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Gioco e Imparo con Pinocchio
(schede didattiche interdisciplinari per la scuola primaria)
Aree di competenza: italiano, arte e immagine, musica antropologia, educazione alla Convivenza civile, matematica, inglese
Il 7 luglio 1881 con la pubblicazione a puntate sul settimanale "Giornale per i bambini" esordisce la fiaba “La storia di un burattino” scritta dal giornalista toscano Carlo Lorenzini, detto Collodi. Il protagonista Pinocchio viene creato da Geppetto, un falegname che voleva fabbricarsi un burattino per avere compagnia e guadagnarsi da vivere girando il mondo.
- C’era una volta…. - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. - No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.
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Cari bambini, io mi presento: mi chiamo Pinocchio e non mi lamento.
Sono un simpatico e bel burattino che ogni tanto fa il birichino.
Ho il naso lungo fatto di legno come matite per il disegno.
Abito dentro un libro importante con molti amici e un grillo parlante, quando il lettore le pagine sfoglia di uscire fuori ci viene voglia.
Così con mossa veloce e scaltra una mano ne prende un’altra e tutti uniti in un girotondo ci presentiamo ai bimbi del mondo!
Curiosità
- Anche se in tutta la storia e nel libro che verrà pubblicato nel 1883, Pinocchio viene sempre definito burattino, in realtà è una marionetta (ovvero un pupazzo di legno che si manovra con i fili) e non un burattino (che invece viene manovrato da sotto infilandovi la mano dentro).
- Pinocchio parlava già prima di essere un burattino Pinocchio si animò quando prese le fattezze di burattino, ma era già vivo come pezzo di legno. Un tronco che nelle prime fasi della storia impazza per il paese, atterra i passanti e persino i Carabinieri, abbatte banchi di frutta, fino a fermarsi davanti la porta di Geppetto che lo modella mentre è già parlante.
- Il Grillo Parlante rappresenta la coscienza di Pinocchio; per questo, nella prima fase della vicenda, il burattino non sopporta la sua ramanzina mentre sta frugando nella casa del padre, e senza fare tanti complimenti lo spiaccica con una mazzetta. Il grillo riapparirà comunque, nelle vesti di fantasma, in diverse occasioni durante il romanzo, perseverando nella sua intenzione di redimere il burattino.
- La Fata Turchina nel libro non agisce da sola ma ha “al suo servizio” tutta una sfilza di animali, tra cui un barboncino-cocchiere, un gruppo di topi che tirano la carrozza e una lumaca-messaggero. La fata nel corso della vicenda cambia diversi ruoli, sebbene sia sempre riconoscibile dal colore dei capelli.
- L’animale che ingoia Geppetto e Pinocchio non è una balena, che fu un’invenzione Disney, ma uno squalo gigante.
- Il naso di Pinocchio, che cresce ad ogni bugia detta dal burattino, nel libro caratterizza solo un episodio del racconto mentre sarà il celebre cartone animato a farne il motivo centrale della storia.
- Nelle prime intenzioni di Collodi, la storia avrebbe dovuto concludersi in tragedia, con l’impiccagione del burattino, da parte del Gatto e la Volpe, che dopo averlo derubato e legato, lo appendono ad un ramo di una quercia. Quando questo drammatico finale fu pubblicato, alla quindicesima puntata, l’effetto sui giovani lettori fu terribile, tanto che l’editore spinse l’autore ad allungare la storia, attraverso l’intervento di un bellissimo ragazzo dai capelli blu - una delle “versioni” in cui appare la Fata Turchina nella storia.
- L’impiccagione non è l’unica terribile angheria che Pinocchio deve subire nell’arco della vicenda: ad esempio, viene immerso “cinque o sei volte” nella farina, fino a renderlo bianco dalla testa ai piedi e del tutto simile ad una marionetta di gesso, per poi essere cucinato dentro una pentola. In un altro passaggio al burattino viene infilato “al collo un grosso collare tutto coperto di spunzoni d’ottone”, per fare la guardia come un cane. O ancora, dopo essere trasformato del tutto in un asino, è vestito come una ragazza e costretto a fare danze assurde, o a saltare nei cerchi sul palco.
- Celebrata e diffusa in tutto il mondo anche grazie al cartoon di Walt Disney che ha reso più simpatico, dolce e innocente il povero burattino. La storia però al nipote di Collodi sembrò stravolta al punto che chiese ai tempi al governo italiano di intentare causa alla Disney per aver eccessivamente americanizzato la creazione dello zio.
Edited by Milea - 23/12/2023, 12:42
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