Casello daziario, Henri Rousseau detto "Il Doganiere", 1890

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/3/2011, 20:18     +1   -1
Avatar

Group:
Moka
Posts:
47,194
Reputation:
+18,084

Status:




493px-The_Customs_Post_by_Henri_Rousseau_c1890

Henri Rousseau
detto "Il Doganiere"
Casello daziario
1890
Olio su tela
37,5X32,5cm
Courtauld Institute Gallery - Londra



Da un'immagine fermata dal fotografo Eugène Atget del casello daziario presso la porta di Vanves ci accorgiamo come Rousseau abbia raffigurato la sede del suo impiego con grande fedeltà, sebbene la maniera sia lontana dalla resa formale naturalistica.

Nella fotografia la porta si mostra desolata, le figure dei due dazieri in divisa in divisa sono puro contorno, macchie quasi indistinte e definite da scarsi e fuggevoli guizzi di luce che a malapena si differenziano dall'oscurità del muro; rimangono immobili e isolate come monumenti di bronzo, sottolineando la carica decorativa verticale delle inferriate e degli altri lampioni.

E' identica l'impressione che si prova guardando l'omaggio che Rousseau ha voluto rendere a quelle strutture dove per più di venti anni ha visto passare merci e uomini, ha contato i mattoni dei muri, il numero delle sbarre delle cancellate, gli alberi intorno.

Intanto guardava il paesaggio da entrambi i lati, rendendosi conto che quel diaframma alla periferia della città era la fine di un mondo e l'inizio di un altro complementare differente; ne ha assaporato la poesia di spartiacque e la monotonia delle attese vuote, senza tempo.

Sul piano formale il dipinto si impone per il gioco delle verticali: i cancelli, i lampioni, i quattro grandi alberi in fila lungo il sentiero stretto, plotone di cipressi, quasi colleghi della figurina nera sul muricciolo, i comignoli della città città industriale oltre il verde, e poi l'agile guglia del campanile.

Ogni elemento è orchestrato per puro gioco estetico, come i richiami dei colori: i verdi dei prati e degli alberi; il bianco dei sentieri, delel rifiniture dei muri, di un'improbabile garitta e degli edifici in alto, la parte più nobile della città; il giallo-verde delle siepi; i rossi sporchi dei tetti.

In questo dipinto Rousseau mostra di avere aggiunto un altro tassello nella crescita della tecnica coloristica che mantiene ferma la composizione, la cui piattezza è dovuta al tipico mezzo linguistico del pittore: la prospettiva aerea. ( Mar L8v )







Edited by Milea - 19/8/2021, 14:55
 
Web  Top
0 replies since 29/3/2011, 20:18   61 views
  Share