Il pifferaio (Le Fifre), Edouard Manet, 1866

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view post Posted on 7/3/2011, 21:11     +2   +1   -1
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Edouard Manet
Il pifferaio ( Le Fifre )
1866
Olio su tela
160X98cm
Musèe d'Orsay - Parigi



Per calmare le acque dopo lo scandalo suscitato l'anno precedente da "Olympia", Manet preparò per il nuovo Salon due figure singole, in piedi: il ritratto dell'attore tragico Rouvière e "Le Fifre", immagine di un ragazzino di stanza con la guardia imperiale, modello procuratogli dall'amico comandante Lejosne.

Nonostante la mossa pacificatrice, era ormai il nome stesso di Manet a suscitare l'orrore dei giurati, che respinsero i due dipinti.

Il giovane Emile Zola, invece, segnando l'inizio di una lunga amicizia, scrisse un'entusiasta recensione dell'opera, il cui carattere era certamente analogo a quanto egli si proponeva con la scrittura: "Non credo sia possibile ottenere un effetto più potente con mezzi più semplici".

Manet tirava qui le somme di quanto aveva appreso con il viaggio in Spagna di pochi mesi prima, dove aveva particolarmente ammirato il ritratto di un attore del suo idolo Velazquez, al quale "Le Fifre" è un esplicito omaggio.

Eliminando ogni dettaglio, il pittore si concentra sulla figura del ragazzino, rappresenta contro uno sfondo neutro; il contrasto deciso dei tre colori principali ( rosso, nero, bianco ), domina l'immagine eseguita con una stesura piatta, la cui voluta bidimensionalità è accentuata dal contorno nero che chiuse ogni forma.

Proprio il dato stilistico, con la sua dirompente modernità, doveva del resto agitare ulteriormente gli animi della giuria, che era dominata da pittori classicisti, quali Cabanel e Meissonier.

La critica ufficiale, ancora nel 1884, avrebbe rimproverato attraverso la voce di Mantz, la mancanza di ambientazione e la neutralità dello sfondo: "niente terreno, niente aria, niente prospettiva", come pure la sagoma piatta, trattata alal stregua di una carta da gioco, "divertente esemplare di un immaginario ancora barbaro".

Come già aveva fatto in precedenza, infatti, Manet elevava a dignità e dimensione di ritratto ufficiale un soggetto da scena di genere, trasformandolo in un'icona moderna. ( Mar L8v )




Edited by Milea - 18/9/2021, 13:03
 
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