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René Magritte Il naufragio del buio ( Les Epaves de l'ombre ) 1926 Olio su tela 120 x 80 cm. Musèe de Grenoble - Grenoble
Negli anni Venti la pittura di Magritte è piena di oggetti misteriosi dipinti con tutti i crismi di una resa fedele del reale eppure “astratti”, in quanto non riconducibili a nulla che abbia un’utilità o un senso. Siamo molto lontani dagli oggetti surrealisti “a funzionamento simbolico” di Salvador Dalì e Meret Oppenheim. Gli oggetti di Magritte, dal bilboquet al sonaglio, alla carta traforata, sconcertano nella loro paradossale inutilità, nel loro non alludere a null’altro che a se stessi, nel non senso della loro presenza nel mondo.
L’oscurità cui allude il titolo di questo quadro è proprio quella in cui l’uomo si trova nel momento in cui perde la virtù adamitica di dare un nome, e conferire un senso agli oggetti.
La rete romboidale adorna di piume, i ritagli di legno dalla forma tanto precisa quanto incomprensibile, il becco senza testa sostenuto da un piccolo cilindro di piombo sono altrettante lettere di un alfabeto il cui significato è andato perduto, private di qualsiasi traducibilità. Allo spettatore non resta che naufragare nella loro oscurità, perdersi nel loro mistero.
A monte di questa operazione c'è ancora de Chirico, l’enigma delle sue squadre e dei segni cabalistici che adornano molte lavagne del periodo metafisico. “I buoni artefici nuovi sono filosofi che hanno superato la filosofia”, ha scritto de Chirico: un modo come un altro per dire che la pittura non è che una visualizzazione del pensiero, affermazione sul filo della quale corre l’affinità che lega i due artisti.
Un’affinità che Magritte non si stancherà mai di riaffermare, come dimostra un testo del 1965 scritto a quattro mani con Bosmans: “Sulla via aperta da de Chirico non si deve attendere alcun progresso: più che a un progresso, tale via dà accesso alla fecondità del mondo e del pensiero. La pittura di Magritte non ha mancato di parteciparvi: è il meno che si possa dirne, e già questo invita a riconoscerle un valore inestimabile”. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 20/1/2023, 14:39
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