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Le preposizioni
Le preposizioni sono termini senza un proprio significato, ma con un compito preciso: legare in modo logico due elementi della frase allo scopo di attribuire significato alla frase stessa.
Le preposizioni si distinguono in:
• preposizioni semplici; sono nove e invariabili nel genere e nel numero.
• preposizioni articolate; sono numerose e variano nel genere e nel numero, perché sono formate da una preposizione semplice e da un articolo determinativo.
Davanti alle parole che iniziano con una vocale le preposizioni articolate si apostrofano, proprio come gli articoli determinativi. Es: dall’investigatore; dall’entrata; all’uovo; nell’occhio; sull’altalena.
Davanti ai nomi propri
Davanti ai nomi propri non si utilizzano le preposizioni articolate, ma quelle semplici. Es: E’ la casa della Giulia (forma errata)- E’ la casa di Giulia (forma corretta) Vado dal Gianni (forma errata) - Vado da Gianni (forma corretta)
Le preposizioni articolate si usano, invece, davanti ai nomi propri geografici, di squadre e ai cognomi nel caso in cui indicano una famiglia o una donna.
Es: La scalata del Monte Bianco. Un volo sull’Atlantico. La più bella partita della Roma. Sono ospite dei Brambilla. L’opera della Merini.
La lingua cambia
La lingua è in continuo rinnovamento e spesso accade che espressioni non del tutto corrette diventino di uso così comune da essere accettate. A proposito di preposizioni, questo succede spesso.
Si dice ma si dovrebbe dire
torta al cioccolato torta di cioccolato
bistecca ai ferri bistecca sui ferri
festa da ballo festa di ballo
moneta da due euro moneta di due euro
lontano da casa lontano di casa
arrivare in tempo arrivare a tempo
insieme a qualcuno insieme con qualcuno
scrivere alla lavagna scrivere sulla lavagna
pasta al sugo pasta con il sugo
Preposizioni e ortografia
Di, dì o di’?
Questa borsa è di Lia è una preposizione semplice.
Un dì la mamma chiese a Cappuccetto Rosso è un nome (giorno) vuole l’accento.
Di’ a Fabio ciò che pensi! è un verbo (modo imperativo di dire): vuole l’apostrofo.
A o ha ? Ai o hai? Particolare attenzione meritano le preposizioni a/ai che sono facilmente confuse con le forme ha/hai del verbo avere.
Es: Amelia ha (verbo avere, vuole l’acca) studiato una poesia a (è una preposizione, non vuole l’acca) memoria. Tu hai ( verbo avere, vuole l’acca)incontrato Maria ai (è una preposizione, non vuole l’acca) giardini
Per distinguere le preposizioni dalle voci del verbo avere e memorizzare la regola, impara la filastrocca.
-are, -ere, -ire…l’acca fan fuggire.
-ato,-ito,-uto…l’acca han sempre avuto
Es: Sono venuto a studiare? Maria ha già studiato con me. Ha imparato a cucire da sua mamma. Hai avuto il voto che meritavi; impara a eseguire i compiti seriamente.
Da, dà o da’?
Es: Non vedo Claudio da sei mesi. (è una preposizione semplice) Chi mi dà qualche indicazione? (è l’indicativo del verbo dare, vuole l’accento) Da’ una mano a tua sorella (è l’imperativo del verbo dare: vuole l’apostrofo, poiché la forma potrebbe essere sostituita dalla forma estesa dai)
Attenzione
Le preposizioni su, tra e fra non si accentano.
(Milea)Edited by Milea - 21/7/2021, 20:10
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