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René Magritte
L'assassino minacciato
( L'Assassin menacé )
1926
Olio su tela
150,4 x 195,2cm
MoMa - New York
Uno dei quadri più grandi dipinti da Magritte negli anni Venti, “L'assassino minacciato” si presenta a prima vista come il fotogramma di un film noir. In primo piano, nascosti dal muro ai due lati della porta, due uomini in bombetta, armati l’uno di una clava, l’altro di una rete.
La porta apre su un ampio palcoscenico, una stanza da letto fredda e scarsamente ammobiliata in cui compaiono due figure: un uomo elegante, assorto nella contemplazione della tromba di un grammofono (o, più probabilmente, rapito dalla musica che ne esce); e un cadavere di donna, distesa nuda sul letto. Dalla finestra sullo sfondo si affacciano infine tre uomini, o meglio tre volti quasi identici, che fanno da muti testimoni della scena.
Circondato, l’assassino non ha scampo, eppure non sembra essersi reso conto della gravità della situazione.
L’immagine rende subito chiaro quali sono i buoni e quale il cattivo: eppure lo spettatore, urtato dall’anonimato dei poliziotti in primo piano come dall’omologazione di quelli sullo sfondo, non può reprimere un moto di simpatia per quella figura esile e raffinata, nonostante l’efferato delitto che ha appena commesso.
E quanto più l’ingranaggio perfetto studiato dalla polizia sembra stringerlo in una morsa fatale, tanto più forte è la certezza che ne uscirà affatto, eternamente bloccato nel fermo immagine che ha trasformato questa storia in un quadro: l’ennesimo incantesimo di Fantomas che da vero regista delle vicende di cui è l’unico, incontrastato protagonista decide di sfuggire alla cattura congelando l’azione un istante prima che essa si compia. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 20/1/2023, 14:21 |
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