La nostalgia dell'infinito, Giorgio de Chirico, 1912

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view post Posted on 2/3/2011, 19:52     +2   +1   -1
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La-nostalgia-dellinfinito-P

Giorgio de Chirico
La nostalgia dell'infinito
1912
Olio su tela
135X65cm
MoMa - New York







Il quadro appartiene a un imprecisabile periodo del 1912 e inaugura la serie delle "torri".

Come nella "Grande torre", con cui il dipinto ha molti aspetti in comune, al centro campeggia un enorme edificio a base quadrata con tre ordini di colonnati sovrapposti.

Il terreno, dal collirio giallastro come di sabbia, presenta una accentuata convessità che sembra spingere verso il cielo tutta la costruzione, già in sé slanciata.

Il settore a forma di piramide tronca che termina in un aereo loggiato, ricorda la grande cupola a padiglione della Mole Antonelliana di Torino e tutti gli studiosi di de Chirico concordano nell'identificare la torre del dipinto con la visionaria costruzione progettata da Alessandro Antonelli e terminata proprio del 1888, data fatale in cui cadono la morte dell'architetto, le manifestazioni della follia di Nietszche che si trovava allora nella capitale sabauda e la nascita del pittore in una remota cittadina balcanica.

I due personaggi che paiono conversare, immobili nel grande spiazzo vuoto, proiettano lunghe ombre sul terreno, quasi fossero lo gnomone di una meridiana, dilatando il sentimento di infinito spaziale suggerito dal titolo fino a una dimensione sovrumana che comprende il tempo e il suo trascorrere.

"Ci sono molti più enigmi nell'ombra di un uomo che cammina sotto il sole che in tutte le religioni passate, presenti e future" scrive de Chirico in un passo compreso nei "Manoscritti parigini"; e ancora in un saggio intitolato "Quelques perspectives stur mon art", parlando di Torino e del suo autunno scrive: "E' qualcosa di vasto, allo stesso tempo vicino e lontano, una grande serenità, una grande purezza, molto vicina alla gioia che prova il convalescente quando si rimette da una lunga e penosa malattia. E' la stagione dei filosofi, dei poeti e degli artisti inclini a filosofare. Il pomeriggio le ombre sono lunghe e dappertutto regna dolce immobilità". ( Mar L8v )






Edited by Milea - 30/8/2022, 10:37
 
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