Il guitarrero, Edouard Manet, 1860

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view post Posted on 1/3/2011, 20:27     +2   +1   -1
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Manet_Il_guitarrero_P

Edouard Manet
Il guitarrero
1860
Olio su tela
147X114,3cm
Metropolitan Museum of Art - New York



Il dipinto fu una delle attrazioni del Salon del 1861, tanto che venne riposizionato rispetto alla prima, sfavorevole, collocazione e premiato con una menzione d'onore, lanciando Manet quale giovane promessa dell'arte francese.

All'origine dell'opera c'era un'operazione premeditata; l'artista si era visto rifiutare "Il bevitore d'assenzio" all'edizione precedente, nel 1859 l'amico Antonin Proust riferisce il suo commento: "ho rappresentato un tipo parigino, studiato a Parigi, mettendo nell'esecuzione la semplicità che ho trovato in Velazquez. Non viene capito. Forse si comprenderà meglio se faccio un tipo spagnolo".

La cultura iberica era di moda in Francia sin dal 1840 e l'artista nutriva una grande passione per la pittura spagnola del Seicento che aveva studiato e copiato al Louvre, mentre non si era mai recato sul posto.

Diversi critici videro nella raffigurazione un pezzo di grande realismo, mentre il costume era frutto di una pittoresca invenzione d'atelier.

Allo stesso modo, il personaggio non ritraeva un vero chitarrista, bensì un modello in posa: già durante la realizzazione del quadro.

Manet scoprì di aver rappresentato un suonatore mancino con una chitarra accordata per essere suonata da un destro.

Un gruppo di giovani pittori realisti, in ogni caso, fu entusiasta dell'opera e organizzò una vera e propria spedizione nello studio del pittore, rintracciando nella tela, secondo il critico Desnoyers: "una pittura che sta in mezzo tra quella detta realista e quella detta romantica".

Nonostante non fosse una rappresentazione filologicamente corretta, dal punto di vista stilistico l'osservazione era esatta.
Per mezzo di un impianto assai semplice e di una stesura pittorica sintetica e contrastata, l'artista - che sosteneva di aver realizzato la testa di getto, in due ore - otteneva un'immagine di forte impatto.

Alla posa vivace e dinamica, Manet associava le grandi macchie cromatiche delle diverse superfici, con dettagli straordinari quali il fazzoletto bianco, le scarpe con la suola sfilacciata e il vaso rosso. ( Mar L8v )







Edited by Milea - 18/9/2021, 14:15
 
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