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René Magritte
La speranza rapida
( L'Espoir rapide )
1928
Olio su tela
49,5 x 64 cm.
Kunsthalle - Amburgo
Scrive Magritte in “Le parole e le immagini”: “Qualsiasi forma può sostituire l’immagine di un oggetto...Le figure vaghe hanno un significato tanto necessario e tanto perfetto quanto quelle precise... A volte i nomi scritti in un dipinto designano cose precise, e le immagini cose vaghe”.
In “La speranza rapida” cinque forme vaghe popolano un paesaggio appena accennato su uno sfondo scuro. Che cosa rappresentino ce lo dicono i rispettivi nomi, affiancati a ogni forma e scritti in un corsivo elegante e lezioso. Paradossalmente, queste scritte sono credibili, nel senso che affidano a ogni figura il significato che più si adatterebbe alla loro posizione rispetto all’orizzonte: la nuvola, conformemente alle nostre aspettative, se ne sta sospesa nel cielo, e pur non sembrando affatto una nuvola, non è difficile guardarla come se lo fosse.
Allo stesso modo, non facciamo fatica a credere che il cilindro irregolare in basso a sinistra sia un albero, e che l’ammasso molliccio sulla destra rappresenti un cavallo: sicuramente, se lo fosse non potrebbe stare in una posizione migliore. Allo spettatore non resta che attendere che quelle forme vaghe prendano a poco a poco la forma che suggerisce il loro nome, e avrà di fronte il quadro più “normale” di Magritte.
Ancora una volta, l’artista belga si prende gioco delle convenzioni che condizionano il nostro linguaggio: e lo fa dipingendo un paesaggio convenzionale in modo non convenzionale. Servendosi, in maniera beffarda, dell’ingenua sincerità del bambino, che indicando lo scarabocchio che ha appena tracciato sul foglio di carta non ha alcun dubbio nell’assegnargli il nome che, solo, gli compete. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 20/1/2023, 10:57
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