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Amedeo Modigliani Cariatide 1913 Olio su tela 81X45cm Collezione privata
Cariatide significa donna di Carie, antica città della Laconia, e poiché nell'antichità furono le donne di Carie, fatte prigioniere dagli Ateniesi per aver parteggiato per i Persiani, a essere raffigurate a sostegno degli architravi, per cariatide ora s'intende una statua femminile usata in funzione di elemento architettonico portante.
Modigliani rappresenta la figura femminile del dipinto con le braccia alzate e i palmi delle mani rivolti verso l'alto, proprio al fine di indicare l'ipotetica funzione del soggetto. Ma invece di servirsi di prototipi tratti dall'antichità greca e romana, al quale rimanda il titolo dell'opera, sceglie altre fonti.
Questa cariatide appare ispirata alla statuaria etrusca, ma soprattutto quella africana e a quella Khmer, in voga a Parigi ai tempi dell'arrivo del pittore livornese nel 1906.
Figure analoghe, infatti, venivano scolpite nella Costa d'Avorio a sostegno dei troni dei capi tribù.
Era stato Paul Alexandre a introdurre Modigliani alla conoscenza dell'arte primitiva, e pare sia stato con Alexandre che egli abbia scoperto il museo etnografico del Trocadero.
Ma nell'ambito di questa scoperta Modigliani probabilmente vide con nuovi occhi anche l'arte egiziana, alla quale indirizzava l'amica Anna Achmantova, sostenendo che tutto il resto non fosse degno di attenzione.
Questo dipinto fa parte di una più vasta serie di una dozzina di oli di grande formato eseguiti tra il 1911 e il 1913, composta anche da disegni preparatori, eseguiti a partire dal 1910, in parallelo ad alcune sculture, due delle quali raffiguranti figure in piedi, le altre, invece, solo delle teste. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 31/7/2022, 15:04
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