Il viaggio inquietante, Giorgio de Chirico, 1913

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view post Posted on 4/3/2011, 09:33     +2   +1   -1
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Il-viaggio-inquietante-P
Giorgio de Chirico
Il viaggio inquietante
1913
Olio su tela
75X107cm
MoMa - New York







Tra i motivi che con maggior frequenza ritornano nella pittura di de Chirico di questi anni, quello del viaggio è uno dei più ricorrenti.

A volte è lo stesso titolo a manifestarlo chiaramente, come in questo caso, altre volte viene suggerito dalla presenza di locomotive, velieri, carrozzoni da trasloco.

Anche in questa tela si affaccia, inquadrata in un portico centinato, una sbuffante locomotiva, forse ferma a una piccola stazione che si immagina dietro il muro di mattoni rossi che sbarra la linea dell'orizzonte, lo stesso muro che cingeva il giardino della casa del pittore a Volos, oltre il quale si sentivano passare i treni delle Ferrovie Tessale.

Il senso di mistero che è già introdotto nel titolo del dipinto, nasce soprattutto dall'accavallamento di quelle pareti aperte da archi, quasi lo sfondo di una scena teatrale nella quale non ci si preoccupa tanto della verosimiglianza prospettica, quanto di creare un'atmosfera di inquietante presagio.

La giovinezza di de Chirico in Grecia era trascorsa fra continui cambi di residenza; i traslochi erano molto frequenti e anche i viaggi: il vedere mutare così spesso l'orizzonte delle pareti domestiche, deve aver colpito profondamente l'immaginazione del piccolo Giorgio.

Un riflesso della malinconia che si accompagna all'abbandono dei luoghi familiari si avverte anche nel racconto di uno dei trasferimenti fatto nelle "Memorie". "Si abitò per poco tempo in casa Gunarakis. Mio padre doveva fermarsi a Volos per un lungo periodo perchè un altro ramo della ferrovia veniva costruito lungo i monti che si snodano a levante della città. Allora con tutti i mobili, i bauli e le valigie si partì alla volta della città. Allora con tutti i mobili, i bauli e le valigie si partì alla volta della città degli Argonauti, sopra un piroscafo che salpò dal Pireo".

Un'altra esperienza di de Chirico pare però ben viva nel titolo del quadro: quella della fuga da Torino nel marzo 1912 quando, con un atto che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze se fosse stato arrestato alla frontiera, disertò, abbandonando il reparto militare, e si rifugiò a Parigi. ( Mar L8v )








Edited by Milea - 30/8/2022, 10:20
 
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