LA NOTTE - Cesare Pavese, La poesia sull'importanza dei nostri ricordi

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view post Posted on 2/9/2023, 12:25     +7   +1   -1
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LA NOTTE
LA POESIA DI PAVESE SULL'IMPORTANZA DEI NOSTRI RICORDI




"La notte" è una poesia dominata dal sentimento del ricordo,
malinconico e nostalgico, un tempo "diverso", dove perdersi.


La poesia che fa parte della raccolta "Il mestiere di vivere", fu pubblicata nel 1936, nella sezione "Antenati"; Cesare Pavese ambienta queste sue poesie-racconto nella cornice della vita cittadina e campagnola. La lingua scelta per rappresentare sentimenti, fatti, eventi, doveva quanto più possibile imitare il parlato. Nella poesia sono presenti le immagini, i simboli e le metafore tipiche di Pavese: le colline, la finestra, i ricordi. Le metafore sono per lo più semplici e riproducono una mentalità contadina, in sintonia con l’obiettivo, perseguito anche nei romanzi, di realizzare un’arte realistica sotto il profilo sia dei contenuti che del linguaggio. Nelle sue poesie prevale la dimensione realistica e dalla lettura restano vivi l’atmosfera malinconica e il senso del disagio del vivere.



Jean-François Millet
Notte stellata
(Starry Night)
1850-1865
Olio su tela
65.4 x 81.3 cm
New Haven, Yale University Art Gallery


I ricordi che riaffiorano durante la notte

Quante volte ci siamo persi nell’atmosfera inebriante di una notte? Una notte che, se pur semplice, ci catapulta nei nostri ricordi d’infanzia. La poesia, infatti, è dominata dal sentimento del ricordo, malinconico e nostalgico. Il passato assume un valore straordinario e diventa un tempo "diverso", dove perdersi. Pavese dedica questa poesia ad una notte lontana, di molti anni prima, vissuta nella campagna delle Langhe, dove il poeta era nato e tornava negli anni giovanili. Una notte simile alle altre, semplice, che però Cesare pavese ricorda con dolcezza. Viene descritta un’atmosfera singolare della "notte sui colli freschi e neri, quel vivere assorto, nella luce stupita". La finestra, in particolare, è la spazio attraverso il quale guardare al mondo con stupore. Non è solo un varco, un'apertura verso l'esterno, nè è solo metafora del ricordo: è lo spazio attraverso cui contemplare il mondo, ma è anche parte di quel mondo. La finestra è anche il vuoto che lascia penetrare la notte lontana. Attraverso quella finestra il bambino guarda la notte sui colli, il poeta descrive il paesaggio e si identifica col bambino. Il lettore, a sua volta, si immedesima nel poeta e nel bambino. Una serie di opposizioni e parallelismi, corrispondenze e contrasti fanno eco, sul piano stilistico e contenutistico, al dualismo della personalità del poeta, sempre dilaniata tra la dimensione adulta e infantile, cittadina e compagnola.



"La notte"



Ma la notte ventosa, la limpida notte
che il ricordo sfiorava soltanto, è remota,
è un ricordo. Perdura una calma stupita
fatta anch'essa di foglie e di nulla. Non resta,
di quel tempo di là dai ricordi, che un vago
ricordare.
Talvolta ritorna nel giorno
nell'immobile luce del giorno d'estate,
quel remoto stupore.
Per la vuota finestra
il bambino guardava la notte sui colli
freschi e neri, e stupiva di trovarli ammassati:
vaga e limpida immobilità. Fra le foglie
che stormivano al buio, apparivano i colli
dove tutte le cose del giorno, le coste
e le piante e le vigne, eran nitide e morte
e la vita era un'altra, di vento, di cielo,
e di foglie e di nulla.
Talvolta ritorna
nell'immobile calma del giorno il ricordo
di quel vivere assorto, nella luce stupita.




Nel componimento poetico Pavese utilizza una serie di opposizioni semantiche (luce-buio, stasi-movimento, vita-morte, passato-presente, lontano-vicino, presenza-assenza, astratto-concreto, vedere-udire) e, come in tutta la produzione pavesiana, troviamo le coppie antitetiche: città-campagna, ozio-lavoro, infanzia-età adulta, uomo-donna. Nella poesia è presente il concetto di "Mito", che Pavese intende come "punti fermi della nostra memoria passata, dei nostri ricordi, a cui noi attingiamo durante la nostra vita". Questo recupero del nostro essere più profondo fa luce sul nostro presente e contemporaneamente ci tiene ancorati al nostro passato.



Edited by Milea - 2/9/2023, 14:22
 
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