JANE MORRIS - UNA MUSA MALINCONICA, Storia di una musa, tra arti, amori e reti emotive condivise

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view post Posted on 2/9/2023, 20:27     +15   +1   -1
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"Lungi è la luce che in su questo muro
Rifrange appena, un breve istante scorta
Del rio palazzo alla soprana porta.
Lungi quei fiori d’Enna, O lido oscuro,
Dal frutto tuo fatal che ormai m’è duro.
Lungi quel cielo dal tartareo manto
Che qui mi cuopre: e lungi ahi lungi ahi quanto
Le notti che saran dai dì che furo.
Lungi da me mi sento; e ognor sognando
Cerco e ricerco, e resto ascoltatrice;
E qualche cuore a qualche anima dice,
(Di cui mi giunge il suon da quando in quando,
Continuamente insieme sospirando,)
'Oimè per te, Proserpina infelice!'"

(Dante Gabriel Rossetti)



JANE MORRIS
LA MODELLA DAL VOLTO TRISTE




Storia di una musa, tra arti, amori e reti emotive condivise





Dante Gabriel Rossetti
Proserpina
(Proserpine)
1874
Olio su tela
125.1 x 61 cm
Londra, Tate Britain

La firma, in italiano, recita: "DANTE GABRIELE ROSSETTI RITRASSE NEL CAPODANNO DEL 1874".


Jane Morris, al secolo Jane Burden, è stata e ha rappresentato l’ideale di bellezza del movimento artistico preraffaellita. Promosso in Inghilterra a partire dalla metà del Diciannovesimo secolo, fu un movimento di poeti e pittori definito da una forte componente estetizzante. L’idealizzazione della donna era al centro del loro racconto visivo e letterario: creatura terrena e celeste allo stesso tempo, irresistibile femme fatale e figura angelica, la donna preraffaelita divenne non solo un modello di bellezza ma anche un mito a sé stante, uno specchio dell’epoca.



Dante Gabriel Rossetti
Jane Morris - Il vestito di seta blu
(Jane Morris -The Blue Silk Dress)
1868
Olio su tela
101.5 x 90.2 cm
Kelmscott Manor


"Musa malinconica", la storia di Jane Morris ha animato per lungo tempo il panorama poetico e pittorico del Diciannovesimo secolo, in una corrispondenza tra arte e vita dai risvolti non sempre felici. Nata ad Oxford nel 1839 da padre stalliere e madre lavandaia – entrambi analfabeti – Jane crebbe in uno stato di grande povertà. I luoghi della sua infanzia erano circoscritti alla via di St Helen’s Passage, altresì nota come Hell Passage, ovvero "Passaggio Infernale". Non rimangono altre informazioni circa i suoi primi anni di vita, se non la constatazione di una bellezza romantica che già ne connotava il viso di giovane ragazza: "Guardandola è difficile dire persino se sia un originale o la copia di un quadro. In ogni caso è una meraviglia" arrivò a dire di lei lo scrittore americano Henry James.



Jane Morris fotografata da John Robert Parsons, 7 giugno 1865,
in posa da Dante Gabriel Rossetti, stampata da Emery Walker Ltd.


Il punto di svolta della sua vita ha data 1857 quando, durante uno spettacolo al Theatre Royal Drury Lane, il più antico teatro londinese, Jane fu notata da Dante Gabriel Rossetti. Alla richiesta da parte del pittore di posare per lui, Jane non rispose immediatamente in modo positivo, ma dopo l’iniziale ritrosia decise di accettare. Da quel momento ella divenne l’icona ufficiale dei Preraffaelliti, che vedevano in lei la congiunzione perfetta delle loro ispirazioni: una forma di anticlassicismo, una nobiltà "rustica" e una bellezza selvaggia sono gli attributi che a lei si riferiscono.



Dante Gabriel Rossetti
Pia de' Tolomei
1868-1880
Olio su tela
104.7 x 120.6 cm
Kansas City, Spencer Museum of Art


Dopo gli inizi come modella di Rossetti, Jane conobbe e posò per il pittore inglese William Morris, padre dell’Arts and Crafts Movement. Celebre è il ritratto che egli ne fece nel 1858 dal titolo "La Bella Isotta". In esso la donna, controfigura della sposa di re Artù, indossa abiti medievali in un contesto dove ogni oggetto è un riferimento alla leggenda dei cavalieri della Tavola Rotonda. La composizione è svolta su più piani paralleli, ciascuno definito da un particolare: un letto a baldacchino chiuso da tende ricamate, un codice miniato, una brocca di rame e perfino delle arance. D’altro canto, è sua la frase:

"Il segreto della felicità sta nell’avere un genuino interesse in tutti
i dettagli della vita quotidiana, e nell'elevarli al livello di arte"
.





William Morris
La bella Isotta
(La Belle Iseult)
1858
Olio su tela
71.8 × 50.2 cm
Londra, Tate Britain


La leggenda arturiana e la cavalleria erano temi prediletti da Morris, proiettati sul volto immancabilmente severo di Jane in "La Bella Isotta". I due si fidanzarono lo stesso anno – non è un caso che nel sopra citato dipinto Jane sia intenta ad allacciarsi la cintura, simbolo matrimoniale per eccellenza in età medievale – e si sposarono quello successivo. Tuttavia, voci di una presunta relazione tra Dante Gabriele Rossetti e Jane iniziarono a circolare a seguito della morte della moglie di lui, Elizabeth Eleanor Siddal. Secondo alcune fonti pare addirittura che la storia fosse iniziata con la Siddal ancora in vita, dando vita a non pochi attriti all’interno della ristretta confraternita preraffaellita. Certezze a riguardo, tuttavia, non ne abbiamo, e sulla veridicità di questa parentesi di livori e tradimenti della vita di Jane non ci è dato sapere.

"I rami affollati del sicomoro ombroso
portano ancora giovani foglioline per metà dell'estate;
Da quando il pettirosso si affacciava sull'azzurro non celato
si appollaiava oscuro, fino ad ora, nel profondo del nucleo frondoso,
le note urgenti del gorgheggio del legno si librano
Nel silenzio dell'estate. Ancora le foglie vengono nuove;
Ma non sono mai rosee come quelle che hanno estratto
Le loro lingue a spirale dai boccioli primaverili.

All'ombra ramificata di Reverie
i sogni possono germogliare fino all'autunno; eppure nessuno è
come il sogno diurno in erba della donna.
Ecco, tra cieli profondi, non più profondi del suo sguardo,
sogna, finché sul suo libro dimenticato
cade il fiore dimenticato dalla sua mano."

(Dante Gabriel Rossetti)






Dante Gabriel Rossetti
Il sogno del giorno
(The Day Dream)
1880
Olio su tela
157.5 x 92.7 cm
Londra, Victoria and Albert Museum


Sappiamo però che dopo il matrimonio con Morris ricevette l’educazione privata che i genitori non avevano potuto garantirle. Divenne un’appassionata lettrice e una pianista di buon livello, passioni che trasmise alle due figlie Jane e Mary. La Red House, l’abitazione a sud di Londra dove la coppia si trasferì, colpisce per più motivi. Si tratta infatti di una casa costruita in maniera specificatamente medievale, completata da grandi arazzi, dipinti murali e vetrate colorate. Il tema che più caratterizza gli interni è quello delle margherite: un simbolo della forza e della fedeltà delle donne.



Dante Gabriel Rossetti
Astarte Syriaca
1877
Olio su tela
185 x 109 cm
Manchester Art Gallery


Un viaggio in Islanda di Morris fu l’occasione del riavvicinamento tra Jane e Dante Gabriele Rossetti, per il quale tornò a posare. Pare che la relazione tra i due sia iniziata nel 1865 e sia durata fino alla morte di lui nel 1882, pur inframmezzata da lunghe pause. Jane sopravvisse non solo a Rossetti, ma anche al marito e al successivo amante, il poeta e attivista politico Wilfrid Scawen Blunt. Quel che definì ogni storia sentimentale intrattenuta da Jane fu una strettissima commistione tra vocazione artistica e reti emotive condivise. Eppure, per quanto mossa dal più dolce dei sentimenti, l’amore – questo è riportato nei suoi stessi scritti – ogni ritratto di Jane Morris ne mostra il verso contrario: la tristezza...



Dante Gabriel Rossetti
Bucaneve
(Blanzifiore)
1873
Olio su tela
41.5 x 34 cm
Andrew Lloyd Webber Collection




(Mar L8v)



"Probabilmente non c'è traccia di un pittore la cui personalità sia
cresciuta tanto da essere sommersa nella forma e nel volto di una donna".

(Harry Quilter)

 
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