Posts written by Lottovolante

view post Posted: 9/5/2010, 14:09     Gatto e uccello (Cat and bird) - Klee




Paul Klee
Gatto e uccello
1928
Olio e inchiostro su garza
su compensato 38,1 x53,2
MoMa, New York







E' una delle opere che meglio rappresenta il connubio sempre nuovo e gioioso operato dall'artista fra i fenomeni della natura, i fiori, gli animali, i giardini, e i momenti particolari dell'esistenza umana, il ricordo, la speranza, la felicità attraverso i quali tali fenomeni vengono riformulati, ogni volta con tecniche e colori diversi, la cui complessità sfiora il virtuosismo, nella totale libertà di motivi, materiali, supporti e pigmenti colorati.

La costante indagine artistica di Paul Klee su tecniche e colori è indissolubilmente legata all'attività svolta presso la Bauhaus, dove entrò nel 1920, e da dove trasse nuovi stimoli nell'approfondimento teorico della costruzione dell'immagine, dando origine ai primi quadri ottenuti dalla combinazione dei segni, delle superfici dello spazio e delle scale cromatiche che consentono all'artista un'ulteriore esaltazione della componente di inventiva fantastica dei suoi dipinti.

Klee affermava che uno degli obiettivi che si proponeva era di "rendere visibili le visioni segrete".

"Gatto e uccello" nasce probabilmente da una di questa visioni nelle quali l'artista, ritendendo che i bambini siano più vicini alle fonti di creatività, riformula l'immagine cercando di non allontanarsi dall'immediatezza espressiva dell'arte infantile.

Il quadro dunque non rappresenta soltanto il gatto e l'uccello, quanto piuttosto il gatto che ha in mente l'uccello, raffigurato più piccolo proprio in mezzo agli occhi del felino, in corrispondenza col suo cervello.

Il disegno semplificato al massimo è una sottilissima linea nera che crea giochi geometrici con le forme che rappresenta. I grandissimi occhi verdi del gatto si incontrano con l'inizio del suo naso e delle orecchie, a mo’ di decoro, e l'uccello è una composizione di tre sole forme con due semplici linee per le zampette. ( Mar.L8v )






Edited by Milea - 5/9/2022, 23:01
view post Posted: 6/5/2010, 21:43     +5Robert Rauschenberg - Letto (Bed) - ARTE CONTEMPORANEA: il '900

Le esplorazione artistiche di

Robert Rauschenberg


RauschenbergP



Il frutto più significativo dell'esigenza di Rauschenberg di portare la realtà quotidiana nell'opera sono i cosiddetti combine-paintings (o combines).
La tendenza di Rauschenberg a combinare elementi diversi è testimoniata già dai primi collage, opere ancora non del tutto mature.
Attorno al 1955, realizza alcune grandi tele in cui applica pezzi di giornale e di tessuto, su cui poi interviene con energiche pennellate di colore (Rebus, 1955). Dalla fine del 1955 comincia ad applicare sulla tela elementi sempre più grandi e in quantità sempre maggiore.
Gli elementi impiegati vanno da oggetti di uso quotidiano a semplici frammenti, raccolti nelle case di amici, per le strade o nelle discariche. La gamma comprende: scatole di cartone, pezzi di legno, tessuto, materassi, lamiere, vetro, specchi, barattoli, fili elettrici, componenti di elettrodomestici, perfino animali imbalsamati.
Inizialmente, come supporto Rauschenberg si serve di normali tele. Con il complicarsi del procedimento, però, deve adoperare pannelli di legno, basamenti, vere e proprie intelaiature. Su di esse combina i vari elementi, da cui il termine "combine". Interviene, quindi, con il colore, che gli serve da legante.
L'esecuzione in rari casi è semplice e rapida. In genere richiede tempi lunghi. A volte perfino anni, come nel caso di Odalisque (1955-58 - nella foto ). Ciò che risulta non sono "quadri" in senso tradizionale, ma specie di quadri-sculture, o di strani assemblaggi.


Odalisk-1955-1958



L'accostamento eclettico di oggetti e l'effetto di spiazzamento che ne deriva presentano analogie con il Dadaismo, in particolare con i "ready-made" di Marcel Duchamp e i "Merz" di Kurt Schwitters. Questo legame di parentela ha indotto a definire il lavoro di Rauschenberg e del collega Johns "New Dada".
In effetti, l'esempio di Duchamp è stato importante per l'evoluzione di Rauschenberg. Nonostante questo la sua impostazione di fondo è diversa da quella di Duchamp. Il prelievo di oggetti comuni non è strumento di negazione dell'arte o di riflessione sul concetto di arte, come per i dadaisti. Alla base dell'assemblaggio di oggetti e immagini compiuto da Rauschenberg non vi sono teorie particolari, ma il bisogno di lavorare con una superficie e materiali nuovi. Il desiderio di vedere il quadro uscire all'infuori, a invadere lo spazio.







Edited by Milea - 16/9/2021, 20:52
view post Posted: 6/5/2010, 21:14     +6Robert Rauschenberg - Letto (Bed) - ARTE CONTEMPORANEA: il '900




RAUSCHENBERG, Robert
Bed - Letto
1955
Combine painting
Olio e matita su cuscino, trapunta e lenzuolo su supporto di legno
(Oil and pencil on pillow, quilt, and sheet on wood supports)
191,1 x 80 x 20,3 cm.
MoMA, New York.
Gift of Leo Castelli in honor of Alfred H. Barr, Jr.



E' il primo "combine painting" con cui Rauschenberg ha scandalizzato l'opinione pubblica di tutto il mondo..." E' un'opera di statura e importanza uniche. Vera e propria icona dell'arte americana del dopoguerra, unisce lo stile pittorico degli espressionisti astratti e una nuova apertura verso i materiali di spoglio. Come altri lavori di Rauschenberg di questo periodo, 'Letto' è stato riconosciuto come segno del rinnovato interesse verso i primi esperimenti Dada così come un precedente per gli aspetti fondamentali dell'arte americana degli anni sessanta".

In questo modo il curatore del dipartimento di pittura e scultura del MoMa, Kirk Varnedoe, accoglieva l'opera di Rauschenberg donata nel 1979 al museo. L'opera era già stata soggetto di alcuni scandali e notevoli controversie quando fu esposta le prime volte; al Festival dei Due Mondi di Spoleto fu addirittura ritirata dalle autorità.

'Letto' si presentava al pubblico con la stessa energia dirompente delle opere dei migliori espressionisti astratti, ma associava a quest'aspetto reali testimonianze intime di un quotidiano squallido, elevate da Rauschenberg al ruolo di opera d'arte e dunque come tali appese al muro.


Sembra che l'artista, a corto di denaro per acquistare una tela, abbia deciso di utilizzare il cuscino, le lenzuola e un vecchio quilt del proprio letto, fissandoli su un supporto di legno e intervenendo su questi con il colore e la matita.
Attraverso questo intervento l'artista avrebbe combinato il 'gesto' degli espressionisti astratti con oggetti tratti dal contingente, dall'ordinario, ispirandosi alle ricerche da qualche anno condotte dal musicista John Cage che inseriva suoni o rumori della vita quotidiana nelle proprie composizioni...

...al fine di evocare l'integrazione dell'arte con la vita...( Mar.L8v )






Edited by Milea - 8/5/2023, 12:19
view post Posted: 2/5/2010, 12:49     +1Michael Nyman-The sacrifice - MUSICA CLASSICA


C'è un grande silenzio
dove non c'è mai stato suono,
c'è un grande silenzio
dove suono non può esserci,
nella fredda tomba,
del profondo mare...



















Quanto di più vicino a ciò che sento dentro...


view post Posted: 2/5/2010, 12:42     La madre di Cecilia - Pensieri e poesie

Come il fiore già rigoglioso sullo stelo
cade insieme col fiorellino ancora in boccio,
al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato...




image







Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco e ammortito ne' cuori.

Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta;
ma tutta ben accomodata, co' capelli divisi sulla fronte,
con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata
per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio.
Né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur un braccio,
col petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva;
se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte,
con una certa inanimata gravezza, e il capo posava sull'omero della madre,
con un abbandono più forte del sonno: della madre, ché,
se anche la somiglianza de' volti non n'avesse fatto fede,
l'avrebbe detto chiaramente quello de' due ch'esprimeva ancora un sentimento...



Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d'insolito rispetto, con un'esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno né disprezzo, - no! - disse: - non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro: prendete -. Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese. Poi continuò: - promettetemi di non levarle un filo d'intorno, né di lasciar che altri ardisca di farlo, e di metterla sotto terra così.

Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l'inaspettata ricompensa, s'affaccendò a far un po' di posto sul carro per la morticina. La madre, dato a questa un bacio in fronte, la mise lì come sur un letto, ce l'accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l'ultime parole: - addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch'io pregherò per te e per gli altri -. Poi voltatasi di nuovo al monatto, - voi, - disse, - passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola.

Così detto, rientrò in casa, e, un momento dopo, s'affacciò alla finestra, tenendo in collo un'altra bambina più piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne esequie della prima, finché il carro non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve. E che altro poté fare, se non posar sul letto l'unica che le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato...


Alessandro Manzoni
"Promessi sposi" cap 34.

https://caffetteriadellemore.forumcommunity.net/?t=40936949

...eppure poche presenze ci hanno colpito con maggior realtà...








Edited by Milea - 7/11/2010, 21:45
view post Posted: 2/5/2010, 12:40     ANGELO BRANDUARDI - MUSICA ITALIANA



Fou de Love

significa “pazzo d’amore”...



Sarà stata la pazzia a indurre
l’innamorato non corrisposto a parlare tutte le lingue per
esprimere un concetto così universale, come quello dell’amore?
Le frasi hanno un senso compiuto ma le parole vengono dai posti più disparati;
ecco che ci troviamo il napoletano, l’inglese, lo spagnolo, il francese,
il provenzale, perfino l’italiano antico, e per finire...
qualche termine reinventato, strani miscugli dalla fonetica accattivante.

Spesso l’Amore trova difficoltà nella comunicabilità dei sentimenti
che si provano e a volte ci sembra di parlare davvero una lingua diversa...

Due cuori e una capanna…





image






Sangre (
Sangue)
loviente in core ( che
ama in cuore)
Amai ma
come moro non vivrò
mai
Loviente sangre ( Sangue che
ama)
mit you por siempre ( Con te per
sempre)
e tu non pienze a mme ( E tu non pensi a
me)
T’amo
più tuo son io
che de moi ( che
di me)
son perdido e chiedo di me ( sono
smarrito e chiedo di me)
a les tue braccia (alle
tue braccia)
a los tus besos ( ai tuoi
baci)
now che sarà de mi ( ora che sarà di
me)
Aulentina
tu non vivi per moi ( tu non
vivi per me)
Tiranna mia
tu non vivi per me
I fou de love
( Io impazzisco d’amore)
appriesse a tte
( per te)
Amor che a me me fas le feu, la glace,
plaisir, dolor
(Amore che a me fa gelo, piacere
dolore)
co ch’el vols ( e quel che
vuole)
Tiranna mia
despotista tu sì ( sei una
despota)
Tiranna mia
pianto e riso y desir (
pianto, riso e desiderio )
I fou de love ( Io
impazzisco d’amore)
appriesse a te ( per
te)
Amor che a me me fas le feu,
la glace, plaisir, dolor
( Amore che a me fa gelo, piacere
dolore)
co ch’el vols ( e quel che
vuole)
e scioglie el sangre ( e scioglie il
sangue)
loviente in core ( che ama in
cuore)
rossiente por ti ( ardente per
te)
Vurria vurria ( vorrei
vorrei)
ma prima ‘e murì ( ma prima di
morire)
Vida d’erotica ambicion ( vita di
erotica ambizione)
e moratoria de l’amour ( e
moratoria dell’amore)
e di esiziale inquisicion
( e di esiziale inquisizione)
Tiranna mia
ca ira ( tutto andrà bene)
Sangre (
sangue)
Loviente in core ( che ama in
cuore)
io basio ( io bacio)
las
palabras coi labbri miei ( le parole con le mie
labbra)
e più ti bramo
si el tuo bel labbro
palabra non è
( parola non è)
Galantina
tu non vivi por mi
( tu non vivi per me)
Tiranna mia
tu non vivi
per me
I fou de love ( Io impazzisco
d’amore)
appriesse a ttè ( per
te)
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir,
dolor
(Amore che a me fa gelo, piacere
dolore)
co ch’el vols ( e quel che
vuole)
Tiranna mia
despotista tu sì ( sei una
despota)
Tiranna mia
pIanto e riso y desir ( pianto, riso e desiderio )
I fou de love ( Io impazzisco d’amore)
appriesse a ttè ( per te)
Amor che a me me fas le feu, la glace, plaisir,
dolor
(Amore che a me fa gelo, piacere
dolore)
e scioglie el sangre ( e scioglie il
sangue)
loviente in core ( che ama in
cuore)
morir je vurria ( morire io
vorrei)
d’amour con ti ( d’amore con
te)
ma primma ‘e murì ( ma prima di
morire)
I fou de love ( Io impazzisco
d’amore)
Tiranna tu sì ( Tiranna tu
sei)
Sangriente love ( amore
sanguinante)
in core por ti ( in cuore per
te)





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