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Edouard Manet
Vaso di peonie su un piedistallo
1864
Olio su tela
93,2X70,2cm
Musèe d'Orsay - Parigi
Manet inserì spesso dei brani di natura morta nelle proprie opere, ma vi dedicò rappresentazioni esclusive in due soli periodi della vita, nel biennio 1864-65 e all'inizio degli anni ottanta, quando la salute in costante peggioramento non gli permetteva di lavorare a composizioni più ambiziose.
Il dipinto del Musèe d'Orsay, di notevoli dimensioni, mostra un piccolo vaso in una ceramica decorata, tipico dell'epoca di Napoleone III, con un mazzo di fiori rosa e rosso scuro, esplosioni di colore chiaro luminoso in mezzo alle sagome verde scuro delle foglie; uno stelo è caduto sul piano del tavolo, sul quale giace anche un mucchietto di petali rosa.
Secondo diversi critici, Manet si riallaccia alla tradizione della vanitas, la rappresentazione della caducità della bellezza, destinata inevitabilmente a sfiorire.
Lo splendido mazzo, che si allarga in tutte le direzioni, stacca potentemente, per tonalità di colore e vivacità della stesura pittorica, rispetto al fondale scuro e omogeneo.
Le nature morte floreali erano un genere assai frequentato, da Fantin-Latour a Degas, fino a Monet e Renoir, che ne dipinsero parecchie agli esordi.
Quelle di Manet, però, se ne differenziavano, caratterizzandosi per la scelta di fiori con corolle grandi e petali carnosi che riempivano con pochi tralci tutta la superficie dipinta.
Le peonie erano all'epoca un fiore alla moda, da poco importato dall'Oriente e Manet dedicò loro un'intera serie di dipinti.
Vincent Van Gogh, il quale trasferitosi a Parigi, cominciò a rappresentare nature morte floreali, restò affascinato dal dipinto di Manet, di cui apprezzava il raffinato contrasto cromatico e la pennellata pastosa. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 18/9/2021, 13:19 |
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