Melanconia, Giorgio de Chirico, 1912

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view post Posted on 2/3/2011, 14:46     +2   +1   -1
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Melanconia-P

Giorgio de Chirico
Melanconia
1912
Olio su tela
79X63,5cm
Estorick Collection of Modern Italian Art - Londra







Dipinto probabilmente nell'autunno del 1912, questo quadro è tra i primi a raffigurare la statua di Arianna dormiente, un motivo iconografico destinato ad avere grande fortuna nell'opera dechirichiana.

La mesta figura della figlia del re cretese Minosse, abbandonata sull'isola di Nasso dal giovane eroe ateniese Teseo, che ella stessa aveva aiutato a vincere il Minotauro e a uscire salvo dagli inganni del Labirinto, diventa per de Chirico l'immagine della malinconia, come del resto è confermato dall'iscrizione incisa sul piedistallo della statua.

L'atmosfera del quadro è dominata da quel sentimento di solitudine colma di presagio che è forse l'elemento di maggior fascino dell'opera.

I chiari riferimenti a Nietzsche e alla città di Torino dalla singolare bellezza crepuscolare, nella quale il filosofo tedesco visse gli ultimi mesi di febbrile attività prima di sprofondare nelle tenebre della follia, sono un'ulteriore conferma dell'importanza che il poeta di Zarathustra ebbe nell'indirizzare le ricerche di de Chirico.

In una lettera a Fritz Gartz del gennaio 1910, il pittore aveva scritto: "Sa lei ora si chiama il poeta più profondo ? Probabilmente lei mi parlerà subito di Dante, di Goethe e di altra gente. Il poeta più profondo si chiama Friederich Nietzsche".

Del resto, nella sezione di "Così parlò Zarathustra" titolata "Il canto della melanconia" si incontrano figure definite "diavolo melanconico", "demonio al crepuscolo", "spirito della melanconia vespertina".

E in Ecce Homo, parlando del fatale autunno del 1888 il filosofo scrive: "...arrivai il pomeriggio del 21 settembre a Torino, il mio luogo, provato, da allora in poi mia residenza...ozio di un dio lungo il Po...Non ho mai vissuto un autunno simile, e neppure avevo mai ritenuto possibile una cosa del genere sulla terra; un Claude Lorrain prolungato all'infinito, ogni giorno di una uguale indomabile perfezione". ( Mar L8v )








Edited by Milea - 30/8/2022, 10:48
 
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