18.30. Info: www.museomusicabologna.it.
PAOLA NALDI
Edited by Milea - 4/7/2014, 13:31
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