Golden Globe 2024, l’abito di Gillian Anderson è un trionfo di…vagine, Abito bianco personalizzato, griffato Gabriela Hearst

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view post Posted on 9/1/2024, 12:33     +4   +1   -1
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Golden Globe Awards 2024: l’abito di
Gillian Anderson è tutto un trionfo di… vagine


Le chiama Yonis, in sanscrito, ma il concetto non cambia. L’attrice stupisce sul tappeto rosso con un abito bianco personalizzato, griffato Gabriela Hearst, al quale ha collaborato lei stessa nella progettazione



Tanto nero, altrettanto bianco, qualche colore qua e là - per la maggiore rosso e rosa - ma la realtà è una e una sola: sono tornati i red carpet con i loro abiti da sogno. Primo appuntamento dell’anno, i Golden Globe Awards dove il gotha di Hollywood ha fatto di tutto per lasciare il segno.

C’è chi ha puntato su di un abito semplice e senza fuochi d’artificio, chi invece ha osato quel tanto che è bastato per portare sul tappeto rosso un ensemble degno di nota. In quest’ultima categoria entra, a pieno titolo, Gillian Anderson che con il suo look dimostra quanto abile sia a far parlare.

Per la star di Sex Education l’outfit è candido, un abito bustier personalizzato color avorio griffato Gabriela Hearst - e progettato insieme al brand dell’attrice G Spot - caratterizzato da una vaporosa gonna dal bordo tagliato a vivo al quale ha abbinato una borsa metallizzata e delle décolleté, entrambe Aquazzura e a gemme di Chopard.


Se a prima vista l’elegante creazione in cady di lana e seta di Gabriela Hearst incarna il glamour della vecchia Hollywood, uno sguardo più attento rivela un tocco più sovversivo: l’aggiunta di decine di vulve ricamate sulla gonna. Sul red carpet dei Golden Globes, la star di “Sex Education” ha spiegato di averla scelta “per tante ragioni” e ha aggiunto: “È appropriata al marchio”.



L’abito ha suscitato un dibattito sui social media e alcuni utenti hanno ipotizzato che la scelta della star - indicata come una “collaborazione” tra l'attrice e la stilista Gabriela Hearst - fosse una tacita dichiarazione a sostegno dei diritti riproduttivi delle donne. La stessa Anderson ha spiegato a British Vogue: “Dal momento che la mia presenza su Instagram ha messo in particolare evidenza gli “yonis” (la parola sanscrita che indica l’utero o la vagina) da quando “Sex Education” è approdato su Netflix e che il mantra del mio marchio (di bevande analcoliche per il benessere) G-Spot è quello di “dare priorità al piacere”, ho voluto portare questo elemento nel design... Sono contenta che Gabriela abbia accettato la sfida”.



Ed è stata una sfida. Secondo l’attrice, ogni motivo ha richiesto tre ore e mezzo di ricamo, per un totale di circa centocinquanta ore. La Anderson ha da tempo proclamato la sua ammirazione per le creazioni e l’eco-sostenibilità del marchio Gabriela Hearst, una stima che a quanto pare è reciproca: nel 2016, la Hearst ha dichiarato al New York Times che l’attrice era la sua musa, aggiungendo: “(È) così sexy, così forte: l’'immagine della bellezza intelligente”.

Celebrazioni anatomiche a parte, l’abito della Anderson aveva un’altra rivoluzionaria caratteristica da red carpet che l’ha resa celebre: le tasche. “È così comodo”, ha detto a Extra TV fuori dall’hotel Beverly Hilton di Los Angeles, dove si è svolta la cerimonia. “Ci sono tasche su entrambi i lati per tenere le mani al caldo”.



 
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view post Posted on 9/1/2024, 12:39     +2   +1   -1
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Beh... dopo centocinquanta ore di ricamo
dieci minuti per rifinire l’orlo inferiore non li hanno trovati?





 
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